AS Verderio

Il blog della squadra di calcio più amata della Brianza lecchese: cronaca delle partite, foto e video dei goal.

24 febbraio 2008

ASV vs. Brivio: 1-2

L'ingresso delle due squadre.
L'attesa e pronosticata conclusione di un digiuno che dura ormai da tre giornate non è arrivata, ma almeno nel gioco il Verderio è finalmente tornato a mostrare sul campo il suo reale valore: per sessanta minuti gli ospiti vengono inesorabilmente schiacciati nella loro metacampo, mentre i ragazzi di Mister Piseddu si propongono in un assedio ricco di giocate spettacolari che fanno emozionare la folta e rumorossissima tribuna del "Don Paolo".
Il rammarico di James Mengotti.
Alla fine del match, l'eloquente espressione di James Mengotti fa capire tutto il rammarico per la fallita rimonta, ma nel contempo lascia intuire anche il sollievo di sapere che la parita di oggi si annuncia come il preludio della resurrezione: con queste premesse, fra sette giorni, sarà molto difficile per il Lomagna impedire al Verderio di smuovere una volta per tutte il suo punteggio in classifica.
Il Furetto sconta un turno di squalifica.
Ma veniamo all'analisi del match. Mister Piseddu è costretto ancora una volta a schierare una formazione d'emergenza: il ritorno di Dario "The Wall" al centro della difesa viene "pagato" con il forfait del Maradona delle Cascine, colto in settimana dalle febbri e tenuto a riposo in panchina (entrerà solo nel finale, peraltro senza riuscire a pungere). Fuori per un turno di squalifica anche il Furetto, regolarmente presente in tribuna a dare man forte alle brigate biancoverdi.

La sconfitta è figlia di una partenza non buona, con qualche insicurezza difensiva in avvio che fa prendere coraggio alla squadra ospite. Il doppio svantaggio arriva, pesantissimo, nel giro di un quarto d'ora: l'1 a 0 è in realtà un'autorete del Mastro, che sul primo palo non riesce a deviare fuori dallo specchio un insidiossimo tiro dalla bandierina; il raddoppio arriva invece al termine di una bella azione degli avversari, conclusa con un tiro da centroarea sul quale SuperAtta(k) non può nulla.

A questo punto il Verderio comincia a giocare e per il Brivio è vera sofferenza fino al novantesimo: solo una buona dose di fortuna - accompagnata da una prestazione superlativa del loro estremo difensore - consente agli ospiti di evitare il pareggio e probabilmente anche qualcosa di più (il video qui sopra parla da solo). L'arbitro (come spesso accade) ci mette del suo, fischiando spesso a vanvera e soprattutto consentendo alla squadra in maglia rossa di proseguire quella medesima strategia che li aveva premiati nella partita di andata: il ricorso scientifico alla perdita di tempo. Calci da fermo ritardati, sostituzioni al rallentatore, rimesse da fondocampo che arrivano sempre dopo la sollcitazione rumorosa della nostra tribuna: di certo non il massimo della sportività, ma a mente fredda - visto come si stavano mettendo le cose per loro - bisogna chiedersi se gli avversari non abbiano fatto bene ad agire così...
Lampard: a lui i premio della critica.
The Man Of The Match (Premio Pintupi): nonostante il risultato, quella di oggi è stata una prestazione positiva da parte di tutta la squadra. Sugli scudi c'è Marco "Lampard" Lamparelli (voto 7,5), che disputa un'altra partita eccellente nel corso della quale per lunghi tratti abbaglia con la sua classe il centrocampo ospite. Un plauso anche a Max, autore del goal che ha consentito ai nostri di non perdere la speranza e di giocare al massimo per tutta la durata del secondo tempo.

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19 febbraio 2008

Aria di sfida dal Monte Barro

Non posso esimermi dal riportare ai sempre più numerosi lettori del blog - e in particolare al vicesceriffo Pinz - una frase scritta da "milo74" (nickname dietro al quale si cela MisterMilani) sul forum di Lecco Sport Web:
Marcy, noi ieri abbiamo innaugurato il bar che quindi sarà pronto per il terzo tempo del nostro derby del doppino... mi raccomando di al vice sceriffo che mario questa volta è in gran forma.
In effetti il secondo "Derby del Doppino" si avvicina e già nell'aere risuonano cupi i proclami battaglieri del GS Sala al Barro. Da leggere anche la risposta di "LeccoSportWeb", alias Marco Valsecchi:
[...] Viste le immagini dell'andata penso che il Sala farebbe bene a concentrarsi sui primi due tempi, perchè immagino che il terzo non avrà storia.
Vedremo. Intanto aspettiamo il Brivio per provare a rimetterci in sella.

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17 febbraio 2008

Civate vs. ASV: 3-0

Il Verderio parte bene, ma contro il grantico ed antipatico Civate ottiene soltanto un'altra pesante sconfitta. Un impianto sportivo da terzo mondo fa da cornice ad un terreno di gioco al limite della praticabilità, con i padroni di casa che si presentano in una baldanzosa tenuta fluerescente in stile ANAS. L'aria gelida che scende dalle montagne è pungente sulla pelle, tanto da costringere il direttore di gara ad indossare un paio di inguardabili guantoni da saldatore...

I nostri sono quasi al completo, fatta eccezione per le assenze prestigiose di "Lampard" Lamparelli (squalificato) e Dario "The Wall" (in panchina e quasi pronto per l'attesissimo rientro). Per una buona mezz'ora i ragazzi di Mister Piseddu e del vicesceriffo Pinz riescono a dominare il match, proponendosi anche in alcune azioni pericolose. A dieci minuti dal termine della prima frazione, però, i locali approfittano di un mancato disimpegno della difesa e superano l'ottimo Claudione (voto 7+) con una girata da centro area.

La partita si è messa nel modo peggiore, perché a questo punto il quotato Civate può chiudersi nella propria metacampo e sfruttare quella che rimane la migliore retroguardia del campionato (solo 10 goal subiti finora). Il Verderio ci crede comunque e prova a cercare il pareggio. L'occasione più nitida arriva poco prima del quarantacinquesimo, con una discesa sulla destra del Furetto che culmina in un indecifrabile tiro-cross: il portiere locale è sorpreso, ma il pallone si infrange sulla traversa.

Nella ripresa l'arbitraggio comincia a lasciare seriamente a desiderare, con gli animi in campo e sugli spalti che si infiammano. A farne le spese è proprio il nostro terzino destro che - dopo essere già stato ammonito in precedenza - viene cacciato dal campo per un improperio di stampo blasfemo. C'è però spazio per un'altra palla goal fallita clamorosamente dal Mastro, che da pochi passi indirizza il suo tiro verso le montagne del Basso Lario. Poco più tardi, il direttore di gara ferma per un fuorigioco assolutamente inesistente la corsa solitaria del Maradona delle Cascine verso la porta avversaria, bloccando così sul nascere l'ultimo vero tentativo biancoverde di rimettere l'incontro sui binari giusti.

Il Civate, in superiorità numerica, approfitta in contropiede degli spazi che si vengono a creare nella nostra metacampo e riesce a dilagare nel finale: Claudione è in gran forma e si oppone molto bene a varie conclusioni dirette verso la sua porta, ma nulla può in occasione del rigore (che a regolamento sarebbe stato da ripetere) e dell'ultimo goal, arrivato nei minuti conclusivi.

Il girone di ritorno si sta rivelando più difficile del previsto, con soli tre punti raccolti in cinque giornate ed una posizione in classifica che di sicuro non rispecchia il vero valore dei giocatori schierati dal tecnico di via Roma. Il fatto che le sconfitte siano state spesso immeritate, causate più dai nostri errori (su entrambi i fronti del gioco) che dalla reale superiorità degli avversari, contribuisce a creare un clima cupo e di sconforto.

Quali possono essere, realisticamente, gli obiettivi del Verderio per questa stagione che si avvia verso il termine? Difficile dirlo con certezza, ma di sicuro la cosa migliore da fare è non mollare e fare quello che si dice spesso in questi casi: giocare ogni partita come se fosse una storia a sé, senza guardare troppo la classifica. Per questo, simbolicamente, ho deciso di rimuoverla per un po' dal suo consueto spazio qui a destra. Diamo il massimo ogni domenica, poi alla fine tireremo le somme.

La salvezza francamente non mi preoccupa ancora: con i giocatori che Mister Piseddu può schierare in campo, nonostante le assenze, mi sembrerebbe quasi offensivo aver paura della retrocessione. I play-off si sono allontanati, è vero, ma la speranza di raggiungerli non deve morire. Il bello di questa stagione, poi, è che possiamo puntare anche ad un altro obiettivo intermedio: arrivare sopra al nono posto, che rappresenta finora il massimo risultato raggiunto nella storia sociale del Verderio. A proposito, presto mi piacerebbe fare un improbabile raffronto virtuale tra il "Grande Verderio" della metà degli Anni Novanta e l'attuale armata biancoverde...

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10 febbraio 2008

ASV vs. San Zeno: 2-4

I tifosi biancoverdi ci credono!
Il Verderio accarezza una memorabile impresa nella partita casalinga contro il San Zeno, regalando ai propri numerosi tifosi una prestazione ad altissimo contenuto spettacolare dove però - ancora una volta - alle grandissime giocate si alternano degli errori clamorosi che alla fine consentono agli ospiti di portare a casa i tre punti in palio.
L'ingresso delle due squadre.
La cronaca della partita potrebbe concludersi con questa sintetica analisi, ma vale la pena spingersi un po' più a fondo anche per dare giustizia a chi tra i giocatori in campo ha saputo offrire una prestazione di gran cuore e di buona qualità. Primo fra tutti il Maradona delle Cascine (voto 8), autore della fantastica doppietta che ci ha dolcemente illusi: tornato ai suoi consueti livelli stratosferici, ha deliziato i presenti con una serie di giocate degne delle categorie superiori e fino alla fine ha guidato i compagni nella disperata rimonta. Quando è in campo si vede: ecco perché a lui possiamo solo rimproverare di aver totalizzato quest'anno molte assenze che purtroppo sono state pesantemente pagate dalla squadra.

Veniamo alle note dolenti. Così come nella partita di andata, il San Zeno si è dimostrato ancora una volta una squadra tutt'altro che entusiasmante, tanto che personalmente non riesco a spiegarmi la posizione elevata che occupa in classifica. Proprio come in quell'incontro dello scorso ottobre, però, la compagine olgiatese ha potuto approfittare di una serie impressionante di macroscopiche ingenuità commesse dalla nostra retroguardia: in ognuno dei quattro goal realizzati dagli avversari, sempre gli attaccanti ospiti hanno potuto godere di una disarmante complicità da parte della nostra difesa.

Gli errori che ci hanno condannato, però, non sono soltanto quelli che hanno consentito al San Zeno di andare in rete per quattro volte. Come accade nei grandi eventi della storia, anche questa partita ha avuto il suo potenziale "turning-point" verso la fine del primo tempo. Cosa sarebbe successo se Napoleone avesse vinto a Waterloo? E se Hitler non avesse invaso la Polonia? E se James Mengotti avesse calciato quel rigore nello specchio della porta? Probabilmente sarebbe stata un'altra partita, con un risultato ben diverso. Ma siamo sicuri che il nostro glorioso centrocampista avrà presto modo di farsi perdonare...

Intorno al sessantesimo, quando il risultato è sul 3 a 2 ed il Verderio preme con forza alla ricerca del pareggio, ecco l'ultimo imprevisto: Simo "The Kid" Pirovano si infortuna in un contrasto nei pressi della linea laterale e non è più in grado di riprendere il suo posto al centro della difesa, ma Mister Piseddu ha già effettuato con troppa fretta i tre cambi a sua disposizione. In dieci uomini, la situazione si fa più difficile e il San Zeno riesce ad approfittare con i suoi veloci attaccanti del maggiore spazio a disposizione per le manovre offensive: passano pochi minuti e su un lungo lancio che coglie impreparata la nostra retroguardia arriva il definitivo 4 a 2. L'incontro è virtualmente chiuso, anche se i nostri hanno il merito di continuare a provarci fino al novantesimo. Nel finale arriva anche la sciocca espulsione di "Lampard" Lamparelli, il quale macchia così una prestazione altrimenti positiva.

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03 febbraio 2008

Real Bulciago vs. ASV: 1-2

Un Verderio non bello e con poche idee riesce comunque ad aver ragione del Real Bulciago, attuale fanalino di coda del campionato e candidato principale alla retrocessione diretta in Terza Categoria. La trasferta è di quelle critiche e rappresenta di fatto un potenziale punto di svolta del campionato: dopo due sconfitte consecutive, mancare nuovamente l'appuntamento con i tre punti significherebbe per i biancoverdi salutare definitivamente il sogno dei play-off e sprofondare nella pericolosa lotta per non retrocedere.
L'ingresso delle due squadre.
Le premesse non sono delle migliori: a mezzogiorno arriva l'ennesimo forfait del Maradona delle Cascine, influenzato; alla sua pesante assenza si aggiungono purtroppo anche una serie di rinunce intempestive da parte di alcuni dei nostri giovani "Under 23", che costringono Mister Piseddu a richiamare il non convocato Ricky per poter rispettare il regolamento federale.

La formazione schierata dall'inizio è dunque una formazione di emergenza: James Mengotti, capitano, si posiziona al centro della difesa affiancato dal Tudi; nel tridente d'attacco, "Pizza-Boy" Di Siena si colloca alle spalle della coppia di sfondamento formata dall'Airone e da "Tatanka" Piseddu.
Roby Piseddu portato fuori a braccia.
Purtroppo il Mark Lenders della sacrestia si infortuna verso la fine del primo tempo (per lui un dolorosissimo strappo al quadricipite destro) ed è costretto ad uscire, trasportato a braccia dai compagni di squadra. Al suo posto entra Max, che sulla sinistra non riesce ad imporsi con la consueta pericolosità e disputa una partita al limite della sufficienza.

Il clima rigido di gennaio si scontra con il temperamento bollente dei sostenitori locali, i quali insultano pesantemente e continuamente l'arbitro. Intorno al ventesimo, il direttore di gara caccia dal campo con un rosso diretto il capitano del Real Bulciago, colto in flagrante mentre dava una calcio a Galdo-Scubla nel corso di una mischia a centro area. A pochi minuti dal termine della prima frazione arriva una seconda espulsione, sempre a carico della squadra di casa: la partita sembrerebbe a questo punto in discesa, ma il Verderio diventa consapevole di essere costretto a vincere e comincia a fare fatica.

Nel corso dell'intervallo abbiamo modo di scambiare qualche battuta con il Briga, ancora convalescente dopo l'incidente sciistico di qualche settimana fa: ignoti i tempi di recupero del suo ginocchio. Al suo posto Mister Piseddu schiera a sorpresa Claudione, l'Angelo del Villaggio "Primo Maggio": l'estremo difensore non delude le attese e disputa una partita senza sbavature.

La ripresa inizia con i nostri che ovviamente si portano all'attacco, ma gli avversari si difendono bene e seppure in nove uomini riescono spesso a ripartire con qualche azione di contropiede. "Pizza-Boy" Di Siena e l'Airone si danno un gran daffare nella trequarti avversaria, ma la foga agonistica e l'obbligo di vincere per forza rendono vana la ricerca del vantaggio.

Il momento topico arriva intorno al sessantesimo: "Pizza-Boy" viene steso da un difensore sulla linea di confine dell'area di rigore avversaria. L'arbitro, incurante delle minacce che gli arrivano da ogni dove, opta per l'assegnazione di un tiro dagli undici metri. Ad incaricarsi della battuta dal dischetto è proprio il giovane attaccante autoctono, il quale fa cenno ai compagni di voler essere lui stesso a realizzare il penalty che si è appena procurato. Il suo tentativo, però, è a dir poco velleitario: la traiettoria poco angolata, il pallone tanto lento da consentire al pubblico di leggerne la marca dalle tribune! All'autore di questo scellerato calcio di rigore, comunque, va dato il merito di non essersi abbattuto, tanto che un paio di minuti più tardi riesce addirittura a redimersi trovando il goal dell'1 a 0 con un colpo di testa ravvicinato.

Il Real Bulciago, però, non si arrende e con una discesa sulla sinistra riesce a concludere bene a rete sul secondo palo: solo un miracoloso intervento del nostro portiere evita un pareggio che, se fosse arrivato, avrebbe certamente fatto precipitare una situazione già difficile. I nostri, infatti, pur trovandosi in superiorità numerica di due unità, non riescono a gestire l'incontro con la dovuta calma: il pallone non gira come dovrebbe, mentre gli avversari ad ogni errore trovano sempre più coraggio.

Per fortuna, a chiudere virtualmente l'incontro arriva il goal del Brambo, tradizionalmente decisivo con le sue marcature. Ma non è finita, perché il Real Bulciago riesce ad accorciare le distanze a cinque minuti dal termine. Gli ultimi giri del cronometro sono quindi al cardiopalma, con i locali che allo scadere possono addirittura reclamare per un calcio di rigore non concesso (e che forse ci poteva stare). Arriva finalmente il triplice fischio, seguito da un'uscita dal campo a dir poco turbolenta che sicuramente costerà alla società di casa una multa salata del giudice federale...

Siamo a sei punti dalla zona retrocessione e a cinque dalla zona play-off, l'obbligo dunque è quello di sognare in grande. Ma i sogni hanno bisogno di sostanza e adesso ci aspettano un paio di partite di primissimo piano. Per non avere ripianti, la parola d'ordine è una sola: dare il massimo per le prossime due settimane, in partita e negli allenamenti. Poi domenica vedremo se con l'erba vera sotto i tacchetti il San Zeno sarà di nuovo in grado di batterci.
Claudione eletto uomo della partita.
The Man Of The Match (Premio Pintupi): è chiamato in causa a sorpresa e con poco preavviso, ma si fa trovare pronto e regala una prestazione senza errori. Guida la squadra dalle retrovie e per di più corona la sua prova con un intervento assolutamente decisivo a metà del secondo tempo. Non ci sono dubbi, l'uomo della partita è stato Claudione (voto 7).

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