Civate vs. ASV: 3-0
Il Verderio parte bene, ma contro il grantico ed antipatico Civate ottiene soltanto un'altra pesante sconfitta. Un impianto sportivo da terzo mondo fa da cornice ad un terreno di gioco al limite della praticabilità, con i padroni di casa che si presentano in una baldanzosa tenuta fluerescente in stile ANAS. L'aria gelida che scende dalle montagne è pungente sulla pelle, tanto da costringere il direttore di gara ad indossare un paio di inguardabili guantoni da saldatore...
I nostri sono quasi al completo, fatta eccezione per le assenze prestigiose di "Lampard" Lamparelli (squalificato) e Dario "The Wall" (in panchina e quasi pronto per l'attesissimo rientro). Per una buona mezz'ora i ragazzi di Mister Piseddu e del vicesceriffo Pinz riescono a dominare il match, proponendosi anche in alcune azioni pericolose. A dieci minuti dal termine della prima frazione, però, i locali approfittano di un mancato disimpegno della difesa e superano l'ottimo Claudione (voto 7+) con una girata da centro area.
La partita si è messa nel modo peggiore, perché a questo punto il quotato Civate può chiudersi nella propria metacampo e sfruttare quella che rimane la migliore retroguardia del campionato (solo 10 goal subiti finora). Il Verderio ci crede comunque e prova a cercare il pareggio. L'occasione più nitida arriva poco prima del quarantacinquesimo, con una discesa sulla destra del Furetto che culmina in un indecifrabile tiro-cross: il portiere locale è sorpreso, ma il pallone si infrange sulla traversa.
Nella ripresa l'arbitraggio comincia a lasciare seriamente a desiderare, con gli animi in campo e sugli spalti che si infiammano. A farne le spese è proprio il nostro terzino destro che - dopo essere già stato ammonito in precedenza - viene cacciato dal campo per un improperio di stampo blasfemo. C'è però spazio per un'altra palla goal fallita clamorosamente dal Mastro, che da pochi passi indirizza il suo tiro verso le montagne del Basso Lario. Poco più tardi, il direttore di gara ferma per un fuorigioco assolutamente inesistente la corsa solitaria del Maradona delle Cascine verso la porta avversaria, bloccando così sul nascere l'ultimo vero tentativo biancoverde di rimettere l'incontro sui binari giusti.
Il Civate, in superiorità numerica, approfitta in contropiede degli spazi che si vengono a creare nella nostra metacampo e riesce a dilagare nel finale: Claudione è in gran forma e si oppone molto bene a varie conclusioni dirette verso la sua porta, ma nulla può in occasione del rigore (che a regolamento sarebbe stato da ripetere) e dell'ultimo goal, arrivato nei minuti conclusivi.
Il girone di ritorno si sta rivelando più difficile del previsto, con soli tre punti raccolti in cinque giornate ed una posizione in classifica che di sicuro non rispecchia il vero valore dei giocatori schierati dal tecnico di via Roma. Il fatto che le sconfitte siano state spesso immeritate, causate più dai nostri errori (su entrambi i fronti del gioco) che dalla reale superiorità degli avversari, contribuisce a creare un clima cupo e di sconforto.
Quali possono essere, realisticamente, gli obiettivi del Verderio per questa stagione che si avvia verso il termine? Difficile dirlo con certezza, ma di sicuro la cosa migliore da fare è non mollare e fare quello che si dice spesso in questi casi: giocare ogni partita come se fosse una storia a sé, senza guardare troppo la classifica. Per questo, simbolicamente, ho deciso di rimuoverla per un po' dal suo consueto spazio qui a destra. Diamo il massimo ogni domenica, poi alla fine tireremo le somme.
La salvezza francamente non mi preoccupa ancora: con i giocatori che Mister Piseddu può schierare in campo, nonostante le assenze, mi sembrerebbe quasi offensivo aver paura della retrocessione. I play-off si sono allontanati, è vero, ma la speranza di raggiungerli non deve morire. Il bello di questa stagione, poi, è che possiamo puntare anche ad un altro obiettivo intermedio: arrivare sopra al nono posto, che rappresenta finora il massimo risultato raggiunto nella storia sociale del Verderio. A proposito, presto mi piacerebbe fare un improbabile raffronto virtuale tra il "Grande Verderio" della metà degli Anni Novanta e l'attuale armata biancoverde...
I nostri sono quasi al completo, fatta eccezione per le assenze prestigiose di "Lampard" Lamparelli (squalificato) e Dario "The Wall" (in panchina e quasi pronto per l'attesissimo rientro). Per una buona mezz'ora i ragazzi di Mister Piseddu e del vicesceriffo Pinz riescono a dominare il match, proponendosi anche in alcune azioni pericolose. A dieci minuti dal termine della prima frazione, però, i locali approfittano di un mancato disimpegno della difesa e superano l'ottimo Claudione (voto 7+) con una girata da centro area.
La partita si è messa nel modo peggiore, perché a questo punto il quotato Civate può chiudersi nella propria metacampo e sfruttare quella che rimane la migliore retroguardia del campionato (solo 10 goal subiti finora). Il Verderio ci crede comunque e prova a cercare il pareggio. L'occasione più nitida arriva poco prima del quarantacinquesimo, con una discesa sulla destra del Furetto che culmina in un indecifrabile tiro-cross: il portiere locale è sorpreso, ma il pallone si infrange sulla traversa.
Nella ripresa l'arbitraggio comincia a lasciare seriamente a desiderare, con gli animi in campo e sugli spalti che si infiammano. A farne le spese è proprio il nostro terzino destro che - dopo essere già stato ammonito in precedenza - viene cacciato dal campo per un improperio di stampo blasfemo. C'è però spazio per un'altra palla goal fallita clamorosamente dal Mastro, che da pochi passi indirizza il suo tiro verso le montagne del Basso Lario. Poco più tardi, il direttore di gara ferma per un fuorigioco assolutamente inesistente la corsa solitaria del Maradona delle Cascine verso la porta avversaria, bloccando così sul nascere l'ultimo vero tentativo biancoverde di rimettere l'incontro sui binari giusti.
Il Civate, in superiorità numerica, approfitta in contropiede degli spazi che si vengono a creare nella nostra metacampo e riesce a dilagare nel finale: Claudione è in gran forma e si oppone molto bene a varie conclusioni dirette verso la sua porta, ma nulla può in occasione del rigore (che a regolamento sarebbe stato da ripetere) e dell'ultimo goal, arrivato nei minuti conclusivi.
Il girone di ritorno si sta rivelando più difficile del previsto, con soli tre punti raccolti in cinque giornate ed una posizione in classifica che di sicuro non rispecchia il vero valore dei giocatori schierati dal tecnico di via Roma. Il fatto che le sconfitte siano state spesso immeritate, causate più dai nostri errori (su entrambi i fronti del gioco) che dalla reale superiorità degli avversari, contribuisce a creare un clima cupo e di sconforto.
Quali possono essere, realisticamente, gli obiettivi del Verderio per questa stagione che si avvia verso il termine? Difficile dirlo con certezza, ma di sicuro la cosa migliore da fare è non mollare e fare quello che si dice spesso in questi casi: giocare ogni partita come se fosse una storia a sé, senza guardare troppo la classifica. Per questo, simbolicamente, ho deciso di rimuoverla per un po' dal suo consueto spazio qui a destra. Diamo il massimo ogni domenica, poi alla fine tireremo le somme.
La salvezza francamente non mi preoccupa ancora: con i giocatori che Mister Piseddu può schierare in campo, nonostante le assenze, mi sembrerebbe quasi offensivo aver paura della retrocessione. I play-off si sono allontanati, è vero, ma la speranza di raggiungerli non deve morire. Il bello di questa stagione, poi, è che possiamo puntare anche ad un altro obiettivo intermedio: arrivare sopra al nono posto, che rappresenta finora il massimo risultato raggiunto nella storia sociale del Verderio. A proposito, presto mi piacerebbe fare un improbabile raffronto virtuale tra il "Grande Verderio" della metà degli Anni Novanta e l'attuale armata biancoverde...
Etichette: cronache, seconda categoria
Commenti: 11
meno male, avevo paura che che per la delusione non avresti scritto nulla questa volta.
Ciao, sono il mister dell'SLDP Malgrate; concordo su ogni riga che hai scritto verso il Civate, il suo campo e il suo pubblico...
Complimenti! Non ci siamo incontrati perchè la domenica di SLDP-ASV hai clamorosamente preferito andare in montagna piuttosto che venire a Rio Torto...
Leggo ogni lunedì il blog; la cronaca della partita è veramente spettacolare sia sotto il profilo tecnico e soprattutto per le note di "colore"...
Continua così e non abbatterti per questo periodo un po' negativo..Siete una buona squadra, avrete tempo per recuperare!
S. Gregori
Ciao, ti ringrazio per i complimenti e soprattutto per le parole d'incoraggiamento rivolte alla squadra: in questo periodo di difficoltà fa piacere sentire qualche nota positiva proveniente dall'esterno.
Mi è dispiaciuto non essere a Malgrate all'andata, tra l'altro mi hanno detto che mi sono perso la nostra peggiore prestazione degli ultimi due anni... Ma questa primavera, a Verderio, vedrò di non mancare.
vedo che il civate riscuote sempre molta simpatia... un motivo ci deve pur essere e se fossi in loro ci penserei su un attimo.
Dai che è un mometaccio ma passerà.
Ma ieri eri talmente giù da scordarti il Sacro Rito del Terzo Tempo Pintupi?
Non lo sai che quando il corpo si frusta, lo spirito si aggiusta?
Ciao Presidente, ti prometto che presto tornerò al Pintupi: ieri il freddo e la sconfitta mi hanno proprio tagliato le gambe...
che postaccio civate!
Colgo l'occasione per chiedere scusa ai compagni,società e sostenitori delle mie brutte parole sentite domenica.Mi sono costate anche l'espulsione a scapito della (penso) buona prestazione,della squadra e del prossimo turno..
Dai bagai fino in fondo!
(trat)tore scrimizzi
turiddu gli uomini d'onore sono finiti ai tempi di zio totò...
u compà
Il mio pendolino vede e prevede aria di resurrezione contro il Brivio...
Allora tocchiamoci tutti insieme i coglioni!
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