AS Verderio

Il blog della squadra di calcio più amata della Brianza lecchese: cronaca delle partite, foto e video dei goal.

26 ottobre 2008

ASV vs. Barzago: 3-1

Ferito nell'orgoglio dall'immeritata sconfitta contro il Malgrate, il Verderio risponde prontamente alle polemiche tornando a giocare un ottimo calcio e a regalare emozioni impagabili ai suoi sempre numerosissimi tifosi. A farci visita sulle zolle amiche del "Don Paolo" è una nostra vecchia conoscenza, il Barzago, avversario nobile ed assoluto protagonista di questa prima fase della stagione: neopromossa dalla Terza Categoria dopo la vittoriosa finale dei play-off contro l'Audace di Osnago, l'esperta compagine gialloblù si è rinforzata nel mercato estivo e ha guidato con autorevolezza la classifica del girone fino a sette giorni fa. Sono loro l'unica squadra che finora è riuscita a sconfiggere la corazzata di Civate.
L'ingresso delle due squadre.
Contro un avversario di tale spessore, Mister Piseddu avrebbe certamente voluto schierare la sua miglior formazione, ma le circostanze odierne gli sono più che mai ostili. La voglia di protagonismo che una settimana fa ha colpito l'arbitro Peluso è infatti costata carissima al Verderio, che si presenta a questo importante impegno decimato dalle squalifiche: sono ben cinque i titolari sottratti dal giudice sportivo al tecnico di via Roma (Frigerio, Mapelli, Ripamonti, Fabio Brambilla e Scubla), ai quali si aggiungono altri quattro giocatori indisponibili per guai fisici più o meno gravi.
Claudione, decisivo in almeno tre occasioni.
Inevitabile, dunque, il ricorso ad un undici iniziale assolutamente inedito nel quale non mancano alcuni spunti di grande fascino: l'esordio stagionale di Pixie a centrocampo, ad esempio, oppure lo spostamento al centro della difesa del capitano Jack Mengotti; ma a farla da padrone è senza dubbio il ritorno tra i pali di Claudione, un gradito regalo del destino a tutti i nostalgici dell'eroica promozione in Seconda Categoria. Mai avremmo pensato di vedere in campo lo storico portierone alla settima giornata di andata, ma la squalifica del Briga e il contemporaneo infortunio cervicale di Luca Crippa hanno gettato le basi per questo imprevedibile momento di "amarcord".

Ad ogni modo, è ovvio che in una situazione di così grave emergenza i pronostici della vigilia siano tutti favorevoli al Barzago e che di certo servirebbe una grandissima impresa per non soccombere alla quotata formazione ospite. Il Verderio, però, è una squadra speciale che a volte riesce a sorprenderti andando oltre qualsiasi aspettativa: quando un pareggio sarebbe stato più che sufficiente per passare una buona serata, ecco arrivare una delle vittorie più insperate e forse più belle di questi anni.

La cronaca del match è semplice, ma allo stesso tempo sublime. La prima frazione è come ce l'aspettavamo, con il Verderio che subisce l'iniziativa degli ospiti e mette sul piatto una grande dose di umiltà per non vacillare di fronte al veloce pacchetto offensivo del Barzago. Al termine dei primi quarantacinque minuti saranno tre le palle goal capitate sui piedi degli attaccanti in maglia gialloblù, ma in tutti i casi la sfera è prontamente respinta da un Claudione sicurissimo nonostante la lunga assenza dalle partite ufficiali. Si va negli spogliatoi con un meritato 0 a 0 che soddisfa il pubblico locale, speranzoso di riuscire a mantenere questo risultato fino al novantesimo e dunque portare a casa un punticino che - a conti fatti - ci sembrava il massimo risultato auspicabile.

Non potevamo immaginare che di lì a poco i nostri avversari avrebbero sentito sulla loro pelle l'incommensurabile durezza del legno norvegese. Non una, non due, ma per ben tre volte la difesa ospite verrà punita dal numero undici Mattia "Norwegian Wood" Colombo, autore di un secondo tempo semplicemente strepitoso: è lui a decidere il match e a consegnare di fatto la partita al Verderio, trasformando in oro tutti i palloni che gli vengono serviti.

La prima rete arriva dopo pochi istanti dall'inizio della ripresa, quando il biondo attaccante riceve il pallone sulla trequarti di destra. Si gira a modo suo, quindi supera di forza il difensore che vanamente cercava di fermarne l'impeto. Poi via a spron battuto verso la porta avversaria e, appena dentro l'area, ecco la conclusione a rete che si infila in diagonale dove il portiere non può arrivare.

Il Verderio sta vincendo e non ce lo aspettavamo, ma così è anche più bello. La festa è grande sugli spalti, ma alla fine della partita manca ancora un'eternità e a questo punto si teme una reazione veemente da parte del Barzago. Gli ospiti effettivamente provano a risollevarsi, ma si infrangono contro la nostra difesa forse un po' improvvisata, ma solida. Gli uomini di Mister Piseddu, rincuorati dal vantaggio, vivono invece il loro momento migliore e acquisicono per alcuni minuti il controllo della partita. In queste condizioni, non passa molto tempo ed ecco arrivare il raddoppio: il pallone arriva nei pressi del dischetto, dove "Renegade" Amato lo controlla e serve un ottimo assist sulla destra per "Norwegian Wood", il quale dal limite dell'area piccola lascia partire un altro diagonale che vale il 2 a 0 per i nostri colori. A questo punto cominciamo a credere seriamente in una vittoria sulla quale - devo dirlo onestamente - alla vigilia non avrei scommesso un soldo.

Siamo giunti circa al quarto d'ora della ripresa e la partita - assolutamente gradevole per tutti i novanta minuti - vive ora i suoi momenti più emozionanti. Il Barzago è sotto di due goal e deve spingersi in avanti, con i nostri che provano a chiudersi e a rendersi pericolosi in contropiede. L'avversario dimostra però di essere un'ottima squadra e gradualmente si avvicina sempre di più alla nostra area di rigore, finché intorno al settantesimo trova il varco giusto per superare in velocità la nostra retroguardia e battere a rete: 2 a 1, ci sarà da soffrire ancora.

E si soffre, si soffre di brutto perché gli ospiti sono rinvigoriti dalla rete che li ha riportati in partita e ora premono in modo sempre più pericoloso. A meno di un quarto d'ora dalla fine arriva quello che nel cinema e in letteratura è il "climax": il culmine della narrazione, il punto di svolta che porta la trama alla sua conclusione definitiva. Jack Mengotti perde palla in un contrasto sulla linea mediana e consente ai gialloblù di lanciarsi in un due contro due da incubo. Pochi secondi che da fuori sembrano durare una vita. L'azione ordita dai veloci attaccanti ospiti è da manuale, con un assist che dalla destra taglia tutta la difesa per raggiungere il numero dieci, il quale si ritrova da solo a non più di dieci metri dalla porta. Panico in tribuna, mentre Claudione rimane in piedi a difendere da solo il vantaggio. Il centravanti ha tutto il tempo per controllare il pallone e per calciare, ma angola troppo e incredibilmente la sfera finisce di pochissimo a lato del palo sulla sinistra del nostro portiere.

Il Barzago cede di schianto, con molti giocatori che al termine dell'azione si stendono a terra come rassegnati a soccombere. In questi casi, la più famosa delle leggi non scritte del calcio arriva tanto puntuale quanto impietosa: goal sbagliato, goal subìto. Sarà nuovamente "Norwegian Wood" a mettere la parola fine su questa bella partita siglando la sua personale tripletta con il terzo diagonale vincente, questa volta eseguito con il piede sinistro.

Nei minuti finali, con mirabile orgoglio gli ospiti provano ancora a premere, ma non accade più nulla di rilevante fino al triplice fischio del direttore di gara. A proposito, è d'obbligo segnalare la buona performance offerta oggi dall'arbitro: dopo quello a cui siamo stati sottoposti domenica scorsa, è rincuorante vedere un giudice sereno, autorevole, mai sopra le righe. Complimenti anche al Barzago, autore di una bella prestazione che lo conferma certamente tra le migliori squadre viste finora in questo campionato: per loro un po' di sfortuna, ma il Verderio meritava questi tre punti per l'umiltà e la combattività messe in campo in un momento certamente difficile.
Una selezione dei "facinorosi" di Verderio...
Con questa grande impresa, i biancoverdi tornano a volare alto in classifica e si avvicinano con un ritrovato morale all'impegnativa trasferta di Molteno. Un appello ai tifosi e ai giocatori che per un motivo o per l'altro non potranno essere della partita: seguiamo in massa la squadra su un campo difficile!
Mattia Colombo, uomo della partita con tre goal.
The Man Of The Match: quando un attaccante segna tre goal che valgono una vittoria prestigiosa, a chi altro può andare la palma di migliore in campo? Inutile cincischiare: oggi celebriamo il fragoroso secondo tempo di Mattia Colombo (voto 8,5). Citazione di merito anche per Claudione (voto 8): assolutamente decisivo in più di un'occasione, è lui in assoluto il miglior giocatore nella prima frazione. Non si aspettava più di essere schierato da titolare, ma si è sempre allenato con continuità: oggi la sorte lo ha chiamato in causa in una partita di primissimo piano e lui ha risposto nel modo migliore, facendosi trovare pronto e offrendo una prestazione maiuscola che ha dato sicurezza a tutta la squadra.

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19 ottobre 2008

Malgrate vs. ASV: 5-2

A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.
Era successo contro il Valmadrera non più di due settimane fa, è successo ancora oggi. Stesso posto, stesso arbitro, stesso risultato assolutamente ingiusto. E stessa pioggia di cartellini, che ci penalizzerà enormemente nelle prossime partite. La nostra rabbia, però, questa volta è clamorosamente più grande, alimentata dalla sensazione fortissima di trovarci troppo spesso a giocare contro personaggi con le mani in pasta, contro società nate con la camicia.

In sei partite disputate finora, per quattro volte il direttore di gara comunicato inizialmente non si presenta, per ragioni che mi sono tuttora ignote. Al suo posto per la seconda volta mandano lui, Peluso. Nei due incontri in cui ci ha arbitrato, ecco ciò che abbiamo per così dire raccolto: 0 punti, 3 rigori subiti (di cui 2 assolutamente inventati), 4 espulsioni assurde alle quali se ne aggiungono altre 2 a carico di Mister Piseddu e del vicesceriffo Pinz. Delle ammonizioni, poi, francamente ho perso il conto. Tutto questo in 180 minuti, tirate voi le conclusioni. Forse solo così si può fermare questo Verderio.

Qualcuno non sarà d'accordo, ma non mi interessa: io dico che oggi ho visto una grande squadra. Ho visto una squadra entrata in campo con la seria impressione di trovarsi in mezzo ad una situazione poco chiara già prima del fischio d'avvio, ma che comunque ha giocato da subito con convinzione mettendo l'avversario in grave difficoltà. Poi quella seria impressione si è rapidamente trasformata in certezza quando, dopo venti minuti scarsi, quell'avversario in difficoltà si trovava in vantaggio per via di un rigore quantomeno dubbio ed il Verderio, invece, era già ridotto in dieci uomini per una doppia ammonzione del Mapo (autore di due falli di numero).

Ho visto una squadra che, giocando con grande cuore, è riuscita comunque a regalarci l'illusione del pareggio con un'altra perla di Jack Mengotti e a dimostrare nel gioco di essere superiore alla formazione avversaria, nonostante i settanta minuti in inferiorità numerica. Ho visto una squadra che sa creare un milione di occasioni da rete e che, anche quando la partita è ormai compromessa, non smette mai di crederci.

E allora: grazie ragazzi, grazie Carlo, grazie Gibi, grazie a tutti. Lo so che dopo un'altra domenica così è dura, ma non dobbiamo mollare!

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12 ottobre 2008

ASV vs. Aurora Olgiate: 0-0

L'ingresso delle due squadre.
La quinta giornata di campionato porta soltanto uno scialbo pareggio al Verderio di Mister Piseddu nella gara interna contro l'Aurora di Olgiate, ma tutto sommato il punticino guadagnato in classifica non è assolutamente da disdegnare: gli avversari di oggi, infatti, arrivano pur sempre dalla Prima Categoria e - anche se privi di individualità degne di nota - nell'insieme si sono rivelati una squadra assolutamente ostica da affrontare.
Il Tudi in tribuna insieme al Capitano.
La partita è equilibrata e assai avara di emozioni per il numerosissimo pubblico accorso al "Don Paolo" (a occhio e croce oltre cento persone): entrambe le formazioni si studiano nella fascia centrale del campo e sembrano concentrate soprattutto sulla fase difensiva, tanto che le azioni da rete complessive alla fine si conteranno sulle dita di una mano.
Mister Piseddu e il vicesceriffo Pinz.
Mister Piseddu - relegato fuori dal recinto di gioco insieme al vicesceriffo Pinz per via dell'espulsione di domenica scorsa - parte in realtà con l'intenzione di portare a casa i tre punti e schiera all'inizio un undici dalla chiara vocazione offensiva: in campo ci sono Amato, Colombo, Di Siena e Redaelli. Le chiavi del centrocampo vengono dunque consegnate alla coppia Mengotti-Lamparelli: in realtà, complice una prestazione per una volta non eccezionale di quest'ultimo, i due faticheranno un po' contro i giovani omologhi della squadra ospite. Molto sicura invece la retroguardia, soprattutto in quel blocco centrale dove l'assenza dell'uomo di marmo Andrea Mapelli, squalificato, è coperta in modo superbo da Simone Pirovano: "The Kid" dimostra ancora una volta di essere ormai un giocatore maturo, assolutamente in grado di non far rimpiangere i suoi fortissimi compagni di reparto.

L'occasione più ghiotta della prima frazione capita comunque alla formazione ospite, che ad un minuto dall'intervallo può beneficiare di una punizione di seconda in piena area di rigore assegnata correttamente dall'arbitro Savarino per un intervento a gamba tesa del Furetto: tiro ribattuto, mischia in area e pallone che alla fine viene raccolto dal nostro portiere Luca Crippa.
Un classico: l'arringa da bordocampo.
Il primo tempo finsice così, sonnolento e privo di sussulti da entrambe le parti. Durante la pausa c'è spazio per un "evergreen": l'arringa da bordocampo, un vero classico del Verderio targato Mister Piseddu.

Nella ripresa la musica non cambia. Da segnalare verso il settantesimo l'ingresso dell'Airone al posto di "Norwegian Wood" Colombo, uscito a causa di un sospetto guaio muscolare. A meno di dieci minuti dal termine, poi, il Verderio rimane in dieci uomini per l'espulsione del Furetto, che scioccamente si fa ammonire per la seconda volta da Savarino.

Nel finale la partita si anima improvvisamente grazie ad un paio di azioni in contropiede che consentono ad entrambe le squadre di concludere a rete: a rendersi più pericoloso è il Verderio, che con il Galdo entra in area e scarica poco sopra la traversa un destro violento. Si tratta dell'ultima piccola emozione di una gara certamente non piacevole da vedere, fatto non usuale per una squadra che ci ha da sempre abituati al bel gioco.

The Man Of The Match: impossibile segnalare un uomo-partita dopo un incontro che ha offerto pochi spunti e nel quale nessuno in particolare è riuscito a far emergere le proprie qualità individuali. Va comunque encomiata la prestazione della coppia centrale della nostra difesa, che blocca molto bene le poche sortite offensive degli ospiti. Buona anche la prova del capitano Jack Mengotti (voto 7) e soprattutto di "Frankie Boy" Di Siena (voto 7-), penalizzato però da un'evitabile ammonizione per proteste. Da segnalare l'ottima direzione di gara dell'arbitro Savarino, sempre vicino all'azione: se ci fosse stato lui sette giorni fa a Valmadrera, oggi avremmo almeno un punto in più in classifica...

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05 ottobre 2008

Valmadrera vs. ASV: 1-0

A Valmadrera faranno bene a festeggiare alla grande questa settimana, perché i tre punti che la squadra di casa ha strappato al Verderio valgono davvero oro! La formazione schierata da Mister Piseddu - pur non avendo giocato una delle sue migliori partite - è infatti apparsa senza dubbio superiore agli avversari, ma come troppo spesso accade è stato un clamoroso errore arbitrale a consegnare ai locali una vittoria prestigiosa ed importante per la loro classifica.

La lunga trasferta verso Nord si rivela dunque amarissima per i colori biancoverdi, che trovano qui la prima sconfitta stagionale (per di più contro un avversario tutto sommato abbordabile). L'imprevisto stop ci costringe anche ad abbandonare la vetta della classifica, che ora vede il neopromosso Barzago da solo al comando del girone. Poco male, niente di irrimediabile, anche se dopo una partita così è difficile andare a dormire senza rigirarsi nel letto almeno un pochino...

Il Verderio, infatti, affronta questa quarta giornata con il piglio giusto per arrivare a quota dieci punti e proseguire nel migliore dei modi il suo brillante inizio di stagione. Formazione quasi al completo, anche se rispetto al match di sette giorni fa bisogna ovviamente fare a meno del Tudi, sostituito in difesa dall'attento Simo "The Kid" (positiva la sua prova).

La partita non eccelle in quanto a ritmo e bellezza, anche perché l'assenza di reti a bordocampo costringe a lunghe pause ogni volta che il pallone viene calciato fuori dalle linee che delimitano il terreno verde. Il gioco spezzettato non favorisce certo il Verderio, abituato ad incalzare l'avversario con il suo possesso palla, ma le occasioni da goal arrivano comunque numerose. Sottoporta, però, il tridente Di Siena-Colombo-Amato non ha fortuna e nel corso dei novanta minuti tutto ciò che riesce a raccogliere è una clamorosa traversa, colpita proprio dal centravanti dalla lunga chioma. Anche il capitano Jack Mengotti ha almeno quattro possibilità per far valere su calcio di punizione le sue proverbiali qualità balistiche, ma oggi purtroppo non è giornata per il suo celebre destro.

Invece gli avversari, in tenuta bianco-arancione, si difendono bene e provano a colpire in contropiede: ma dalle parti del Briga i pericoli sono al massimo due o tre, il più grosso dei quali si concretizza nel secondo tempo con un potente tiro dalla lunghissima distanza che colpisce in pieno il legno orizzontale.

All'ottantesimo minuto, però, sale definitivamente in cattedra l'arbitro Peluso, già autore di una direzione di gara disastrosa che alla fine condizionerà in modo irrimediabile questa partita: dopo aver fischiato a vanvera per tutto l'incontro, dopo aver sparpagliato cartellini pesantissimi a destra e a manca, dopo aver espulso al sessantacinquesimo l'uomo di marmo Andrea Mapelli, eccolo che assegna ai padroni di casa un calcio di rigore inesisitente a dieci minuti dal fischio finale. Anche il pubblico locale, che non brilla certamente per obiettività, è costretto ad ammettere che si tratta di un clamoroso regalo.

Lo avessero segnato subito... No: il penalty viene calciato sul palo, torna in campo, viene ribattuto a rete e respinto prontamente dal Briga, ma alla fine finisce sui piedi del Furetto che lo spedisce involontariamente oltre la linea. Tore per l'uno a zero, ma stavolta la porta è quella sbagliata... Non prendertela troppo, però, avrai modo di farti perdonare. Da segnalare nell'occasione la doppia espulsione di Mister Piseddu e del vicesceriffo Pinz, entrambi allontanati per aver criticato l'arbitro: inevitabile qualche giornata di squalifica per la coppia d'oro della panchina biancoverde.

Nel finale il Verderio va su tutte le furie e prova in tutti i modi a raddrizzare le cose. Complice l'ingresso in campo di "Man On The Moon" Redaelli a sinsitra e dell'ottimo Mastroianni a destra, in dieci minuti effettivi arriveranno almeno cinque occasioni da goal nitide nell'area avversaria. Niente da fare, però, queste partite sono destinate a finire così.

The Man Of The Match: fermo restando che il vero uomo della partita è stato l'arbitro Peluso (voto 2), decisivo con i suoi errori e la sua direzione di gara un po' a cazzo di cane (per dirla come René Ferretti), è giusto sottolineare l'ottima prestazione offerta da alcuni dei giocatori schierati dal tecnico di via Roma. E allora coroniamo degnamente questa domenica negativa assegnando la palma di migliore in campo al Banchiere di Dio (voto 7+), positivo sia quando si trova a giocare nella sua zona di competenza al centro del campo, sia quando viene spostato nelle retrovie dopo l'espulsione del Mapo. Nota di merito anche per "Frankie Boy" Di Siena (voto 7), che dopo il turno di notte in ospedale viene schierato titolare da Mister Piseddu: alla fine - vista la scarsa vena realizzativa di "Norwgian Wood" Colombo e di un "Renegade" Amato ancora non al top della condizione - sarà proprio lui l'uomo più pericoloso del tridente biancoverde.

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