AS Verderio

Il blog della squadra di calcio più amata della Brianza lecchese: cronaca delle partite, foto e video dei goal.

22 febbraio 2009

ASV vs. Malgrate: 0-2

In questa stagione il Verderio non riesce proprio a dare continuità ai suoi risultati positivi: ne è la riprova la partita interna contro il Malgrate, dove i biancoverdi di Mister Piseddu si sono auto-condannati con la solita prestazione a due facce.
L'ingresso delle due squadre
Primo tempo più che positivo, con i nostri che mantengono saldamente in pugno le redini del gioco. Gli ospiti possono solo rimpiangere in avvio di gara un'incredibile parata di Luca Crippa, che respinge d'istinto una conclusione scagliata da non più di un metro e mezzo dalla linea di porta. Passato lo spavento, è il Verderio a fare la partita e ad andare vicinissimo al goal almeno in un paio di occasioni (che peccato quel palo di Frankie-Boy al ventesimo!). Ad un minuto dell'intervallo, però, un piattone senza pretese da trenta metri coglie in fallo il nostro estremo difensore che, forse disturbato anche dal sole, manca clamorosamente una facile presa e consente al Malgrate di andare al riposo sull'1 a 0.

Al ritorno in campo il Verderio dà l'impressione di poter reagire e dopo un paio di minuti lancia Tia Colombo da solo verso la porta avversaria: per evitare il pareggio, il portiere ospite si sacrifica in un'uscita disperata che gli vale l'espulsione diretta. La strada della rimonta sembra ora in discesa, ma i nostri improvvisamente smettono di giocare e in pratica non creano più alcun pericolo al Malgrate che, anzi, riesce poco dopo a raddoppiare su calcio di rigore (questo sì che era netto).

Peccato, perché ci sarebbe davvero piaciuto "vendicare" lo scandalo dell'andata, il cui ricordo ci fa ancora infuriare dopo oltre quattro mesi. Sarà per un'altra volta, anche se personalmente mi auguro che il Malgrate riesca a passare in Prima Categoria per non doverci più avere nulla a che fare, almeno per l'anno prossimo. Anche oggi, infatti, ho visto scene vergognose che capitano solo con gli avversari più infami.

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15 febbraio 2009

Aurora Olgiate vs. ASV: 1-2

Sul prestigioso campo di Olgiate Molgora il Verderio ottiene una vittoria tanto sofferta quanto meritata, della quale ricorderemo a lungo l'epico forcing finale in inferiorità numerica con il quale i ragazzi di Mister Piseddu sono riusciti a ribaltare una partita che sembrava ormai destinata a concludersi in favore dell'Aurora.
L'ingresso delle due squadre.
E pensare che in tribuna stavo già cercando le parole giuste per raccontare della terza sconfitta consecutiva. Un dramma. Stavo già facendo due calcoli per capire come la classifica a cui ci saremmo trovati di fronte questa sera sarebbe stata di quelle che tolgono il sonno. Avrei raccontato delle troppe assenze - giustificate e ingiustificate - che ancora una volta hanno privato la squadra di molti dei suoi cardini, costringendo il tecnico di via Roma ad alcune scelte di emergenza. Avrei scritto di un primo tempo equilibrato in cui, ancora una volta, siamo stati fatalmente puniti dal solito errorino che ha consentito al biondo attaccante Alberto Valli (mannaggia a lui) di concludere indisturbato a rete dall'interno dell'area piccola. Avrei rimpianto la tanta sfortuna che sembra perseguitarci, con particolare riferimento ai due legni (uno per tempo) che ci hanno negato il pareggio. Avrei comunque detto grazie alla squadra che, pur con il suo solito gioco un po' affannoso e disordinato, anche oggi ce l'ha messa tutta. Questo è ciò che avrei scritto se la partita fosse finita all'ottantacinquesimo minuto o giù di lì.

Invece ora mi trovo qui a raccontare di una grande impresa che alla fine della stagione, credetemi, avrà il suo peso. Ma non è finita: l'eroe di giornata, colui il quale ha siglato entrambe le reti che ci hanno regalato i tre punti, è uno dei giocatori più discussi della gestione Piseddu: Roberto "Renegade" Amato. Questo è il calcio, in tutta la sua straordinaria imprevedibilità che lo rende il più sublime degli sport inventati dall'uomo.

Soffermiamoci allora sul quarto d'ora finale che ha deciso il match. Durante il secondo tempo il Verderio aveva gradualmente conquistato il predominio del gioco e si stava riversando sempre più disperatamente nella metacampo degli avversari alla ricerca di un pareggio che ormai sembrava pressoché irraggiungibile. L'Aurora, apparsa comunque una buona squadra, dal canto suo si limitava a difendere con le unghie e con i denti il vantaggio ottenuto già pochi minuti dopo l'avvio di gara. L'atmosfera cominciava a surriscaldarsi per via dell'atteggiamento dei locali, che facevano di tutto per far trascorrere secondi preziosi ad ogni interruzione del gioco. Qualche contestazione anche nei confronti dell'arbitro, che poco prima aveva sorvolato su un paio di interventi ruvidi nell'area di rigore olgiatese.

È in questo contesto che una cavalcata dell'Airone verso la porta avversaria viene bloccata da un difensore in modo discutibile proprio al limite dell'area, ma il direttore di gara lascia correre: le proteste veementi del nostro numero 8 gli valgono in tutta risposta un cartellino rosso forse troppo severo. Il Verderio si trova dunque in dieci contro undici con un goal da recuperare e il tempo che volge agli sgoccioli. La situazione è critica, ma dalla tribuna sale forte l'incitamento dei tifosi che non vogliono arrendersi.

La squadra risponde continuando a premere e alla fine viene incredibilmente premiata. Punizione dal lato corto alla destra del portiere di casa, della quale si incarica Jack Mengotti: cross teso verso il centro dell'area, dove Amato si libera bene e riesce a deviare il pallone con una morbida volée che supera il portiere. Splendido goal, con la tribuna che fatica a crederci: mancano più o meno cinque minuti alla fine, ma la partita è riaperta e per di più sono i nostri a vivere il loro momento migliore.

Proprio subito dopo il pareggio si verifica un singolare episodio: l'arbitro sente qualcosa - un'insulto o forse una frase blasfema - provenire dalla nostra panchina e per non sbagliare vuole cacciare dal campo Mister Piseddu. Il tecnico di via Roma, però, si difende dicendo di non aver proferito verbo. Niente da fare, qualcuno deve pagare per il misfatto! Si alza dunque il Briga, ma una sua espulsione sarebbe del tutto inopportuna trattandosi di un giocatore importante che andrebbe incontro a sicura squalifica. Tra l'ilarità generale è allora "Eugene" Rocca a chiudere definitivamente il caso sacrificandosi per il bene comune.

L'intermezzo comico non ha comunque alcun effetto sulle due squadre coinvolte nel concitato finale di gara. L'Aurora prova infatti a rialzare la testa, ma deve subito arrendersi di fronte allo slancio dei biancoverdi che - pure in inferiorità numerica - vogliono ora ottenere il massimo risultato da questa importante trasferta.

Allo scoccare del novantesimo succede l'impensabile. Amato - che prima del pareggio stava disputando la solita prestazione senza infamia e senza lode - questa volta fa tutto da solo: prende palla al limite dell'area ed evita la conclusione diretta, preferendo un rischioso dribbling sul suo marcatore, ma questa volta la scelta è vincente perché con la porta più libera può far partire un bellissimo diagonale a mezz'altezza che si infila imparabile nei pressi del palo opposto. Incredibile, la partita è vinta! Una domenica potenzialmente drammatica si è trasformata in un'impresa da ricordare, un vero e proprio toccasana per il morale della squadra. Tre punti in più per una salvezza che bisognerà conquistare domenica dopo domenica.

The Man Of The Match: non ci sono dubbi su chi sia stato a decidere l'incontro di oggi. Mi fa anche piacere assegnare questo premio ad un giocatore ancora non pienamente compreso dal sofisticato pubblico del Verderio. Perché l'affetto della "curva" biancoverde sa essere uno dei più calorosi che si possano trovare in queste categorie, ma va prima conquistato con l'umiltà, l'impegno e - soprattutto - con prestazioni decisive nei momenti decisivi: grande Ama, ti vogliamo così!

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08 febbraio 2009

ASV vs. Valmadrera: 1-2

Un'altra domenica da dimenticare: sulle zolle amiche del "Don Paolo" il Verderio trova la seconda sconfitta consecutiva e saluta in via probabilmente definitiva il treno verso i play-off, scegliendo al suo posto un finale di stagione di lacrime e sangue. Ciò che fa più rabbia è che la disfatta arriva ancora una volta dopo una partita che possiamo senz'altro definire dominata e ancora una volta contro un avversario apparso nettamente inferiore. A rendermi leggermente più loquace rispetto a sette giorni fa è la prestazione della squadra, che personalmente giudico comunque sufficiente nonostante il risultato finale sia così infausto per i nostri colori: tanta, tanta sfortuna ci ha impedito di ottenere una vittoria che sarebbe stata senza dubbio meritata.
L'ingresso delle due squadre.
Non posso esimermi, tra l'altro, dal recriminare per qualche decisione arbitrale assai discutibile che ci ha gravemente penalizzati: il solito rigorino a favore del Valmadrera, tanto generoso e decisivo da ricordarmi ciò che era successo anche all'andata; e i due non dati al Verderio, uno dei quali (su Amato) così clamoroso da spingere l'arbitro a fischiare d'istinto per poi ricredersi e concedere soltanto una rimessa dal fondo.
Il vicesceriffo Pinz seduto in panchina.
E sì che il pomeriggio era iniziato sotto i migliori auspici, con il vicesceriffo Pinz che per far fronte alle assenze degli altri dirigenti biancoverdi torna a sorpresa ad occupare il suo posto in panchina al fianco di Mister Piseddu.

Ma le defezioni più preoccupanti per il tecnico di via Roma sono quelle dei giocatori, che ultimamente sono diventate davvero troppo numerose per una squadra che vuole costruire qualcosa di buono. La stagione, va ricordato, comincia a settembre e si conclude a fine maggio: chi molla prima è destinato a soccombere impietosamente a prescindere dal suo valore.
Roby Ripamonti in tribuna.
Oltre all'uomo di marmo Andrea Mapelli (che ne avrà per almeno un mese e mezzo), la lista degli indisponibili ha acquistato altri nomi di prestigio come quello di Roby Ripamonti (con un problema ad un anca) e soprattutto di "Lampard Lamparelli: i fantasista del centrocampo è colpito dalle febbri proprio durante la notte di vigilia del match ed è costretto in extremis a dare forfait.

Il Verderio affronta dunque questa importante sfida casalinga con una formazione in leggera emergenza, ma che da subito dimostra di essere superiore agli avversari in maglia arancione. Il primo tempo è infatti di marca biancoverde, ma proprio allo scadere sono gli ospiti a passare in vantaggio con un bel colpo di testa che rappresenta di fatto la loro prima vera conclusione verso la porta difesa dal Briga.

Una vera doccia fredda che arriva a pochi secondi dall'intervallo. I nostri, però, al rientro in campo danno subito l'impressione di poter reagire e dopo nemmeno dieci minuti trovano il meritato pareggio con una punizione beffarda del Tudi che sorprende il portiere sul primo palo.

Grande festa per la rete dell'esperto terzino, ma sarà proprio lui il protagonista dell'episodio che di fatto deciderà la partita di lì a poco. Intorno al venticinquesimo della ripresa, infatti, il numero 11 avversario lo supera ed entra in area dal lato corto alla sinistra del Briga. Il Tudi lo insegue immediatamente con fare minaccioso e prova a bloccarlo con un'entrata che in questa specifica situazione andrebbe evitata, ma che comunque non colpisce l'attaccante in maglia arancione. Niente da fare: l'arbitro decide di assegnare a favore del Valmadrera un calcio di rigore prontamente trasformato nonostante il vano intervento del Briga, il quale riesce solamente a sfiorare il pallone.

Da qui in poi c'è spazio per il solito forcing finale alla ricerca del pareggio, con il Verderio che si riversa in avanti generoso, disperato, disordinato e a tratti commovente come solo lui sa essere. Nei venti minuti che precedono il triplice fischio ci saranno varie occasioni per evitare la sconfitta: a dirci definitivamente di no saranno prima l'arbitro, che ci nega un rigore mastodontico su Amato; poi il palo, che respinge una splendida incornata del Brambo. Finisce così questa partita e finiscono così anche i sogni di gloria del Verderio che, salvo improbabili miracoli, anche quest'anno non riuscirà più ad arrivare nelle zone nobili della classifica. Abbiamo scelto di lottare per la salvezza: adesso però lottiamo, cazzo!

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01 febbraio 2009

SG Casatenovo vs. ASV: 3-2

L'ingresso delle due squadre.
Era una partita da vincere facilmente contro un avversario di gran lunga inferiore, ma il Verderio sceglie di complicarsi la vita e con una sconfitta inattesa frena la sua rincorsa verso le zone nobili della classifica. Di questa gelida domenica a Casatenovo ricorderemo soltanto le mille azioni da goal sciupate e, soprattutto, i clamorosi regali che hanno permesso agli increduli attaccanti avversari di metterci in ginocchio per ben tre volte. La delusione è enorme, perché sembrava che la squadra avesse finalmente ritrovato la retta via. Ecco, invece, i soliti vecchi errori...

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