Virtus Calco vs. ASV: 2-2
Ieri sera il recupero della seconda giornata del girone di ritorno (posticipata a causa degli scontri di Catania dello scorso 2 febbraio) ha aggiunto alla classifica del Verderio un solo misero punticino, ottenuto con il pareggio per 2 a 2 contro la Virtus Calco. Si sapeva che la trasferta al "Don Masanti" sarebbe stata molto delicata, a dispetto della bassissima posizione in classifica della compagine locale; tuttavia, dopo l'incoraggiante prova di carattere offerta contro il Bulciago, i tifosi erano già pronti a festeggiare un'altra brillante vittoria. Ma veniamo ai fatti...
Il calcio d'inizio di questo turno infrasettimanale è fissato per le 20:30: l'orario è inusuale e anche piuttosto scomodo, ma i tifosi biancoverdi accorrono comunque in gran numero per incitare i valorosi uomini di Mister Piseddu. L'atmosfera che si respira sugli spalti è quella tipica dei match in notturna, a metà strada tra una finale di Champions League e una serata al torneo di Porto d'Adda. Il terreno di gioco è come ce lo aspettavamo: gli spazi sono angusti, il manto erboso è brullo e ricco di imprevedibili insidie.
Il Verderio non riesce ad ambientarsi e in più deve fare i conti con le ben note assenze di lusso, alle quali si è aggiunta nell'occasione quella di Clod (per lui si tratta solo di un intempestivo viaggio in Liguria). La Virtus Calco, comunque, è una squadra priva di individualità di rilievo: sebbene si trovi evidentemente a suo agio sul proprio terreno, spesso commette delle ingenuità che ne giustificano la bassa posizione in graduatoria. Un esempio è l'amnesia difensiva che dopo cinque minuti consente al Verderio di portarsi in vantaggio: su calcio d'angolo dalla sinistra del portiere, la palla arriva sul secondo palo, dove Galdo-Scubla è lasciato incredibilmente solo e può mettere in rete semplicemente chinando il capo e senza nemmeno saltare.
Dopo l'immediato vantaggio, in tribuna ci si rilassa e si scherza: il trionfo è già dato per scontato. Invece la Virtus comincia un forcing che costringe il Verderio a difendersi sempre più strenuamente: l'episodio più eclatante è una bella punizione da lontano che viene respinta solo grazie ad un volo miracoloso di SuperAtta(k). Alla fine, però, il goal del pareggio arriva puntuale. Come accadde domenica scorsa in occasione della seconda rete del Bulciago, è ancora una rimessa laterale dalla zona della bandierina a farci capitolare: la palla arriva fino nell'area piccola, dove in mischia viene spedita al di là della linea di porta. Si capisce subito che l'1 a 1 accontenta pienamente i locali in maglia gialloblù, che già nei minuti finali del primo tempo cominciano a sfruttare qualsiasi occasione per perdere secondi preziosi.
Di certo non potevano immaginare cosa sarebbe successo all'inizio della ripresa: in una velleitaria azione lungo l'out di destra, un giocatore della Virtus riesce ad effettuare un blando tiro-cross, apparentemente senza alcuna pretesa. Il nostro portiere è sulla traiettoria e afferra il pallone nei pressi del palo alla sua sinistra, ma girandosi perde per un attimo il controllo della sfera che cade oltre la linea: i giocatori avversari alzano le braccia al cielo, l'arbitro convalida e in tribuna cala il silenzio.
La reazione del Verderio è scomposta e disordinata, con la fretta ed il campo infido che sono causa di molti passaggi sbagliati: il Calco non corre grosse difficoltà e riesce ad amministrare il vantaggio senza particolari problemi, costruendo addirittura una serie di scorribande in contropiede che in più occasioni fanno temere il peggio. A venti minuti dalla fine, però, ecco la potenziale svolta: l'arbitro, che fino a questo punto ha mantenuto un atteggiamento abbastanza sfavorevole nei nostri confronti, ci concede un dubbio calcio di rigore per fallo in area su Balini. Il Bimbo stesso si incarica di calciare il penalty: tutte le speranze si affidano al suo piede destro, finora sempre molto freddo nei momenti decisivi. Questa volta, invece, è proprio lui a tradire le attese e a spedirci nello sconforto più cupo: la palla finisce alta sopra la traversa.
A questo punto la squadra è allo sbando e in un paio di occasioni si rischia addirittura il tracollo, mentre il Calco perde tempo in modo sempre più scandaloso. Ma le brigate biancoverdi, che per tutta la partita hanno sostenuto a gran voce la squadra, in pieno recupero vengono ripagate con il dolcissimo goal del pareggio: in uno degli ultimi assalti utili, la palla finisce in una mischia furibonda al centro dell'area avversaria, dove il Brambo riesce a mettere in rete nel tripudio generale.
Alla fine, così, il Verderio salva la faccia. Rimane un grande rammarico per non essere riusciti a sopravanzare una squadra visibilmente molto inferiore alla nostra (per la cronaca: all'andata finì 6 a 1). Un peccato, anche perché questo recupero vedeva i rivali impegnati in una serie di scontri diretti.
Adesso ci fermiamo per Pasqua, ma poi ci aspetta il finale di stagione più infuocato di sempre: tutti dovranno dare il massimo e conquistare sul campo il sogno della promozione! Vedremo chi si ricoprirà di gloria...
Il calcio d'inizio di questo turno infrasettimanale è fissato per le 20:30: l'orario è inusuale e anche piuttosto scomodo, ma i tifosi biancoverdi accorrono comunque in gran numero per incitare i valorosi uomini di Mister Piseddu. L'atmosfera che si respira sugli spalti è quella tipica dei match in notturna, a metà strada tra una finale di Champions League e una serata al torneo di Porto d'Adda. Il terreno di gioco è come ce lo aspettavamo: gli spazi sono angusti, il manto erboso è brullo e ricco di imprevedibili insidie.
Il Verderio non riesce ad ambientarsi e in più deve fare i conti con le ben note assenze di lusso, alle quali si è aggiunta nell'occasione quella di Clod (per lui si tratta solo di un intempestivo viaggio in Liguria). La Virtus Calco, comunque, è una squadra priva di individualità di rilievo: sebbene si trovi evidentemente a suo agio sul proprio terreno, spesso commette delle ingenuità che ne giustificano la bassa posizione in graduatoria. Un esempio è l'amnesia difensiva che dopo cinque minuti consente al Verderio di portarsi in vantaggio: su calcio d'angolo dalla sinistra del portiere, la palla arriva sul secondo palo, dove Galdo-Scubla è lasciato incredibilmente solo e può mettere in rete semplicemente chinando il capo e senza nemmeno saltare.
Dopo l'immediato vantaggio, in tribuna ci si rilassa e si scherza: il trionfo è già dato per scontato. Invece la Virtus comincia un forcing che costringe il Verderio a difendersi sempre più strenuamente: l'episodio più eclatante è una bella punizione da lontano che viene respinta solo grazie ad un volo miracoloso di SuperAtta(k). Alla fine, però, il goal del pareggio arriva puntuale. Come accadde domenica scorsa in occasione della seconda rete del Bulciago, è ancora una rimessa laterale dalla zona della bandierina a farci capitolare: la palla arriva fino nell'area piccola, dove in mischia viene spedita al di là della linea di porta. Si capisce subito che l'1 a 1 accontenta pienamente i locali in maglia gialloblù, che già nei minuti finali del primo tempo cominciano a sfruttare qualsiasi occasione per perdere secondi preziosi.
Di certo non potevano immaginare cosa sarebbe successo all'inizio della ripresa: in una velleitaria azione lungo l'out di destra, un giocatore della Virtus riesce ad effettuare un blando tiro-cross, apparentemente senza alcuna pretesa. Il nostro portiere è sulla traiettoria e afferra il pallone nei pressi del palo alla sua sinistra, ma girandosi perde per un attimo il controllo della sfera che cade oltre la linea: i giocatori avversari alzano le braccia al cielo, l'arbitro convalida e in tribuna cala il silenzio.
La reazione del Verderio è scomposta e disordinata, con la fretta ed il campo infido che sono causa di molti passaggi sbagliati: il Calco non corre grosse difficoltà e riesce ad amministrare il vantaggio senza particolari problemi, costruendo addirittura una serie di scorribande in contropiede che in più occasioni fanno temere il peggio. A venti minuti dalla fine, però, ecco la potenziale svolta: l'arbitro, che fino a questo punto ha mantenuto un atteggiamento abbastanza sfavorevole nei nostri confronti, ci concede un dubbio calcio di rigore per fallo in area su Balini. Il Bimbo stesso si incarica di calciare il penalty: tutte le speranze si affidano al suo piede destro, finora sempre molto freddo nei momenti decisivi. Questa volta, invece, è proprio lui a tradire le attese e a spedirci nello sconforto più cupo: la palla finisce alta sopra la traversa.
A questo punto la squadra è allo sbando e in un paio di occasioni si rischia addirittura il tracollo, mentre il Calco perde tempo in modo sempre più scandaloso. Ma le brigate biancoverdi, che per tutta la partita hanno sostenuto a gran voce la squadra, in pieno recupero vengono ripagate con il dolcissimo goal del pareggio: in uno degli ultimi assalti utili, la palla finisce in una mischia furibonda al centro dell'area avversaria, dove il Brambo riesce a mettere in rete nel tripudio generale.
Alla fine, così, il Verderio salva la faccia. Rimane un grande rammarico per non essere riusciti a sopravanzare una squadra visibilmente molto inferiore alla nostra (per la cronaca: all'andata finì 6 a 1). Un peccato, anche perché questo recupero vedeva i rivali impegnati in una serie di scontri diretti.
Adesso ci fermiamo per Pasqua, ma poi ci aspetta il finale di stagione più infuocato di sempre: tutti dovranno dare il massimo e conquistare sul campo il sogno della promozione! Vedremo chi si ricoprirà di gloria...
Etichette: campionato, cronache, terza categoria
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