AS Verderio

Il blog della squadra di calcio più amata della Brianza lecchese: cronaca delle partite, foto e video dei goal.

30 aprile 2007

ASV vs. ARS Rovagnate: 2-1

Per la più importante partita di tutto il campionato la squadra si presenta con due assenze fondamentali: quella del Maradona delle Cascine in campo (problemi al ginocchio per lui) e quella del giornalista sportivo ufficiale Marcello Brivio, costretto quest'ultimo all'assenza da cause di forza maggiore, ma preoccupatosi di trovare un quantomeno sufficiente sostituto per non lasciare che la partita cadesse nell'oblio.

Tale inviato, a sua volta, ha ritenuto necessario avvalersi di un valido collaboratore.
Ambrogio il valido collaboratore.
Ma veniamo subito all'importante notizia del giorno: il Verderio conquista dunque l'aritmetica qualificazione ai play off. Se sarà secondo o terzo in classifica verrà deciso solo dagli scontri incrociati dell'ultima giornata ma poco importa, tutto l'ambiente è pronto a lottare e battere ogni avversario si presenterà su qualsiavoglia campo.

La partita inizia con un Verderio deciso e convinto di dover vincere a tutti i costi, mettendo subito in cassaforte un goal che porta la firma del Galdo. Purtroppo all'inviato speciale è bastato arrivare a 10 minuti dal fischio d'inizio per perderselo.

Subito dopo la rete del vantaggio la squadra perde un po' di mordente, finalizza poco e spreca un sacco di gioco prediligendo lanci lunghi dalla trequarti. Questo anche a causa del campo, al solito insidioso e traditore, sul quale è complicato costruire in sicurezza azioni elaborate.

Buono ad ogni modo il possesso palla, il Verderio mantiene predominio territoriale e lascia ben poco spazio agli avversari i quali si fanno sentire soltanto con una traversa colpita su calcio di punizione dal limite dell'area.

Il primo tempo si conclude quindi senza particolari sussulti e permette ai ragazzi di andare al riposo in vantaggio.
Valli, temibilissimo avversario.
Il secondo tempo vede l'ingresso dal primo minuto di Abram al posto del Passo, mentre nel corso della seconda frazione faranno la loro comparsa in campo anche il Bimbo (22”) al posto di Max e Panzeri al posto di Riky a pochi minuti dal fischio finale.

Per il Rovagnate degno di nota l'ingresso del migliore in campo della squadra avversaria: Vallino. Con lui nel secondo tempo l'attacco acquista velocità e si rende più pericoloso, al contrario di quanto s'era visto nel primo.

Anche il Verderio nel secondo tempo acquista più pericolosità lasciandosi alle spalle le difficoltà precedenti, ma nonostante questo rimane poco concreto e spreca un sacco di occasioni più che appetibili; fra queste ne ricordiamo una colossale del Galdo, presentatosi solissimo davanti al portiere avversario, ma incerto nella conclusione che si trasforma in un incredibile e comodo passaggio per l'estremo difensore avversario.
Jack Mengotti in azione.
(Complimenti alla fotografa che ha catturato l'essenza del gesto tecnico.)

La partita sembra stagnare, il fantasma di Merone (quello del pareggio) inizia ad affacciarsi minaccioso ed il nervosismo in breve sale a livelli spropositati.
Tudino sbraita un po' a chiunque facendo sentire il proprio carisma, in senso purtroppo negativo, su tutta la difesa; Jack, nonostante crei molto gioco, non riesce a dare quel qualcosa in più che permetta il goal ed in un impeto di irritazione si mette a prendere a sberloni il campo; mister Piseddu dal canto suo urla talmente forte che anche i tifosi sulle tribune si sentono sgridati dal coach.

L'arbitro inizia a temere per la propria incolumità, trema visibilmente e si pensa che abbia provato a contattare la madre di nascosto per farsi venire a prendere al termine della gara.

Quando ormai sembrava che la partita si dovesse trascinare lentamente fino al 45°, il Bimbo prende in mano la situazione in un momento di defaillance del Rovagnate; sfrutta una punizione battuta rapidamente dal furbo Jack e segna un meraviglioso goal di rapina, evitando anche l'uscita kamikaze del porteire; tale goal, detto anche "Goal d'ignoranza" per l'ignoranza della squadra avversaria nel non aver saputo tenere sotto controllo la situazione, permette di chiudere la partita anche perché il cronometro segna ormai il 43° minuto di gioco. Col Verderio non bisogna mai abbassare la guardia, questa è la morale di campo odierna.

Purtroppo però nemmeno col Rovagnate bisogna abbassare troppo la guardia, tant'è che a pochissima distanza dal secondo goal del Bimbo accorcia le distanze siglando il 2 a 1 su un discusso (inesistente?) calcio di rigore.

La partita terminerà con questo risultato e con l'arbitro che piangente e tremante si avvicina a mister Piseddu cercando forse conforto, forse un bodyguard o forse le indicazioni per ritrovare la madre smarrita nel tragitto da casa al campo dell'ASV.
Terzo tempo per Vallino e Jack Mengotti.
Il dopopartita è all'insegna di un terzo tempo quasi rugbystico, giocatori di entrambe le squadre dimenticano la tensione del campo e si concedono una birra in promiscuità.
Serena e Mister Piseddu.
Anche il mister, liberatosi definitivamente picchiando la panchina, appare più rilassato e si concede di buon grado ad una foto con l'addetta stampa.
Il Pillo e il Brambo.
The Man Of The Match: il Brambo (7+) si aggiudica il titolo per questa partita per la costante presenza in mezzo al campo ed il lavoro incessante che l'ha visto recuperare miglialia di palloni soprattutto nel 1° tempo, e la capacità di cucire il gioco anche nella ripresa nonostante lo spostamente in zona più avanzata della posizione di gioco. Solita menzione anche al buon Jack Mengotti (7) che ci ha abituati ad un buon livello di qualità di gioco, anche se nel primo tempo l'abbiamo visto un po' troppo opaco. Pollice in su anche per il Pillo (7) che s'è dedicato al "lavoro sporco", sacrificandosi per il buon gioco di tutta la squadra.

Con questo ho terminato, per l'ultima di campionato tornerà il cronista ufficiale con la sua penna graffiante ed avvincente ed una giustezza di narrazione che alla sottoscritta un po' manca, scadendo nella prolissità.

Da bordo campo è tutto, alla prossima partita.

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26 aprile 2007

Calcio Merone vs. ASV: 1-1

Il turno infrasettimanale del 25 aprile porta un mezzo passo falso per il Verderio, che dopo aver travolto il Robbiate scivola a sorpresa contro il modestissimo Merone: complice la contemporanea ondata di vittorie delle più dirette concorrenti, la compagine biancoverde perde una posizione in classifica e si ritrova di nuovo nel bel mezzo della lotta play-off.
I capi del tifo biancoverde.
La più lunga trasferta del campionato (Merone è ad almeno 25 km da casa) non spaventa i tifosi, che ancora una volta accorrono numerosi al seguito della squadra guidata da Mister Piseddu e dal vicesceriffo Pinz. Sulla carta la partita dovrebbe essere a senso unico (e così è stato), ma la formazione schierata dal Verderio è di quelle che non dovrebbero lasciare spazio a spiacevoli inconvenienti: le variazioni rispetto all'incontro casalingo vinto contro il Robbiate sono poco significative.

Il risultato è facilmente prevedibile, con i nostri che prendono in mano le redini del gioco e cominciano subito a creare una raffica di occasioni da goal. Il frutto sperato questa volta arriva immediatamente, dopo quattro o cinque minuti dal fischio d'inizio: il Maradona delle Cascine semina il panico con una discesa sulla destra, arriva in area e serve al centro l'accorrente Galdo-Scubla, che trasforma al volo in scivolata.
Lele Burbello a terra infortunato.
Grande festa in tribuna, ma la felicità viene strozzata poco dopo dall'immagine del Maradona delle Cascine che cade a terra e non si rialza: una fitta persistente al ginocchio sinistro lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco dopo circa un quarto d'ora, sostituito da Max, mentre il pubblico preoccupato si interroga sull'entità dell'infortunio.

Gli uomini di Mister Piseddu accusano il colpo e per qualche tempo subiscono l'iniziativa degli avversari, in realtà ben poca cosa: la difesa, guidata da uno straripante Dario "Samuel della Brianza" Colombo, non corre mai grossi rischi e SuperAtta(k) - apparso comunque sicuro - non è chiamato ad interventi troppo difficili. Addirittura, in contropiede, il Verderio spreca almeno due clamorose occasioni da rete con Galdo e Max. Così, secondo una delle più famose leggi non scritte del calcio, dopo i goal sbagliati arriva il goal subito: in seguito ad un'azione d'angolo, un giocatore locale lascia partire un destro da trenta metri che si infila imparabilmente sotto l'incrocio alla sinistra del portiere. Si tratta del primo dei due tiri in porta che il Merone riuscirà a fare in tutti i novanta minuti...

Nel secondo tempo la partita non cambia, con il Verderio che continua a creare e a sprecare in modo sempre più clamoroso, in un susseguirsi di azioni che a volte si trasformano veri e propri assalti verso la porta avversaria. Ma nel momento decisivo la precisione latita, con il sospirato e meritatissimo vantaggio che non arriverà mai.

Al rimpianto per non essere riusciti a strappare i tre punti contro una squadra certamente inferiore si aggiunge inattesa la sconfitta casalinga della capolista contro l'OSGB Merate: con una vittoria il Verderio avrebbe potuto riaccendere seriamente la speranza di raggiungere addirittura il traguardo del primo posto finale...

Dopo il trionfo nel sentitissimo derby, un fisiologico calo di tensione era purtroppo da mettere in conto: adesso bisognerà subito ritrovare la giusta concentrazione e dare il massimo già dalla prossima importante sfida contro il Rovagnate. La stagione è ancora lunga...

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23 aprile 2007

ASV vs. Robbiate Calcio: 3-0

Adesso gode il Tudi!
Con un secco ed inequivocabile 3 a 0 - frutto di un'eccellente prestazione collettiva - il Verderio è riuscito nell'impresa di regalare ai suoi tifosi la gioia estasiante del trionfo nella madre di tutte le partite: il derby contro gli arcirivali del Robbiate. Arrivati al "Don Paolo" per giocarsi le ultime speranze di raggiungere i play-off, i biancorossi sono stati rispediti a casa dopo novanta minuti in cui il risultato finale non è mai stato in discussione.
Prima del match domina il fair-play.
L'incontro era ovviamente sentitissimo da entrambe le tifoserie, accorse in gran numero al "Don Paolo": per limitare i fondati timori di tafferugli, prima del match i giocatori hanno cercato di stemperare la tensione dei presenti facendosi fotografare in atteggiamenti distensivi ed inclini al pacifismo.

Verso le 14.20 cominciano ad arrivare alla spicciolata i componenti delle due squadre. Tutti si dichiarano tranquilli, ma è chiaro che nessuno dei presenti ignora il valore del match: fondamentale per la classifica, ma ricco come sempre di connotati extrasportivi che lo investono di un'aura quasi metafisica. Il Tudi, ad esempio, sa di essere al centro dei riflettori: è il "grande ex" del Robbiate e soprattutto era stato costretto da una squalifica ad assitere dalla tribuna alla gara di andata, che finì 2 a 1 per i nostri avversari.
Il Gianca compila la distinta.
Intanto Mister Piseddu ed il vicesceriffo Pinz, dopo aver partecipato come ospiti d'onore al generoso banchetto propiziatorio a base di suino, cominciano a ragionare seriamente sugli undici giocatori da schierare dall'inizio. La rosa dei disponibili è praticamente al completo: se si fa eccezione per gli infortunati di lungo corso, l'unica assenza di rilievo è quella del Brambo (squalificato). Il tecnico di via Roma ha comunque le idee ben chiare sulla formazione che scenderà in campo e non resta altro da fare che mettere tutto nero su bianco nella distinta da consegnare al direttore di gara.

Da segnalare che l'allenatore sardo-verderese, quando ancora non si era del tutto ripreso dalle abbondanti libagioni, in un impeto di spavalderia ci aveva confidato che con i suoi uomini finalmente al completo non nutriva dubbi sull'esito dell'incontro. I fatti gli daranno ancora una volta ragione.
L'ingresso in campo delle due squadre.
Alle 15.30, con le tribune gremite e l'attesa ormai al limite, l'incontro ha inizio. Il Verderio parte subito all'attacco, sostenuto a gran voce dal suo pubblico. Le azioni offensive arrivano da ogni fronte: a destra, dove Max imperversa con la sua velocità; a sinistra, dove la coppia verticale formata dal Tudi e dal Maradona delle Cascine (per lui una clamorosa traversa al ventesimo) mette spesso in affanno la difesa avversaria; dall'asse centrale, dove un Jack Mengotti in grande spolvero è assoluto padrone della scena. Il terminale conclusivo è Galdo-Scubla, che rientra dopo una squalifica e subito va a ricoprire il suo ruolo tradizionale di ariete dell'attacco.

Gli sforzi dei giocatori in maglia biancoverde vengono finalmente premiati verso la mezz'ora, peraltro in modo piuttosto rocambolesco: un lancio lungo dalla tre quarti finisce nella mischia a centro area; non si sa cosa succede, né se qualcuno abbia toccato effettivamente il pallone, ma ciò che conta è che la sfera finisce inesorabilmente in rete. In tribuna è il delirio, con il goal che viene assegnato al Tudi per acclamazione.

Il Robbiate prova a pareggiare, ma la nostra difesa è come un muro di granito: alla fine del match i tiri in porta degli ospiti si conteranno sulle dita di una mano e in tutte le occasioni, comunque, SuperAtta(k) non si fa cogliere impreparato. Verso il quarantesimo, invece, arriva il goal del nostro 2 a 0: si tratta dell'ennesimo centro del Maradona delle Cascine, che supera con la consueta classe il suo marcatore di origine scandinava e trafigge il portiere con l'ormai celebre sinistro.

Si va al riposo con la partita che ormai è incanalata sui binari giusti. Al rientro, però, il Robbiate ha un sussulto d'orgoglio che gli vale una decina di minuti di supremazia territoriale. I biancorossi arrivano a sfiorare il goal in un paio di occasioni: nella prima siamo aiutati dalla fortuna, con un tiro da fuori area che si stampa sul palo alla destra di SuperAtta(k); nella seconda è il nostro portiere a regalare un miracolo, deviando sopra la traversa una bella punizione. Il Verderio, però, non corre altri rischi e controlla benissimo il vantaggio, arrivando a più riprese vicino al terzo goal.

Dopo il settantesimo, ormai rassegnati, i nostri avversari cominciano a dare segni di squilibrio e a lamentarsi nei confronti dell'arbitro: arrivano così due espulsioni, ma la partita ormai volge verso il termine. Prima del fischio finale, Mister Piseddu può permettersi di pensare già alla prossima trasferta di Merone e decide quindi di concedere la meritata ovazione ad alcuni beniamini della curva.

La girandola di cambi favorisce il Bimbo, che al novantesimo riesce a mettere anche la sua firma in questa grande vittoria: bellissimo il suo diagonale che fissa il risultato sul definitivo e perentorio 3 a 0. Non resta altro da fare che comunicare la buona notizia al Villa, trattenuto in Vaticano: i festeggiamenti cominciano subito dopo.
Pance piene per lo staff tecnico.
La vittoria nel derby ha saziato la squadra e i tifosi, che adesso sentono di avere la pancia piena quasi quanto Mister Piseddu e il vicesceriffo Pinz al termine della grigliata mattutina. Dulcis in fundo, con le mancate vittorie del Barzago e dell'OSGB Merate, arriva anche il secondo posto solitario in classifica: il San Giorgio sembra essere ormai irraggiungibile, ma bisogna fare di tutto per conservare la piazza d'onore e tutti i vantaggi che comporta in ottica play-off.

The Man Of The Match: dopo un rapido consulto con i massimi esponenti della curva biancoverde, è stato deciso che l'ambito premio di miglior giocatore del derby deve essere equamente diviso tra Jack Mengotti e Dario Colombo (voto 8,5 per entrambi). Il primo ha dominato il centrocampo per novanta minuti, regalando frequenti preziosismi e concedendo almeno un paio di raffinatezze proprio sotto la tribuna, infiammando il suo pubblico. Il secondo ha disputato una partita eccezionale, impedendo al centravanti robbiatese di intraprendere qualsiasi iniziativa offensiva, frustrandone l'animo e innervosendone le movenze. Ad ogni modo, anche il resto della squadra ha saputo affrontare il derby con il piglio giusto, regalando una grande domenica a tutti i tifosi e scrivendo un altro capitolo nella gloriosa storia sociale dell'ASV.

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16 aprile 2007

Pagnano vs. ASV: 1-3

Con una grande prestazione corale, il Verderio ha ottenuto una fondamentale vittoria nella trasferta contro il Pagnano, in un vero e proprio confronto diretto tra due delle migliori squadre di questo campionato: si tratta del quarto risultato utile consecutivo per la compagine di Mister Piseddu e del vicesceriffo Pinz, che raggiunge in seconda posizione l'OSGB (reduce da un pareggio in quel di Merone) e si avvicina con il piglio giusto al fatidico derby contro il Robbiate.
L'ingresso delle due squadre.
Un caldo quasi estivo mette a dura prova i giocatori ed il pubblico, ma in tribuna è netta la predominanza dei supporters biancoverdi. Ancora una volta, Mister Piseddu è costretto a schierare una formazione rimaneggiata, soprattutto in attacco: il Maradona delle Cascine, in recupero dopo uno stiramento, è tenuto precauzionalmente in panchina; Kakà-Gabri, invece, ha appena ricominciato ad allenarsi in vista di un possibile ritorno nelle ultime partite. Ma ciò che provoca più ansia tra i tifosi è certamente la preventivata assenza per squalifica di Galdo "Occhi-di-Gatto" Scubla, l'Airone di via Verdi. Il reparto offensivo del Verderio, così, risulta composto dal Bimbo (seconda punta) e dal neo-papà Brambo (inedito centravanti), con Jack Mengotti nelle vesti di trequartista.
LA scarpa di Clod a fine partita.
Il Pagnano è una squadra molto solida e si caratterizza per un gioco piuttosto energico e propenso alla lotta corpo a corpo su ogni pallone. Nonostante l'importanza del match dia luogo a frequenti duelli fisici, in campo domina comunque il fair-play: l'unico episodio increscioso avviene a circa dieci minuti dall'inizio, quando un centrocampista in maglia blu si rende protagonista di un teso battibecco con Jack Mengotti (ammonizione per entrambi, con il nostro settore della tribuna che sbotta nei confronti dell'arbitro).

La partita è molto piacevole ed equilibrata: nel primo tempo le occasioni si susseguono da entrambe le parti, con rapidi capovolgimenti di fronte che arrivano spesso a chiamare in causa i due portieri. L'occasione più ghiotta, comunque, è del Verderio e accade intorno alla mezz'ora: sulla fascia destra, Max supera bene un difensore e mette al centro per il Brambo che davanti al portiere "liscia" il pallone in modo apparentemente clamoroso. La tribuna si dispera, ma dopo la partita è lo stesso Max a spiegarci come il suo cross sia effettivamente rimbalzato su una zolla traditrice appena prima di arrivare sui piedi del compagno.
Il Tudi festeggiato dai compagni.
Proprio allo scadere della prima frazione di gioco, però, ecco arrivare il nostro vantaggio: il fortissimo portiere del Pagnano respinge un tiro ben indirizzato nello specchio, ma il pallone finisce ancora sui piedi del Tudi che lo addomestica rapidamente e realizza con un potente sinistro. Grandi festeggiamenti per il secondo goal del nostro eccezionale terzino sinistro, con i compagni che corrono ad abbracciarlo e la tribuna che si alza per applaudirlo: a Robbiate già tremano di paura, perché questa volta non ci sarà nessuna squalifica ad impedirgli di disputare il suo personale derby...

Nella ripresa il Verderio tiene bene, ma il Pagnano si fa sempre più pericoloso finché riesce a raggiungere il momentaneo pareggio: una punizione sul lato corto dell'area di rigore, alla destra di SuperAtta(k), viene calciata nel mucchio e riesce a superare tutti i nostri difensori, raggiungendo sul secondo palo un giocatore avversario che la spedisce in goal.

I nostri, però, non si perdono d'animo e si buttano a capofitto alla ricerca di un nuovo vantaggio. Sono due le mosse decisive di Mister Piseddu: la prima avviene appena prima del pareggio e consiste nell'ingresso in campo del Maradona delle Cascine, apparso in piena forma; la seconda arriva pochi minuti dopo, quando il Passo subentra al Bimbo. Sono proprio i due nuovi entrati ad avere un ruolo di grande rilievo nel goal del 2 a 1, arrivato ad un quarto d'ora circa dal termine. Un lancio dalle retrovie va a cercare il Passo, ma la traiettoria è molto lunga ed il portiere in uscita sembra essere in netto vantaggio; il nostro attaccante, però, non desiste e con uno scatto imperioso riesce ad arrivare per primo sul pallone, che dopo un rimpallo finisce al limite dell'area sui piedi di Jack Mengotti. Il nostro talentuoso centrocampista si libera di due avversari, entra in area e prova a superare anche l'estremo difensore, che però lo mette a terra: è ammonizione e rigore.

Ad incaricarsi della battuta dal dischetto è proprio il Maradona delle Cascine. Il momento è assolutamente decisivo e la tensione è palpabile, in campo e sugli spalti, ma il nostro numero dieci si dimostra freddissimo e spiazza il portiere con un forte tiro che si infila imparabile alla sua sinistra.

Ma non è finita: con il Pagnano sbilanciato alla ricerca di un ulteriore pareggio, il Verderio chiude definitivamente l'incontro con una bella azione di contropiede: Max supera in velocità il suo marcatore e arriva rapidissimo davanti alla porta, da dove saggiamente cede palla al Passo che sigla il definitivo 3 a 1.
Sabo si riposa dopo una buona prestazione.
Grazie a questa fondamentale vittoria, il Verderio vede rilanciate le proprie chances di raggiungere un secondo posto che ci consentirebbe di disputare i play-off con una serie di importanti agevolazioni (avremo tempo e modo di analizzarle dettagliatamente in futuro). Dopo la sconfitta del San Giorgio contro il Barzago, però, qualcuno spera ancora di poter vincere il girone... Vedremo, ma adesso dobbiamo assolutamente concentrarci sulla partita di domenica prossima: ci aspetta un mastodontico derby contro il Robbiate, che verrà al "Don Paolo" per giocarsi una delle ultime possibilità per raggiungere il quinto posto.
SuperAtta(k), migliore in campo.
The Man Of The Match: con una prestazione superlativa (per lui voto 8,5), SuperAtta(k) ottiene la remissione di tutti i peccati del passato e va a vincere il confronto diretto con il portiere del Pagnano, probabilmente il più forte di tutto il campionato. Dopo il disastro di Calco (dove fu autore di una proverbiale "cazzAtta"), la sicurezza che ha dimostrato ieri è stata una vera e propria iniezione di fiducia per tutta la squadra. Sono comunque molti i giocatori che andrebbero segnalati: il Passo (voto 8), con una media realizzativa fuori dal comune; Jack Mengotti (voto 8), che ha guidato la squadra verso il successo; Max (voto 8), che per novanta minuti ha imperversato lungo l'out di destra; il Brambo (voto 8), che dopo aver sbagliato un goal clamoroso in avvio non si è demoralizzato e ha disputato una partita eccellente, tra l'altro in una posizione non abituale per lui.

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08 aprile 2007

Il Brambo è diventato papà!

Grazie ad un suo preziosissimo goal allo scadere il Verderio è uscito imbattuto dal "Don Masanti" di Calco, salvando l'onore e conquistando un punticino comunque prezioso per la serratissima lotta in classifica. Per questo il nostro poderoso centrocampista Fabio Brambilla è stato premiato dagli Dei del Pallone con la nascita del primogenito Alessandro: a lui vanno i migliori auguri della curva e di tutto l'ambiente ASV.

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05 aprile 2007

Virtus Calco vs. ASV: 2-2

Ieri sera il recupero della seconda giornata del girone di ritorno (posticipata a causa degli scontri di Catania dello scorso 2 febbraio) ha aggiunto alla classifica del Verderio un solo misero punticino, ottenuto con il pareggio per 2 a 2 contro la Virtus Calco. Si sapeva che la trasferta al "Don Masanti" sarebbe stata molto delicata, a dispetto della bassissima posizione in classifica della compagine locale; tuttavia, dopo l'incoraggiante prova di carattere offerta contro il Bulciago, i tifosi erano già pronti a festeggiare un'altra brillante vittoria. Ma veniamo ai fatti...

Il calcio d'inizio di questo turno infrasettimanale è fissato per le 20:30: l'orario è inusuale e anche piuttosto scomodo, ma i tifosi biancoverdi accorrono comunque in gran numero per incitare i valorosi uomini di Mister Piseddu. L'atmosfera che si respira sugli spalti è quella tipica dei match in notturna, a metà strada tra una finale di Champions League e una serata al torneo di Porto d'Adda. Il terreno di gioco è come ce lo aspettavamo: gli spazi sono angusti, il manto erboso è brullo e ricco di imprevedibili insidie.

Il Verderio non riesce ad ambientarsi e in più deve fare i conti con le ben note assenze di lusso, alle quali si è aggiunta nell'occasione quella di Clod (per lui si tratta solo di un intempestivo viaggio in Liguria). La Virtus Calco, comunque, è una squadra priva di individualità di rilievo: sebbene si trovi evidentemente a suo agio sul proprio terreno, spesso commette delle ingenuità che ne giustificano la bassa posizione in graduatoria. Un esempio è l'amnesia difensiva che dopo cinque minuti consente al Verderio di portarsi in vantaggio: su calcio d'angolo dalla sinistra del portiere, la palla arriva sul secondo palo, dove Galdo-Scubla è lasciato incredibilmente solo e può mettere in rete semplicemente chinando il capo e senza nemmeno saltare.

Dopo l'immediato vantaggio, in tribuna ci si rilassa e si scherza: il trionfo è già dato per scontato. Invece la Virtus comincia un forcing che costringe il Verderio a difendersi sempre più strenuamente: l'episodio più eclatante è una bella punizione da lontano che viene respinta solo grazie ad un volo miracoloso di SuperAtta(k). Alla fine, però, il goal del pareggio arriva puntuale. Come accadde domenica scorsa in occasione della seconda rete del Bulciago, è ancora una rimessa laterale dalla zona della bandierina a farci capitolare: la palla arriva fino nell'area piccola, dove in mischia viene spedita al di là della linea di porta. Si capisce subito che l'1 a 1 accontenta pienamente i locali in maglia gialloblù, che già nei minuti finali del primo tempo cominciano a sfruttare qualsiasi occasione per perdere secondi preziosi.

Di certo non potevano immaginare cosa sarebbe successo all'inizio della ripresa: in una velleitaria azione lungo l'out di destra, un giocatore della Virtus riesce ad effettuare un blando tiro-cross, apparentemente senza alcuna pretesa. Il nostro portiere è sulla traiettoria e afferra il pallone nei pressi del palo alla sua sinistra, ma girandosi perde per un attimo il controllo della sfera che cade oltre la linea: i giocatori avversari alzano le braccia al cielo, l'arbitro convalida e in tribuna cala il silenzio.

La reazione del Verderio è scomposta e disordinata, con la fretta ed il campo infido che sono causa di molti passaggi sbagliati: il Calco non corre grosse difficoltà e riesce ad amministrare il vantaggio senza particolari problemi, costruendo addirittura una serie di scorribande in contropiede che in più occasioni fanno temere il peggio. A venti minuti dalla fine, però, ecco la potenziale svolta: l'arbitro, che fino a questo punto ha mantenuto un atteggiamento abbastanza sfavorevole nei nostri confronti, ci concede un dubbio calcio di rigore per fallo in area su Balini. Il Bimbo stesso si incarica di calciare il penalty: tutte le speranze si affidano al suo piede destro, finora sempre molto freddo nei momenti decisivi. Questa volta, invece, è proprio lui a tradire le attese e a spedirci nello sconforto più cupo: la palla finisce alta sopra la traversa.

A questo punto la squadra è allo sbando e in un paio di occasioni si rischia addirittura il tracollo, mentre il Calco perde tempo in modo sempre più scandaloso. Ma le brigate biancoverdi, che per tutta la partita hanno sostenuto a gran voce la squadra, in pieno recupero vengono ripagate con il dolcissimo goal del pareggio: in uno degli ultimi assalti utili, la palla finisce in una mischia furibonda al centro dell'area avversaria, dove il Brambo riesce a mettere in rete nel tripudio generale.

Alla fine, così, il Verderio salva la faccia. Rimane un grande rammarico per non essere riusciti a sopravanzare una squadra visibilmente molto inferiore alla nostra (per la cronaca: all'andata finì 6 a 1). Un peccato, anche perché questo recupero vedeva i rivali impegnati in una serie di scontri diretti.

Adesso ci fermiamo per Pasqua, ma poi ci aspetta il finale di stagione più infuocato di sempre: tutti dovranno dare il massimo e conquistare sul campo il sogno della promozione! Vedremo chi si ricoprirà di gloria...

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02 aprile 2007

ASV vs. Oratorio Bulciago: 5-2

Un Verderio cinico al punto giusto si prende gioco del Bulciago, lo illude per 60 minuti, ma alla fine lo travolge senza pietà con cinque reti che non lasciano spazio a nessuna discussione su quale fosse la squadra meritevole della vittoria. Per due volte in svantaggio, la squadra di Mister Piseddu riesce comunque a rimontare, offrendo una prova di grande carattere che ha letteralmente estasiato il folto gruppo di sostenitori biancoverdi in tribuna centrale.
L'ingresso delle due squadre.
Il risultato è ancora più positivo se si tiene conto dei prestigiosi infortuni che hanno flagellato la settimana appena trascorsa e hanno aggiunto ulteriori assenze a quella già importante di Kakà-Gabri: il Maradona delle Cascine, vittima di uno stiramento inguinale, potrà rientrare soltanto dopo la pausa di Pasqua; il portiere Claudione, invece, si è rotto una mano cadendo da una scala e purtroppo dovrebbe aver concluso in anticipo la sua stagione operativa.
L'infortunato Claudione in tribuna.
Tutti sono comunque presenti in tribuna ad incrementare la già nutrita schiera dei tifosi, accorsi in massa per sostenere la squadra in una giornata in cui i tre punti sono un imperativo categorico.

Il giovane Bulciago, infatti, milita in fondo alla classifica e si contende con la Virtus Calco il ruolo di fanalino di coda del campionato. La squadra in maglia gialla, tuttavia, non è poi così male: trascinata in attacco dal potente centravanti Denis Binda (uno dei giocatori più corretti del torneo), è sempre in grado di rendersi pericolosa nelle azioni di contropiede.

Il Verderio, nonostante sia privo del suo fantasista, riesce comunque ad imporre il proprio ritmo alla gara: non c'è il solito susseguirsi di occasioni da goal, ma un gioco umile e operoso che coinvolge tutti gli undici uomini in campo. Il primo tempo trascorre con i biancoverdi che lottano con gli avversari intorno alla linea mediana e provano ad avanzare generosamente sulle fasce laterali, nel tentativo di mettere il Galdo in condizione di concludere a rete; gli ospiti, invece, provano a rispondere giocando di rimessa, sfruttando la velocità del loro numero 10 e la prestanza fisica di Binda a centro area.

Proprio in questo modo, quando sembrava vicino il nostro vantaggio, il Bulciago sfrutta un'azione di contropiede e sigla l'1 a 0. Siamo alla mezz'ora e sul "Don Paolo" cala un silenzio preoccupato. Il Verderio, però, trova subito la forza di rimettersi in piedi e dopo pochi minuti raggiunge il pareggio: il Galdo si lancia verso la porta, resiste caparbiamente all'ultimo difensore che prova a contrastarlo e alla fine supera il portiere con un rasoterra da distanza ravvicinata. In tribuna si tira un sospiro di sollievo, mentre l'arbitro dopo pochi minuti sancisce il termine della prima frazione.
Le prime margherite sul terreno di gioco.
Con Mister Piseddu che è finalmente tornato ad occupare il suo posto in panchina, i giocatori possono trascorrere il quarto d'ora di pausa negli spogliatoi; la tradizionale fotografia dell'intervallo, quindi, va ad immortalare la copiosa flora primaverile che ha cominciato a decorare le zone meno frequentate del terreno di giuoco.

Nella ripresa, la partita non subisce particolari metamorfosi e continua sulla falsa riga del primo tempo: il Verderio ha qualche nuova occasione, ma per il momento non riesce a concretizzare. Verso il sessantesimo minuto, però, accade un nuovo imprevisto. Tutto nasce da un grossolano errore firmato dalla coppia Mengotti-Tudino, che regalano agli avversari un fallo laterale nei pressi della bandierina alla sinistra di SuperAtta(k): grazie ad una rimessa a lunga gittata, la palla raggiunge Binda in piena area di rigore; il possente centravanti, lasciato colpevolmente solo, va in rete con una bella rovesciata.

Dopo cinque minuti di iniziale smarrimento, a questo punto il Verderio comincia davvero a fare sul serio e gli avversari si chiudono nella propria metacampo nel tentativo di difendere il vantaggio ottenuto. Ma il nuovo pareggio non tarda: è proprio il Tudi a segnare con un beffardo tiro-cross che si infila sotto l'incrocio più lontano, scatenando il delirio in tribuna. Il fenomenale terzino sinistro biancoverde sceglie il momento migliore per il suo primo goal in questo campionato: la sua marcatura è fondamentale per ridare nuovo vigore all'attacco, che ora comincia veramente a mettere in difficoltà la difesa ospite.

A prendere per mano la squadra è in particolare Galdo-Scubla: l'Airone di via Verdi, già autore di un ottimo primo tempo, si scatena nella ripresa. Suo il goal del 3 a 2: bordata di Jack Mengotti dalla distanza, il portiere non trattiene e il nostro centravanti arriva per primo sulla corta respinta, mettendo il pallone in rete. Ma non è finita: qualche minuto dopo è ancora il Galdo a creare il panico sulla linea di fondocampo, arrivando a pochi metri dal palo e mettendo al centro per Balini, che realizza il 4 a 2.

Con la partita ormai in pugno, Mister Piseddu concede all'Airone un'uscita anticipata che permette al centravanti di raccogliere la meritata ovazione dei presenti. Al suo posto subentra il Passo, che nel finale riesce a regalare ai suoi sostenitori il goal del 5 a 2: lanciato a rete, resiste al difensore che lo tallonava, arriva davanti al portiere e non sbaglia.

La partita termina così, con le brigate biancoverdi che concedono qualche timido applauso di approvazione all'arbitro: dopo le ultime partite, una direzione di gara lineare e senza sbavature di rilievo andava necessariamente sottolineata.
Galdo, migliore in campo.
The Man Of The Match: con una prestazione superlativa, è senza dubbio il Galdo (voto 9) a meritarsi il titolo di migliore in campo. Detto questo, mi sembra doveroso sottolineare l'ottima prova del centrocampista Sironi (voto 8), tornato al calcio giocato dopo una lunga pausa dovuta ad una serie di problemi alla schiena: quando un giocatore rientra dopo uno stop prolungato si tende ad essere clementi con le sue prime performance, ma ieri Siro è stato davvero eccellente. Segnali positivi anche dal Bimbo (voto 7+): dopo qualche partita di latitanza, si è dato attivamente da fare e per novanta minuti ha fatto sentire la sua presenza nella zona di metacampo, recuperando molti palloni e trovando anche un goal importante.

Adesso ci attende la difficile gara in notturna contro la Virtus Calco, sul temibilissimo terreno del "Don Masanti": la squadra ha già fatto capire che non prenderà sotto gamba questo impegno con l'ultima della classe. Ma i tifosi? Vedremo chi sarà così fedele da seguire la squadra in questo recupero infrasettimanale.

Per un mercoledì... da leoni!

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