ASV vs. Barzago: 3-1

Contro un avversario di tale spessore, Mister Piseddu avrebbe certamente voluto schierare la sua miglior formazione, ma le circostanze odierne gli sono più che mai ostili. La voglia di protagonismo che una settimana fa ha colpito l'arbitro Peluso è infatti costata carissima al Verderio, che si presenta a questo importante impegno decimato dalle squalifiche: sono ben cinque i titolari sottratti dal giudice sportivo al tecnico di via Roma (Frigerio, Mapelli, Ripamonti, Fabio Brambilla e Scubla), ai quali si aggiungono altri quattro giocatori indisponibili per guai fisici più o meno gravi.

Inevitabile, dunque, il ricorso ad un undici iniziale assolutamente inedito nel quale non mancano alcuni spunti di grande fascino: l'esordio stagionale di Pixie a centrocampo, ad esempio, oppure lo spostamento al centro della difesa del capitano Jack Mengotti; ma a farla da padrone è senza dubbio il ritorno tra i pali di Claudione, un gradito regalo del destino a tutti i nostalgici dell'eroica promozione in Seconda Categoria. Mai avremmo pensato di vedere in campo lo storico portierone alla settima giornata di andata, ma la squalifica del Briga e il contemporaneo infortunio cervicale di Luca Crippa hanno gettato le basi per questo imprevedibile momento di "amarcord".
Ad ogni modo, è ovvio che in una situazione di così grave emergenza i pronostici della vigilia siano tutti favorevoli al Barzago e che di certo servirebbe una grandissima impresa per non soccombere alla quotata formazione ospite. Il Verderio, però, è una squadra speciale che a volte riesce a sorprenderti andando oltre qualsiasi aspettativa: quando un pareggio sarebbe stato più che sufficiente per passare una buona serata, ecco arrivare una delle vittorie più insperate e forse più belle di questi anni.
La cronaca del match è semplice, ma allo stesso tempo sublime. La prima frazione è come ce l'aspettavamo, con il Verderio che subisce l'iniziativa degli ospiti e mette sul piatto una grande dose di umiltà per non vacillare di fronte al veloce pacchetto offensivo del Barzago. Al termine dei primi quarantacinque minuti saranno tre le palle goal capitate sui piedi degli attaccanti in maglia gialloblù, ma in tutti i casi la sfera è prontamente respinta da un Claudione sicurissimo nonostante la lunga assenza dalle partite ufficiali. Si va negli spogliatoi con un meritato 0 a 0 che soddisfa il pubblico locale, speranzoso di riuscire a mantenere questo risultato fino al novantesimo e dunque portare a casa un punticino che - a conti fatti - ci sembrava il massimo risultato auspicabile.
Non potevamo immaginare che di lì a poco i nostri avversari avrebbero sentito sulla loro pelle l'incommensurabile durezza del legno norvegese. Non una, non due, ma per ben tre volte la difesa ospite verrà punita dal numero undici Mattia "Norwegian Wood" Colombo, autore di un secondo tempo semplicemente strepitoso: è lui a decidere il match e a consegnare di fatto la partita al Verderio, trasformando in oro tutti i palloni che gli vengono serviti.
La prima rete arriva dopo pochi istanti dall'inizio della ripresa, quando il biondo attaccante riceve il pallone sulla trequarti di destra. Si gira a modo suo, quindi supera di forza il difensore che vanamente cercava di fermarne l'impeto. Poi via a spron battuto verso la porta avversaria e, appena dentro l'area, ecco la conclusione a rete che si infila in diagonale dove il portiere non può arrivare.
Il Verderio sta vincendo e non ce lo aspettavamo, ma così è anche più bello. La festa è grande sugli spalti, ma alla fine della partita manca ancora un'eternità e a questo punto si teme una reazione veemente da parte del Barzago. Gli ospiti effettivamente provano a risollevarsi, ma si infrangono contro la nostra difesa forse un po' improvvisata, ma solida. Gli uomini di Mister Piseddu, rincuorati dal vantaggio, vivono invece il loro momento migliore e acquisicono per alcuni minuti il controllo della partita. In queste condizioni, non passa molto tempo ed ecco arrivare il raddoppio: il pallone arriva nei pressi del dischetto, dove "Renegade" Amato lo controlla e serve un ottimo assist sulla destra per "Norwegian Wood", il quale dal limite dell'area piccola lascia partire un altro diagonale che vale il 2 a 0 per i nostri colori. A questo punto cominciamo a credere seriamente in una vittoria sulla quale - devo dirlo onestamente - alla vigilia non avrei scommesso un soldo.
Siamo giunti circa al quarto d'ora della ripresa e la partita - assolutamente gradevole per tutti i novanta minuti - vive ora i suoi momenti più emozionanti. Il Barzago è sotto di due goal e deve spingersi in avanti, con i nostri che provano a chiudersi e a rendersi pericolosi in contropiede. L'avversario dimostra però di essere un'ottima squadra e gradualmente si avvicina sempre di più alla nostra area di rigore, finché intorno al settantesimo trova il varco giusto per superare in velocità la nostra retroguardia e battere a rete: 2 a 1, ci sarà da soffrire ancora.
E si soffre, si soffre di brutto perché gli ospiti sono rinvigoriti dalla rete che li ha riportati in partita e ora premono in modo sempre più pericoloso. A meno di un quarto d'ora dalla fine arriva quello che nel cinema e in letteratura è il "climax": il culmine della narrazione, il punto di svolta che porta la trama alla sua conclusione definitiva. Jack Mengotti perde palla in un contrasto sulla linea mediana e consente ai gialloblù di lanciarsi in un due contro due da incubo. Pochi secondi che da fuori sembrano durare una vita. L'azione ordita dai veloci attaccanti ospiti è da manuale, con un assist che dalla destra taglia tutta la difesa per raggiungere il numero dieci, il quale si ritrova da solo a non più di dieci metri dalla porta. Panico in tribuna, mentre Claudione rimane in piedi a difendere da solo il vantaggio. Il centravanti ha tutto il tempo per controllare il pallone e per calciare, ma angola troppo e incredibilmente la sfera finisce di pochissimo a lato del palo sulla sinistra del nostro portiere.
Il Barzago cede di schianto, con molti giocatori che al termine dell'azione si stendono a terra come rassegnati a soccombere. In questi casi, la più famosa delle leggi non scritte del calcio arriva tanto puntuale quanto impietosa: goal sbagliato, goal subìto. Sarà nuovamente "Norwegian Wood" a mettere la parola fine su questa bella partita siglando la sua personale tripletta con il terzo diagonale vincente, questa volta eseguito con il piede sinistro.
Nei minuti finali, con mirabile orgoglio gli ospiti provano ancora a premere, ma non accade più nulla di rilevante fino al triplice fischio del direttore di gara. A proposito, è d'obbligo segnalare la buona performance offerta oggi dall'arbitro: dopo quello a cui siamo stati sottoposti domenica scorsa, è rincuorante vedere un giudice sereno, autorevole, mai sopra le righe. Complimenti anche al Barzago, autore di una bella prestazione che lo conferma certamente tra le migliori squadre viste finora in questo campionato: per loro un po' di sfortuna, ma il Verderio meritava questi tre punti per l'umiltà e la combattività messe in campo in un momento certamente difficile.

Con questa grande impresa, i biancoverdi tornano a volare alto in classifica e si avvicinano con un ritrovato morale all'impegnativa trasferta di Molteno. Un appello ai tifosi e ai giocatori che per un motivo o per l'altro non potranno essere della partita: seguiamo in massa la squadra su un campo difficile!

The Man Of The Match: quando un attaccante segna tre goal che valgono una vittoria prestigiosa, a chi altro può andare la palma di migliore in campo? Inutile cincischiare: oggi celebriamo il fragoroso secondo tempo di Mattia Colombo (voto 8,5). Citazione di merito anche per Claudione (voto 8): assolutamente decisivo in più di un'occasione, è lui in assoluto il miglior giocatore nella prima frazione. Non si aspettava più di essere schierato da titolare, ma si è sempre allenato con continuità: oggi la sorte lo ha chiamato in causa in una partita di primissimo piano e lui ha risposto nel modo migliore, facendosi trovare pronto e offrendo una prestazione maiuscola che ha dato sicurezza a tutta la squadra.
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