Aurora Olgiate vs. ASV: 1-2
Sul prestigioso campo di Olgiate Molgora il Verderio ottiene una vittoria tanto sofferta quanto meritata, della quale ricorderemo a lungo l'epico forcing finale in inferiorità numerica con il quale i ragazzi di Mister Piseddu sono riusciti a ribaltare una partita che sembrava ormai destinata a concludersi in favore dell'Aurora.
E pensare che in tribuna stavo già cercando le parole giuste per raccontare della terza sconfitta consecutiva. Un dramma. Stavo già facendo due calcoli per capire come la classifica a cui ci saremmo trovati di fronte questa sera sarebbe stata di quelle che tolgono il sonno. Avrei raccontato delle troppe assenze - giustificate e ingiustificate - che ancora una volta hanno privato la squadra di molti dei suoi cardini, costringendo il tecnico di via Roma ad alcune scelte di emergenza. Avrei scritto di un primo tempo equilibrato in cui, ancora una volta, siamo stati fatalmente puniti dal solito errorino che ha consentito al biondo attaccante Alberto Valli (mannaggia a lui) di concludere indisturbato a rete dall'interno dell'area piccola. Avrei rimpianto la tanta sfortuna che sembra perseguitarci, con particolare riferimento ai due legni (uno per tempo) che ci hanno negato il pareggio. Avrei comunque detto grazie alla squadra che, pur con il suo solito gioco un po' affannoso e disordinato, anche oggi ce l'ha messa tutta. Questo è ciò che avrei scritto se la partita fosse finita all'ottantacinquesimo minuto o giù di lì.
Invece ora mi trovo qui a raccontare di una grande impresa che alla fine della stagione, credetemi, avrà il suo peso. Ma non è finita: l'eroe di giornata, colui il quale ha siglato entrambe le reti che ci hanno regalato i tre punti, è uno dei giocatori più discussi della gestione Piseddu: Roberto "Renegade" Amato. Questo è il calcio, in tutta la sua straordinaria imprevedibilità che lo rende il più sublime degli sport inventati dall'uomo.
Soffermiamoci allora sul quarto d'ora finale che ha deciso il match. Durante il secondo tempo il Verderio aveva gradualmente conquistato il predominio del gioco e si stava riversando sempre più disperatamente nella metacampo degli avversari alla ricerca di un pareggio che ormai sembrava pressoché irraggiungibile. L'Aurora, apparsa comunque una buona squadra, dal canto suo si limitava a difendere con le unghie e con i denti il vantaggio ottenuto già pochi minuti dopo l'avvio di gara. L'atmosfera cominciava a surriscaldarsi per via dell'atteggiamento dei locali, che facevano di tutto per far trascorrere secondi preziosi ad ogni interruzione del gioco. Qualche contestazione anche nei confronti dell'arbitro, che poco prima aveva sorvolato su un paio di interventi ruvidi nell'area di rigore olgiatese.
È in questo contesto che una cavalcata dell'Airone verso la porta avversaria viene bloccata da un difensore in modo discutibile proprio al limite dell'area, ma il direttore di gara lascia correre: le proteste veementi del nostro numero 8 gli valgono in tutta risposta un cartellino rosso forse troppo severo. Il Verderio si trova dunque in dieci contro undici con un goal da recuperare e il tempo che volge agli sgoccioli. La situazione è critica, ma dalla tribuna sale forte l'incitamento dei tifosi che non vogliono arrendersi.
La squadra risponde continuando a premere e alla fine viene incredibilmente premiata. Punizione dal lato corto alla destra del portiere di casa, della quale si incarica Jack Mengotti: cross teso verso il centro dell'area, dove Amato si libera bene e riesce a deviare il pallone con una morbida volée che supera il portiere. Splendido goal, con la tribuna che fatica a crederci: mancano più o meno cinque minuti alla fine, ma la partita è riaperta e per di più sono i nostri a vivere il loro momento migliore.
Proprio subito dopo il pareggio si verifica un singolare episodio: l'arbitro sente qualcosa - un'insulto o forse una frase blasfema - provenire dalla nostra panchina e per non sbagliare vuole cacciare dal campo Mister Piseddu. Il tecnico di via Roma, però, si difende dicendo di non aver proferito verbo. Niente da fare, qualcuno deve pagare per il misfatto! Si alza dunque il Briga, ma una sua espulsione sarebbe del tutto inopportuna trattandosi di un giocatore importante che andrebbe incontro a sicura squalifica. Tra l'ilarità generale è allora "Eugene" Rocca a chiudere definitivamente il caso sacrificandosi per il bene comune.
L'intermezzo comico non ha comunque alcun effetto sulle due squadre coinvolte nel concitato finale di gara. L'Aurora prova infatti a rialzare la testa, ma deve subito arrendersi di fronte allo slancio dei biancoverdi che - pure in inferiorità numerica - vogliono ora ottenere il massimo risultato da questa importante trasferta.
Allo scoccare del novantesimo succede l'impensabile. Amato - che prima del pareggio stava disputando la solita prestazione senza infamia e senza lode - questa volta fa tutto da solo: prende palla al limite dell'area ed evita la conclusione diretta, preferendo un rischioso dribbling sul suo marcatore, ma questa volta la scelta è vincente perché con la porta più libera può far partire un bellissimo diagonale a mezz'altezza che si infila imparabile nei pressi del palo opposto. Incredibile, la partita è vinta! Una domenica potenzialmente drammatica si è trasformata in un'impresa da ricordare, un vero e proprio toccasana per il morale della squadra. Tre punti in più per una salvezza che bisognerà conquistare domenica dopo domenica.
The Man Of The Match: non ci sono dubbi su chi sia stato a decidere l'incontro di oggi. Mi fa anche piacere assegnare questo premio ad un giocatore ancora non pienamente compreso dal sofisticato pubblico del Verderio. Perché l'affetto della "curva" biancoverde sa essere uno dei più calorosi che si possano trovare in queste categorie, ma va prima conquistato con l'umiltà, l'impegno e - soprattutto - con prestazioni decisive nei momenti decisivi: grande Ama, ti vogliamo così!
E pensare che in tribuna stavo già cercando le parole giuste per raccontare della terza sconfitta consecutiva. Un dramma. Stavo già facendo due calcoli per capire come la classifica a cui ci saremmo trovati di fronte questa sera sarebbe stata di quelle che tolgono il sonno. Avrei raccontato delle troppe assenze - giustificate e ingiustificate - che ancora una volta hanno privato la squadra di molti dei suoi cardini, costringendo il tecnico di via Roma ad alcune scelte di emergenza. Avrei scritto di un primo tempo equilibrato in cui, ancora una volta, siamo stati fatalmente puniti dal solito errorino che ha consentito al biondo attaccante Alberto Valli (mannaggia a lui) di concludere indisturbato a rete dall'interno dell'area piccola. Avrei rimpianto la tanta sfortuna che sembra perseguitarci, con particolare riferimento ai due legni (uno per tempo) che ci hanno negato il pareggio. Avrei comunque detto grazie alla squadra che, pur con il suo solito gioco un po' affannoso e disordinato, anche oggi ce l'ha messa tutta. Questo è ciò che avrei scritto se la partita fosse finita all'ottantacinquesimo minuto o giù di lì.
Invece ora mi trovo qui a raccontare di una grande impresa che alla fine della stagione, credetemi, avrà il suo peso. Ma non è finita: l'eroe di giornata, colui il quale ha siglato entrambe le reti che ci hanno regalato i tre punti, è uno dei giocatori più discussi della gestione Piseddu: Roberto "Renegade" Amato. Questo è il calcio, in tutta la sua straordinaria imprevedibilità che lo rende il più sublime degli sport inventati dall'uomo.
Soffermiamoci allora sul quarto d'ora finale che ha deciso il match. Durante il secondo tempo il Verderio aveva gradualmente conquistato il predominio del gioco e si stava riversando sempre più disperatamente nella metacampo degli avversari alla ricerca di un pareggio che ormai sembrava pressoché irraggiungibile. L'Aurora, apparsa comunque una buona squadra, dal canto suo si limitava a difendere con le unghie e con i denti il vantaggio ottenuto già pochi minuti dopo l'avvio di gara. L'atmosfera cominciava a surriscaldarsi per via dell'atteggiamento dei locali, che facevano di tutto per far trascorrere secondi preziosi ad ogni interruzione del gioco. Qualche contestazione anche nei confronti dell'arbitro, che poco prima aveva sorvolato su un paio di interventi ruvidi nell'area di rigore olgiatese.
È in questo contesto che una cavalcata dell'Airone verso la porta avversaria viene bloccata da un difensore in modo discutibile proprio al limite dell'area, ma il direttore di gara lascia correre: le proteste veementi del nostro numero 8 gli valgono in tutta risposta un cartellino rosso forse troppo severo. Il Verderio si trova dunque in dieci contro undici con un goal da recuperare e il tempo che volge agli sgoccioli. La situazione è critica, ma dalla tribuna sale forte l'incitamento dei tifosi che non vogliono arrendersi.
La squadra risponde continuando a premere e alla fine viene incredibilmente premiata. Punizione dal lato corto alla destra del portiere di casa, della quale si incarica Jack Mengotti: cross teso verso il centro dell'area, dove Amato si libera bene e riesce a deviare il pallone con una morbida volée che supera il portiere. Splendido goal, con la tribuna che fatica a crederci: mancano più o meno cinque minuti alla fine, ma la partita è riaperta e per di più sono i nostri a vivere il loro momento migliore.
Proprio subito dopo il pareggio si verifica un singolare episodio: l'arbitro sente qualcosa - un'insulto o forse una frase blasfema - provenire dalla nostra panchina e per non sbagliare vuole cacciare dal campo Mister Piseddu. Il tecnico di via Roma, però, si difende dicendo di non aver proferito verbo. Niente da fare, qualcuno deve pagare per il misfatto! Si alza dunque il Briga, ma una sua espulsione sarebbe del tutto inopportuna trattandosi di un giocatore importante che andrebbe incontro a sicura squalifica. Tra l'ilarità generale è allora "Eugene" Rocca a chiudere definitivamente il caso sacrificandosi per il bene comune.
L'intermezzo comico non ha comunque alcun effetto sulle due squadre coinvolte nel concitato finale di gara. L'Aurora prova infatti a rialzare la testa, ma deve subito arrendersi di fronte allo slancio dei biancoverdi che - pure in inferiorità numerica - vogliono ora ottenere il massimo risultato da questa importante trasferta.
Allo scoccare del novantesimo succede l'impensabile. Amato - che prima del pareggio stava disputando la solita prestazione senza infamia e senza lode - questa volta fa tutto da solo: prende palla al limite dell'area ed evita la conclusione diretta, preferendo un rischioso dribbling sul suo marcatore, ma questa volta la scelta è vincente perché con la porta più libera può far partire un bellissimo diagonale a mezz'altezza che si infila imparabile nei pressi del palo opposto. Incredibile, la partita è vinta! Una domenica potenzialmente drammatica si è trasformata in un'impresa da ricordare, un vero e proprio toccasana per il morale della squadra. Tre punti in più per una salvezza che bisognerà conquistare domenica dopo domenica.
The Man Of The Match: non ci sono dubbi su chi sia stato a decidere l'incontro di oggi. Mi fa anche piacere assegnare questo premio ad un giocatore ancora non pienamente compreso dal sofisticato pubblico del Verderio. Perché l'affetto della "curva" biancoverde sa essere uno dei più calorosi che si possano trovare in queste categorie, ma va prima conquistato con l'umiltà, l'impegno e - soprattutto - con prestazioni decisive nei momenti decisivi: grande Ama, ti vogliamo così!
Etichette: cronache, seconda categoria
Commenti: 13
sono kontenta ke ci siamo svegliati...ora abbiamo un motivo in + x correre no???
grandi ragazzi..a domenika...vickt
di sicuro dovrà correre il tuo moroso, adesso che la macchina non la può più toccare... scherzo briga!!!
forza verderio avanti così!!!
grande eugene!
bastardi....in compenso dopo un anno di bicicletta,magari riuscirò a rinviare oltre la metacampo...
grande ama!!!
B
Ama mi raccomando domani agli allenamenti porta un bel piatto di fritto misto....
eto'o-ama!!!
Splendido post Marcello!
Grandi ragazzi ora ci vuole più continuità!
ps "..il più sublime degli sport inventati dall'uomo."
maaaahhhhhhhh..
williAM
Mi correggo: il più sublime degli sport inventati dall'uomo insieme al suo nobilissimo fratello, il rugby.
xò ragazzi...io al pensiero di domenika..scusate il francesismo..ma mi kago addosso..
ci troveremo peluso???
AIUTO
vicky
Per chi all'andata non c'era:
http://www.youtube.com/watch?v=pZKBJtis3iE
(Asternersi chierichetti e deboli di cuore)
OH MY GOD. :-o
Noooooo!!!! Peluso l'arbitro schifuso, noooooo!!!
Comunque credo che (dopo quello che è successo e se hanno un briciolo di intelligenza) se ne guarderanno bene dal mandare lui!
Forza Verderio!!!
OH MY GOLD!!
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