ASV vs. Audace Osnago: 2-1
Il Verderio vince e convince nel potenziale scontro diretto per la zona playoff contro l'Audace Osnago, una sfida attesissima che si preannuncia come un probabile leit-motiv di questa stagione calcistica.
L'ingresso in campo delle due squadre è accolto dal pubblico delle grandi occasioni, con le tribune dello stadio "Don Paolo" gremite come poche altre volte. Sarà semplicemente per la giornata di bel tempo, o forse per le recenti imprese della compagine guidata da Mister Piseddu e dal vice-sceriffo Pinz, ma ad ogni modo mi è sembrato che la maggioranza dei presenti fosse lì per supportare la squadra di casa: finalmente una cornice degna del valore di questo grande Verderio, che ancora una volta si dimostrerà in grado di ripagare le attese e di offrire una domenica pomeriggio ricca di intense emozioni sportive.
L'avversario, del resto, si presenta come una delle società più blasonate della Brianza: l'Audace Osango, infatti, tradisce nel nome "duro e puro" le sue origini risalenti al ventennio fascista (per l'esattezza all'anno 1927, come il Papa) e nel suo palmares vanta addirittura una militanza in serie C nel campionato 1947-1948 (è tutto vero). Un confronto temibile, considerando anche il fatto che i gialloblu osnaghesi arrivano da tre vittorie nelle prime tre gare...
I nostri, però, dimostrano di comprendere l'importanza del match e di concedere la giusta dose di rispetto alla pericolosa rivale: ne ho la conferma alle 23.30 della vigilia, quando arrivo al bar "Tijuana" e lo trovo deserto. Un buon segno, dato che l'unica cosa che può mettere in difficoltà questo Verderio bello e dannato è la birra: in tribuna stampa è addirittura circolata un'indiscrezione secondo cui lo staff dirigenziale (e più precisamente Giancarlo Pirovano) sarebbe impegnato in una serie di pedinamenti ed intercettazioni volta a verificare l'astinenza del nostro Pibe de Oro da comportamenti degni del suo omonimo argentino. Qualcuno ha inoltre suggerito di adottare nel fine settimana un provvedimento di retaggio hitleriano, con una stella gialla cucita sul petto di tutti i tesserati ASV: per loro ingresso vietato in qualsiasi esercizio commerciale dedito alla vendita di sostanze alcoliche, soprattutto per evitare che il Natz si trasformi nel nuovo George Best.
Questo clima proibizionista ha mostrato i suoi effetti: il Verderio ha ottenuto un successo strameritato, dominando l'incontro e rischiando il beffardo pareggio soltanto a causa di un arbitraggio offensivo per il giuoco del calcio. I nostri goal arrivano tutti nei 45 minuti iniziali: il primo ad opera di Galdo-Scubla, oggi eccellente, che supera il portiere con un destro al volo su assist in rovesciata di Kakà-Gabri; il secondo proprio per merito del Maradona delle Cascine, che pure in una partita segnata dalla sfiga (per lui due pali e un goal "mangiato") con un sinistro ad incrociare scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori e risulta, alla fine, determinante come spesso accade.
Nel secondo tempo l'arbitro si inventa un rigore inesistente e consente ai nostri avversari di riportarsi in partita, ma il Verderio non vacilla e concede pochissimo all'Audace Osnago. È soprattutto la retroguardia, guidata dalla già gloriosa coppia centrale Clod-Sabo, ad offrire una prova di straordinaria compattezza: titolari e riserve non sbagliano quasi nulla ed è impossibile per gli attaccanti osnaghesi impensierire Super-Atta(k).
Solo la sfortuna impedisce al Verderio di mettere al sicuro il risultato, ma la superiorità dei nostri è sottolineata dalle mille ammonizioni che gli osnaghesi sono costretti a spendere nel tentativo di arginare la furia biancoverde. Alla fine, complice un arbitraggio indegno che incattivisce lo scontro fisico, i nostri avversari saranno costretti a terminare la partita in dieci uomini. Un po' di paura nel finale, ma oggi un pareggio sarebbe stato contrario alle leggi umane e divine.
The Man Of The Match: in una prestazione corale al limite del sublime voglio segnalare un nome per ciascun reparto: per la difesa Tudino (voto 7,5), che agisce con esperienza nella fase di interdizione e mette spesso in difficoltà gli avversari quando avanza sulla fascia sinistra; per il centrocampo Sironi (voto 8), che dopo Maresso offre di nuovo una prova impeccabile; per l'attacco Galdo-Scubla (voto 8), che si trova spesso a fare reparto da solo e nonostante ciò riesce a conservare caparbiamente molti palloni anche quando pressato da due difensori, permettendo alla squadra di portarsi spesso in zona tiro.
L'ingresso in campo delle due squadre è accolto dal pubblico delle grandi occasioni, con le tribune dello stadio "Don Paolo" gremite come poche altre volte. Sarà semplicemente per la giornata di bel tempo, o forse per le recenti imprese della compagine guidata da Mister Piseddu e dal vice-sceriffo Pinz, ma ad ogni modo mi è sembrato che la maggioranza dei presenti fosse lì per supportare la squadra di casa: finalmente una cornice degna del valore di questo grande Verderio, che ancora una volta si dimostrerà in grado di ripagare le attese e di offrire una domenica pomeriggio ricca di intense emozioni sportive.
L'avversario, del resto, si presenta come una delle società più blasonate della Brianza: l'Audace Osango, infatti, tradisce nel nome "duro e puro" le sue origini risalenti al ventennio fascista (per l'esattezza all'anno 1927, come il Papa) e nel suo palmares vanta addirittura una militanza in serie C nel campionato 1947-1948 (è tutto vero). Un confronto temibile, considerando anche il fatto che i gialloblu osnaghesi arrivano da tre vittorie nelle prime tre gare...
I nostri, però, dimostrano di comprendere l'importanza del match e di concedere la giusta dose di rispetto alla pericolosa rivale: ne ho la conferma alle 23.30 della vigilia, quando arrivo al bar "Tijuana" e lo trovo deserto. Un buon segno, dato che l'unica cosa che può mettere in difficoltà questo Verderio bello e dannato è la birra: in tribuna stampa è addirittura circolata un'indiscrezione secondo cui lo staff dirigenziale (e più precisamente Giancarlo Pirovano) sarebbe impegnato in una serie di pedinamenti ed intercettazioni volta a verificare l'astinenza del nostro Pibe de Oro da comportamenti degni del suo omonimo argentino. Qualcuno ha inoltre suggerito di adottare nel fine settimana un provvedimento di retaggio hitleriano, con una stella gialla cucita sul petto di tutti i tesserati ASV: per loro ingresso vietato in qualsiasi esercizio commerciale dedito alla vendita di sostanze alcoliche, soprattutto per evitare che il Natz si trasformi nel nuovo George Best.
Questo clima proibizionista ha mostrato i suoi effetti: il Verderio ha ottenuto un successo strameritato, dominando l'incontro e rischiando il beffardo pareggio soltanto a causa di un arbitraggio offensivo per il giuoco del calcio. I nostri goal arrivano tutti nei 45 minuti iniziali: il primo ad opera di Galdo-Scubla, oggi eccellente, che supera il portiere con un destro al volo su assist in rovesciata di Kakà-Gabri; il secondo proprio per merito del Maradona delle Cascine, che pure in una partita segnata dalla sfiga (per lui due pali e un goal "mangiato") con un sinistro ad incrociare scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori e risulta, alla fine, determinante come spesso accade.
Nel secondo tempo l'arbitro si inventa un rigore inesistente e consente ai nostri avversari di riportarsi in partita, ma il Verderio non vacilla e concede pochissimo all'Audace Osnago. È soprattutto la retroguardia, guidata dalla già gloriosa coppia centrale Clod-Sabo, ad offrire una prova di straordinaria compattezza: titolari e riserve non sbagliano quasi nulla ed è impossibile per gli attaccanti osnaghesi impensierire Super-Atta(k).
Solo la sfortuna impedisce al Verderio di mettere al sicuro il risultato, ma la superiorità dei nostri è sottolineata dalle mille ammonizioni che gli osnaghesi sono costretti a spendere nel tentativo di arginare la furia biancoverde. Alla fine, complice un arbitraggio indegno che incattivisce lo scontro fisico, i nostri avversari saranno costretti a terminare la partita in dieci uomini. Un po' di paura nel finale, ma oggi un pareggio sarebbe stato contrario alle leggi umane e divine.
The Man Of The Match: in una prestazione corale al limite del sublime voglio segnalare un nome per ciascun reparto: per la difesa Tudino (voto 7,5), che agisce con esperienza nella fase di interdizione e mette spesso in difficoltà gli avversari quando avanza sulla fascia sinistra; per il centrocampo Sironi (voto 8), che dopo Maresso offre di nuovo una prova impeccabile; per l'attacco Galdo-Scubla (voto 8), che si trova spesso a fare reparto da solo e nonostante ciò riesce a conservare caparbiamente molti palloni anche quando pressato da due difensori, permettendo alla squadra di portarsi spesso in zona tiro.
Etichette: campionato, cronache, terza categoria
Commenti: 3
Non posso che continuare a complimentarmi in particolare con la coppia Piseddu/Panzeri, avvisanto tutti i bloggers che domenica mattina 15 ottobre il vice sceriffo sarà in campo con me e il Verderio a 5 per l'atteso derby con l'US Verderese...accorrete numerosi...
Io invece posso complimentarmi per la scelta del ragazzo-copertina?
Sono troppo di parte???
Cabi
Di certo un po' di parte, ma i complimenti li accetto lo stesso... La prossima volta cercherò di fare qualche foto "d'azione": ieri ci ho provato, ma il risultato era inservibile a causa di un mio errore.
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