ASV vs. Robbiate Calcio: 3-0
Con un secco ed inequivocabile 3 a 0 - frutto di un'eccellente prestazione collettiva - il Verderio è riuscito nell'impresa di regalare ai suoi tifosi la gioia estasiante del trionfo nella madre di tutte le partite: il derby contro gli arcirivali del Robbiate. Arrivati al "Don Paolo" per giocarsi le ultime speranze di raggiungere i play-off, i biancorossi sono stati rispediti a casa dopo novanta minuti in cui il risultato finale non è mai stato in discussione.
L'incontro era ovviamente sentitissimo da entrambe le tifoserie, accorse in gran numero al "Don Paolo": per limitare i fondati timori di tafferugli, prima del match i giocatori hanno cercato di stemperare la tensione dei presenti facendosi fotografare in atteggiamenti distensivi ed inclini al pacifismo.
Verso le 14.20 cominciano ad arrivare alla spicciolata i componenti delle due squadre. Tutti si dichiarano tranquilli, ma è chiaro che nessuno dei presenti ignora il valore del match: fondamentale per la classifica, ma ricco come sempre di connotati extrasportivi che lo investono di un'aura quasi metafisica. Il Tudi, ad esempio, sa di essere al centro dei riflettori: è il "grande ex" del Robbiate e soprattutto era stato costretto da una squalifica ad assitere dalla tribuna alla gara di andata, che finì 2 a 1 per i nostri avversari.
Intanto Mister Piseddu ed il vicesceriffo Pinz, dopo aver partecipato come ospiti d'onore al generoso banchetto propiziatorio a base di suino, cominciano a ragionare seriamente sugli undici giocatori da schierare dall'inizio. La rosa dei disponibili è praticamente al completo: se si fa eccezione per gli infortunati di lungo corso, l'unica assenza di rilievo è quella del Brambo (squalificato). Il tecnico di via Roma ha comunque le idee ben chiare sulla formazione che scenderà in campo e non resta altro da fare che mettere tutto nero su bianco nella distinta da consegnare al direttore di gara.
Da segnalare che l'allenatore sardo-verderese, quando ancora non si era del tutto ripreso dalle abbondanti libagioni, in un impeto di spavalderia ci aveva confidato che con i suoi uomini finalmente al completo non nutriva dubbi sull'esito dell'incontro. I fatti gli daranno ancora una volta ragione.
Alle 15.30, con le tribune gremite e l'attesa ormai al limite, l'incontro ha inizio. Il Verderio parte subito all'attacco, sostenuto a gran voce dal suo pubblico. Le azioni offensive arrivano da ogni fronte: a destra, dove Max imperversa con la sua velocità; a sinistra, dove la coppia verticale formata dal Tudi e dal Maradona delle Cascine (per lui una clamorosa traversa al ventesimo) mette spesso in affanno la difesa avversaria; dall'asse centrale, dove un Jack Mengotti in grande spolvero è assoluto padrone della scena. Il terminale conclusivo è Galdo-Scubla, che rientra dopo una squalifica e subito va a ricoprire il suo ruolo tradizionale di ariete dell'attacco.
Gli sforzi dei giocatori in maglia biancoverde vengono finalmente premiati verso la mezz'ora, peraltro in modo piuttosto rocambolesco: un lancio lungo dalla tre quarti finisce nella mischia a centro area; non si sa cosa succede, né se qualcuno abbia toccato effettivamente il pallone, ma ciò che conta è che la sfera finisce inesorabilmente in rete. In tribuna è il delirio, con il goal che viene assegnato al Tudi per acclamazione.
Il Robbiate prova a pareggiare, ma la nostra difesa è come un muro di granito: alla fine del match i tiri in porta degli ospiti si conteranno sulle dita di una mano e in tutte le occasioni, comunque, SuperAtta(k) non si fa cogliere impreparato. Verso il quarantesimo, invece, arriva il goal del nostro 2 a 0: si tratta dell'ennesimo centro del Maradona delle Cascine, che supera con la consueta classe il suo marcatore di origine scandinava e trafigge il portiere con l'ormai celebre sinistro.
Si va al riposo con la partita che ormai è incanalata sui binari giusti. Al rientro, però, il Robbiate ha un sussulto d'orgoglio che gli vale una decina di minuti di supremazia territoriale. I biancorossi arrivano a sfiorare il goal in un paio di occasioni: nella prima siamo aiutati dalla fortuna, con un tiro da fuori area che si stampa sul palo alla destra di SuperAtta(k); nella seconda è il nostro portiere a regalare un miracolo, deviando sopra la traversa una bella punizione. Il Verderio, però, non corre altri rischi e controlla benissimo il vantaggio, arrivando a più riprese vicino al terzo goal.
Dopo il settantesimo, ormai rassegnati, i nostri avversari cominciano a dare segni di squilibrio e a lamentarsi nei confronti dell'arbitro: arrivano così due espulsioni, ma la partita ormai volge verso il termine. Prima del fischio finale, Mister Piseddu può permettersi di pensare già alla prossima trasferta di Merone e decide quindi di concedere la meritata ovazione ad alcuni beniamini della curva.
La girandola di cambi favorisce il Bimbo, che al novantesimo riesce a mettere anche la sua firma in questa grande vittoria: bellissimo il suo diagonale che fissa il risultato sul definitivo e perentorio 3 a 0. Non resta altro da fare che comunicare la buona notizia al Villa, trattenuto in Vaticano: i festeggiamenti cominciano subito dopo.
La vittoria nel derby ha saziato la squadra e i tifosi, che adesso sentono di avere la pancia piena quasi quanto Mister Piseddu e il vicesceriffo Pinz al termine della grigliata mattutina. Dulcis in fundo, con le mancate vittorie del Barzago e dell'OSGB Merate, arriva anche il secondo posto solitario in classifica: il San Giorgio sembra essere ormai irraggiungibile, ma bisogna fare di tutto per conservare la piazza d'onore e tutti i vantaggi che comporta in ottica play-off.
The Man Of The Match: dopo un rapido consulto con i massimi esponenti della curva biancoverde, è stato deciso che l'ambito premio di miglior giocatore del derby deve essere equamente diviso tra Jack Mengotti e Dario Colombo (voto 8,5 per entrambi). Il primo ha dominato il centrocampo per novanta minuti, regalando frequenti preziosismi e concedendo almeno un paio di raffinatezze proprio sotto la tribuna, infiammando il suo pubblico. Il secondo ha disputato una partita eccezionale, impedendo al centravanti robbiatese di intraprendere qualsiasi iniziativa offensiva, frustrandone l'animo e innervosendone le movenze. Ad ogni modo, anche il resto della squadra ha saputo affrontare il derby con il piglio giusto, regalando una grande domenica a tutti i tifosi e scrivendo un altro capitolo nella gloriosa storia sociale dell'ASV.
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Commenti: 1
E comunque il migliore è stato Joo che nonostante fosse della squadra avversaria è arrivato con largo anticipo per unirsi ai festosi festanti festeggiamenti della sottoscritta e del Pres del Pintupi.
Ad ogni modo... grande Verderio!
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