AS Verderio

Il blog della squadra di calcio più amata della Brianza lecchese: cronaca delle partite, foto e video dei goal.

17 dicembre 2006

ASV vs. SG Casatenovo: 0-2

Il Verderio chiude il girone d'andata con un'immeritata sconfitta sulle zolle ormai non più amiche dello stadio "Don Paolo": nei due scontri diretti contro ARS Rovagnate e SG Casatenovo, quindi, non siamo riusciti ad ottenere altro che un misero punticino dei sei a disposizione (anche se per quello che si è visto ce ne saremmo meritati come minimo quattro).
L'ingresso delle squadre.
Un cielo tristemente grigio ed una temperatura invernale fanno da cornice all'incontro clou della quindicesima giornata del campionato 2006-2007. Il San Giorgio Casatenovo ci viene a far visita con il titolo provvisorio di prima in classifica e potenziale campione d'inverno. Il Verderio, invece, pur avendo recuperato il Maradona delle Cascine, annovera tra le sue fila una serie di giocatori in condizioni tutt'altro che ottimali: sono in molti ad essere ancora convalescenti per via del misterioso morbo che ci ha flagellati non più di una settimana fa, prima della partita contro il Rovagnate.

I nostri, tuttavia, interpretano l'incontro con il piglio giusto e partono nettamente all'attacco, schiacciando gli ospiti nella loro metacampo; il San Giorgio, invece, gioca di rimessa e si difende come può. Al minuto 10 il Bimbo, apparso in condizioni precarie, dopo un clamoroso liscio di un difensore si ritrova da solo davanti al portiere: invece di cercare il colpo di precisione, però, prova inspiegabilmente una conclusione di potenza che termina fuori dallo specchio. Poco dopo è il Maradona delle Cascine ad avere un'occasione simile: il suo pallonetto è sublime, ma la sfera colpisce la parte inferiore della traversa e sbatte sulla linea di porta per essere poi raccolta dal portiere. Secondo il Dottor Aus si tratta del quindicesimo legno colpito in questa stagione: potrebbe anche essere vero, ma di certo è il nostro estroso numero 10 a godere del credito più ingente alla Banca della Fortuna.

La legge del calcio dice che quando si sbaglia un goal, alla fine lo si subisce: non va sempre così, ma questa volta veniamo veramente puniti alla prima occasione reale dei nostri avversari. Mischia in area: nessuno riesce a spazzare via il pallone che alla fine finisce sui piedi di un giocatore in maglia gialla. Tiro rasoterra e goal: 1 a 0 e partita che comincia ad essere in salita.

Da quel momento, fino allo scadere del primo tempo, i nostri avversari si chiudono a riccio nella loro metacampo nel tentativo di difendere il vantaggio ottenuto: per quasi mezz'ora i nostri continuano a rendersi pericolosi senza mai arrivare al pareggio, finché l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Mister Piseddu arringa i suoi.
Durante l'intervallo si segnala un fatto curioso: Mister Piseddu, squalificato per il ben noto bestemmione di Rovagnate, ovviamente non può accedere agli spogliatoi e deve stare al di fuori del "recinto di giuoco". Ma il tecnico sardo-verderese non desiste dal consueto comizio di metà gara: i giocatori, dopo qualche minuto passato negli spogliatoi, si radunano a bordo campo e ascoltano in semicerchio le istruzioni impartite dall'allenatore al di là della rete.

Il secondo tempo inizia con i biancoverdi ancora in avanti. Purtroppo, come era accaduto sette giorni fa a Rovagnate, dopo pochi minuti veniamo nuovamente sopraffatti dal San Giorgio: in seguito ad un disimpegno errato della difesa, il pallone finisce tra i piedi di un giocatore avversario che dribbla senza difficoltà almeno tre dei nostri prima di battere Caludione con un tiro che sbatte sul palo interno e termina in rete. Nell'occasione la nostra retroguardia è sembrata troppo statica, forse vinta dal timore di commettere fallo in una posizione pericolosa: certamente sarebbe stato più opportuno fermare l'attaccante, che si era palesemente involato verso la porta. A posteriori risulta evidente come anche un'eventuale ammonizione sarebbe stata tutto sommato ben spesa...

Il resto della partita è rappresentato ancora una volta da un susseguirsi di occasioni a nostro favore. Per un motivo o per l'altro, però, la palla non entra mai e alla fine il risultato non cambierà più: finisce 2 a 0, con il San Giorgio campione d'inverno e il Verderio che scivola in quinta posizione a cinque punti dalla vetta. Niente di irrecuperabile, ma dovremo disputare un girone di ritorno senza sbavature per rimanere saldamente in lotta per la promozione: sarà compito di Mister Piseddu mantenere alto il livello di concentrazione della squadra, per evitare quel tradizionale calo psicofisico che negli ultimi anni ci ha impedito di ottenere i risultati sperati. Adesso, però, panettone per tutti: ve lo siete guadagnato, non c'è dubbio.

The Man Of The Match: Forse ha avuto qualche responsabilità sul secondo goal del San Giorgio, ma comunque mi sento di premiare il bassista-libero Clod (voto 7+) per la buona prestazione al centro della nostra difesa, dove con il gioco d'anticipo e l'intelligenza tattica è riuscito spesso a sopperire alla maggiore velocità degli attaccanti avversari. Il "+" è per aver deliziato la curva con una meravigliosa simulazione, corredata dall'ormai celebre urlo di dolore ad accompagnare la rovinosa caduta a terra: un'esecuzione ineccepibile che lo riconferma al vertice tra i cultori di questo fondamentale.

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11 dicembre 2006

ARS Rovagnate vs. ASV: 3-3

Trasferta caldissima quella di oggi a Rovagnate, ma c'era da aspettarselo: si è trattato di un vero scontro diretto nella lotta verso la promozione, potenzialmente in grado di spedire al comando della classifica l'eventuale vincitore. Il risultato finale è sincero soltanto a metà: il punteggio di 3 a 3 fa correttamente capire come il match sia stato veramente piacevole, probabilmente la partita più bella di questo primo scorcio di stagione; d'altra parte, però, il pareggio sta sicuramente stretto al Verderio, assoluto dominatore del gioco per quasi tutti i novanta minuti.

Per come si erano messe le cose, comunque, è inevitabile accogliere il punto guadagnato con una certa soddisfazione: per capire il perché, bisogna partire dal principio...
L'ultima cena.
Gli scontri diretti, si sa, sono troppo importanti e in molti sono disposti a fare carte false per poterli vincere o per avere qualche chance in più dell'avversario: così, dopo essere riuscita a sopravvivere per miracolo alla grappa mortale servita prima del derby contro il Robbiate, questa volta la squadra è rimasta vittima di una misteriosa intossicazione da Polonio 210 che ha messo KO buona parte dei giocatori e della dirigenza. Si sospetta che l'avvelenamento sia stato perpetrato in occasione del pranzo sociale di venerdì 8 dicembre da qualche ignoto emissario del Rovagnate, di certo dietro lauto compenso.

La defezione del laterale destro Daniele, comunicata già sabato, è stata solo una prima avvisaglia di quanto stava per accadere: l'orribile morbo si stava già diffondendo, aiutato dai disdicevoli costumi sessuali che i nostri tesserati sono soliti mantenere nei loro week-end dedicati alla lussuria e alla promiscuità. Alla fine sono in molti a soccombere: il vicesceriffo Pinz accusa i primi sintomi durante la notte; Mister Piseddu, il Bimbo e il Mardona delle Cascine si accorgono del contagio al risveglio domenicale; Kakà resisiste soltanto per il primo tempo; il Villa, infine, cede definitivamente al termine della partita odierna.
Mister Piseddu fuori dal recinto.
Alla formazione largamente rimaneggiata si aggiunge un'estemporanea decisione dell'arbitro, che dopo un quarto d'ora circa di gioco caccia dal campo Mister Piseddu per una plateale violazione dell'articolo 724 del Codice Penale. Il Verderio, tuttavia, è entrato in campo con una grinta ed una convinzione quasi inedite, così che fin dal primo minuto il Rovagnate è schiacciato nella sua metacampo: i locali riescono a difendersi soltanto grazie all'esperienza del loro capitano e ad una buona dose di fortuna, mentre in attacco si affidano a qualche sporadico contropiede. Sorprendentemente, però, sono i nostri avversari a portarsi in vantaggio con un tiro dell'attaccante Alberto Valli, il migliore dei suoi. Un minuto dopo, l'arbitro manda tutti negli spogliatoi: la curva è in preda allo sconforto, convinta che la squadra sia stata definitivamente abbandonata dalla buona sorte.

Al ritorno in campo, i nostri si mostrano comunque determinati a rimettere in sesto l'incontro: è ancora il Verderio a tenere saldamente in mano il pallino del giuoco. Ecco, però, che la nostra difesa viene sopraffatta da un ulteriore contropiede degli avversari, che vanno nuovamente in goal con il numero 9 Alberto Valli: il figlio della dott.ssa Borghetti, autore di una doppietta, si è così guadagnato il titolo di persona non più gradita nel nostro territorio.

Sul 2 a 0 - devo ammetterlo - ho pensato di tornarmene a casa: dopo un'ora di indiscutibile dominio del terreno di gioco, ci trovavamo inspiegabilmente sotto di due goal. A farmi desistere è stata la rete provvidenziale di Max, che ha dato nuova linfa ai nostri giocatori. Il pareggio non si è fatto attendere più di tanto: è stato ancora il nostro numero 11 a spedire la palla oltre il portiere avversario, propiziato da un sublime cross dell'incontenibile Tudinho (oggi in versione capitano).

Con il risultato di nuovo in parità, proprio quando ormai la curva era convinta che la partita l'avremmo addirittura vinta, il Rovagnate ha avuto il suo unico scatto d'orgoglio che ha prodotto 5 o 10 minuti di equilibrio: è stato al termine di questo breve periodo che siamo finiti nuovamente in svantaggio, questa volta a causa di una punizione (non irresistibile, in verità) calciata dal limite dell'area dall'esperto numero 5 avversario. Ma il Verderio non demorde: sarà passato circa un minuto dal goal del Rovagnate, quando Galdo-Scubla riesce a trovare il meritato pareggio all'interno di una mischia nell'area avversaria. A quel punto la partita si avvia verso la fine, non senza qualche altra occasione per noi: alla fine saranno i nostri avversari a ringraziare il cielo per essere usciti indenni da questo match pieno di emozioni.

Come ho già detto, il punto da noi acquisito è certamente ingeneroso per ciò che si è visto in campo, ma alla luce della classifica è un ottimo risultato che ci mantiene saldamente nella zona decisiva: perdere oggi, del resto, sarebbe stato indubbiamente molto grave. La squadra, poi, ha saputo mettere sul terreno una grinta mai vista, che da sola è bastata a far dimenticare le pur importantissime assenze: una combattività ed una trance agonistica che si sono addirittura protratte oltre i novanta minuti, causando qualche attrito interno che speriamo si possa riparare in fretta.
Il Tudi, oggi migliore in campo.
The Man Of The Match: inevitabile concedere la palma del migliore in campo al Tudi (voto 9), che in versione capitano si è prodotto in una prestazione di livello assoluto e con la sua consueta grinta ha saputo contagiare tutti i compagni. Nota di merito anche per Max (voto 8+), autore di una decisiva doppietta, e per la generosissima prestazione di Riky (voto 8) sulla fascia destra.

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08 dicembre 2006

Ricordi calcistici

Tesserino ASV della stagione 1994-1995.
Questo pomeriggio, durante una radicale pulizia della mia stanza, mi sono ritrovato tra le mani questo incredibile cimelio: il tesserino originale che certifica la mia militanza nell'ASV durante la stagione 1994-1995, categoria "Giovanissimi". Per la verità ne ho trovato anche uno dell'anno prima (categoria "Esordienti"), ma nella foto sono talmente pischello che si fatica a riconoscermi...

Si tratta di una testimonianza inconfutabile del fatto che anch'io - in un'epoca ormai lontana - ho giocato con il Maradona delle Cascine, con Kakà, con Clod (beh, capirai...) e con tanti altri personaggi che per raccontarli tutti ci vorrebbe un blog apposta.

Difesa a quattro, io ero lo stopper; al mio fianco certi nomi da far tremare il cielo e la terra: lo Sgali stava sulla destra e Paolo Pirovano sulla sinstra; il vero leader, però, era il libero Sko. Una retroguadia che ha scritto pagine indelebili nella storia del calcio.

Sì, ridete: ma se domenica potrete mettere in campo un portiere coi fiocchi è perché Claudione in quegli anni ne ha fatta di pratica...

PS: e come dimenticare l'allenatore, il Dottor Aus? Che squadra, ragazzi, che squadra...

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03 dicembre 2006

ASV vs. Calcio Merone: 3-1

Il Verderio si lascia alle spalle lo sfortunato derby contro il Robbiate e torna a vincere nonostante l'importante assenza del suo guardalinee ufficiale, squalificato per il ben noto episodio increscioso di domenica scorsa.
Personaggi di spicco nella tifoseria dell'ASV.
Il freddo pungente e la pioggerellina fastidiosa non scoraggiano i tifosi più fedeli, così al momento del calcio d'inizio i nostri giocatori in campo possono godere del sostegno di un vero e proprio "parterre de roi"... Il terreno dello stadio "Don Paolo", invece, versa in condizioni non degne degli uomini che lo calcheranno per i canonici novanta minuti: urgono provvedimenti per riportare queste zolle gloriose ad uno stato accettabile.

Ma veniamo all'analisi della partita. Gli avversari militano nelle parti basse della classifica e si presentano come una squadra non irresistibile, così che l'incontro - almeno sulla carta - è uno di quelli che prevedono un solo risultato utile: la vittoria. Del resto Merone è un paese che non è certo famoso per il calcio, anche se gode di una certa notorietà per via del fatto che dal suo territorio hanno origine le onde della mitica Lifegate Radio...

Sarà forse per questa ragione che il Verderio entra in campo senza la necessaria cattiveria: per i primi dieci minuti le due squadre si equivalgono, ma alla fine sono proprio i nostri avversari ad andare in rete. Sulla tribuna cala un silenzio inorridito: una sconfitta oggi avrebbe gettato nello sconforto l'intero ambiente ASV.

Invece l'inatteso svantaggio ha come unico effetto quello di risvegliare d'un colpo tutti i nostri undici giocatori in campo, che da lì in poi hanno offerto una prestazione corale di grande carattere: per almeno settanta minuti la partita è stata assolutamente a senso unico, un vero e proprio assedio alla porta degli ospiti. Il principale artefice della rimonta è stato il Maradona delle Cascine, tornato a giocare ai suoi livelli stratosferici: basti dire che subito dopo il goal del Merone, con la consueta ripresa del giuoco da centrocampo, il nostro numero dieci ha suonato la carica e da solo è arrivato palla al piede fino al limite dell'area avversaria dopo aver saltato come birilli tre o quattro difensori schierati.

È apparso subito chiaro, quindi, che il Verderio non avrebbe mai accettato di uscire dal campo senza i tre punti. Nonostante la continua pressione, però, il goal del pareggio si è fatto attendere per un po'. Infatti serviranno almeno altri venticinque minuti per trovare la strada giusta verso la porta avversaria: ad inventare l'assist decisivo per il Maradona delle Cascine è stato Jack Mengotti, che in questo modo si è fatto perdonare qualche sua responsabilità in occasione della rete del Merone.

Il pareggio è stato fondamentale per mandarci al riposo con più serenità: all'inizio della ripresa Mister Piseddu decide di non cambiare niente, perché è chiaro a tutti che ormai la partita è stata riportata sui binari giusti. Così, dopo una lunga serie di tentativi, alla fine troviamo il tanto sospirato goal del vantaggio: l'autore è ancora una volta il Maradona delle Cascine, che supera il portiere dopo essere stato imbeccato sul filo del fuorigioco da un eccellente passaggio del Tudi.

Tutto è compiuto: di lì a poco arriverà anche il terzo goal, con un calcio di rigore procurato ancora una volta dal nostro numero dieci e realizzato in due tempi da Bimbo-Balini. La vittoria è ormai al sicuro e la partita non offrirà più particolari emozioni.

Con i tre punti di oggi, il Verderio risolleva la testa anche in classifica e si riporta al terzo posto, a due punti dall'Audace di Osnago e ad uno solo da quell'ARS Rovagnate che andremo a trovare domenica prossima in una partita che si preannuncia evidentemente come uno scontro diretto di primissimo piano: vediamo di non sbagliare.

The Man Of The Match: Con due goal (segnati per di più con il piede destro) e un rigore procurato è inevitabile concedere la palma del migliore in campo al Maradona delle Cascine (voto 8,5), che oggi è sembrato a tratti incontenibile. Segnalazione anche per la buona prova del Sabo in difesa (voto 8-, la penalità è per avermi bagnato a fine partita) e per la grinta del rientrante Tudi (voto 8).

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