Il Verderio trova la vendetta perfetta nel derby contro la Carnatese, che ci aveva battuti per 3 a 1 nella
partita di andata del 14 settembre 2009: vittoria in rimonta, sorpasso in classifica e conseguente emersione dalla zona calda dei play-out. Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano? Ma anche no!

Una partita dalle grandissime emozioni in cui però il ritorno per la prima volta da avversario del grande "ex" Lele Burbello sulle zolle del "Don Paolo" viene parzialmente oscurato da una sorpresona dell'ultimo minuto: ad arbitrare il match c'è lui, "The Cop" Peluso! E allora, tribuna piena e tutti pronti a bruciarsi subito il proprio bonus annuale di bestemmie...
I biancoverdi sono come al solito in emergenza in tutti i reparti: tra infortunati, acciaccati e squalificati si riesce a malapena a mettere insieme l'undici titolare, mentre in panchina Mister Piseddu sembra essere il più in forma di tutti. Del resto accanto a me nel settore della tribuna dedicato ai facinorosi ci sono il Tudi, il Furetto e il Brambo: a fare da terzino di sinistra ecco dunque il Mastro, in una retroguardia completata dalla collaudatissima coppia centrale Ripamonti-Oggioni e da Darione "The Wall" Colombo nell'ormai consueto ruolo di terzino destro. Dietro di loro c'è solo il Briga, che si regalerà una partita da incorniciare con almeno quattro interventi decisivi.

A centrocampo un gigantesco Jack Mengotti trova una grande prestazione che funge da esempio illuminanate per i giovani che lo affiancano lungo la fascia mediana, Luca Carozzi e Johnny Cogliati: è in questa zona del campo che il Verderio sarà a lunghi tratti superiore agli ospiti e si guadagnerà con merito i tre punti in palio. Più avanti sulla sinistra c'è il Reda, che schierato in extremis e con pochi allenamenti alle spalle riesce comunque a dare il suo contributo; dall'altra parte, stesso discorso per Max Brambilla che nell'uno contro uno si conferma un giocatore temibilissimo in grado di portarsi spesso sulla linea di fondo e far partire verso il centro dell'area palloni da brivido per la difesa avversaria. Il terminale offensivo è il bomber Frank Di Siena: pronti-via e per poco "Pizza Boy" non trova subito un'incredibile rete in sforbiciata su mischia d'angolo...

Il primo tempo è piacevole e molto equilibrato, con frequenti ribaltamenti di fronte ed occasioni da una parte e dall'altra. Il Briga è protagonista in un doppio intervento con il quale respinge dapprima un tiro insidioso indirizzato sul secondo palo e poi, rialzatosi in un millesimo, blocca da mezzo metro la ribattuta a colpo sicuro di un attaccante ospite. Dall'altra parte si arriva spesso vicini al goal, ma come al solito manca la precisione per poter concretizzare. Si va al riposo sullo 0 a 0 dopo un bel primo tempo, ma non è niente rispetto a quanto potremo vedere nella ripresa.
Dopo l'intervallo niente cambi per noi, mentre nelle fila avversarie fa il suo ingresso il temibile Marco Bergamo. Il Verderio, però, è tornato in campo con un piglio vincente e comincia subito a mettere alle corde la Carnatese, che si limita ad agire in contropiede nelle poche azioni in cui riesce ad oltrepassare la metacampo. Le occasioni più ghiotte capitano infatti nell'area di rigore ospite e portano spesso la firma di Frank Di Siena: è in questo contesto che Peluso non vede due rigori a nostro favore apparsi netti.

Ma quando la rete del vantaggio sembra ormai nell'aria, ecco arrivare beffardo il goal dell'ex: dopo uno sfortunato rinvio del Briga, Lele Burbello trova un rimpallo di lusso nel contrasto con "The Wall" e conclude a rete con un bel destro angolato sul quale il numero 1 biancoverde non può nulla. Il Carnate è davanti, mentre l'esultanza sopra le righe dell'
ei fu Maradona delle Cascine fa storcere il naso a molti: il suo goal del resto potrebbe essere ancora una volta decisivo per le sorti del match, ma gli Dei del Calcio hanno altri piani...

I nostri, infatti, si scrollano in fretta di dosso il gelo dell'immeritato svantaggio e premono subito alla ricerca del pareggio. Arrivano altre occasioni e la partita è bellissima. Ad un certo punto, "Frankie Boy" Di Siena cade in area e l'arbitro ci concede un rigore che dalla tribuna non sembrava esserci, ma che compensa in un certo senso i due non visti in precedenza. Le proteste vibranti della squadra ospite scatenano il raptus di Peluso, che in pochi secondi espelle un giocatore e un accompagnatore della Carnatese e distribuisce un po' di ammonizioni.

Il capitano Jack Mengotti intanto è pronto da mezz'ora sul dischetto, fermo e impassibile nonostante il clima gelido (ma solo a livello meteorologico): è lui ad incaricarsi di questo rigore importantissimo, è lui a trasformarlo con grande freddezza e a siglare il momentaneo pareggio. Delirio in tribuna, con la partita che in superiorità numerica volge nuovamente a nostro favore quando mancano più o meno quindici minuti alla fine.
E il Verderio non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione di completare la rimonta, che arriva nel modo più incredibile. Mister Piseddu subito dopo lo svantaggio aveva giocato con lungimiranza la carta Chris "Coin" Moneta e il giovane attaccante lo ripaga nel modo migliore con un goal pesantissimo che vale la partita: dopo una fuga solitaria sulla fascia sinistra supera di potenza i difensori che lo contrastavano e fa partire una conclusione violenta che si infila sul primo palo in modo quasi inspiegabile, tanto che dalla tribuna ci vuole qualche istante per realizzare che la palla è entrata ed esplodere nel conseguente delirio collettivo. Che goal!
Ma non è finita: la Carnatese in dieci uomini preme nei minuti finali e nel lungo recupero per trovare il pareggio. Peluso concede due o tre calci di punizione da posizione favorevolissima per i piedi di Bergamo e Burbello, ma "Nureyev" Briga vola e para di tutto! Finisce 2 a 1 per noi: una vittoria meritata per quanto visto in campo, anche se gli avversari grideranno allo scandalo per quel rigore che forse non c'era, dimenticando che prima non ne erano stati fischiati altri due. Commenti aperti.
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