Nell'insidiosa trasferta di Osnago, il Verderio trova un'importantissima vittoria scacciacrisi che pone fine ad un digiuno di punti durato per ben tre settimane: l'ultimo risultato utile in campionato risaliva infatti alla
vittoria per 3 a 1 contro il Barzago del 26 ottobre, ragion per cui in questa domenica di metà novembre era d'obbligo smuovere la nostra classifica per non essere risucchiati nelle pericolose zone basse occupate da Robbiate e Carnatese (a proposito: un saluto al Cobra!).
Missione compiuta: i biancoverdi di Mister Piseddu si confermano una vera e propria "bestia nera" per i padroni di casa dell'Audace, che contro di noi negli ultimi tre anni hanno raccolto solo brucianti sconfitte (doveroso ricordare, in particolare, quella del
27 maggio 2007). Va comunque detto che - escludendo quell'epica finale dei play-off - la vittoria di oggi è stata probabilmente la più sofferta: la compagine locale ha lottato con le unghie e con i denti per non soccombere e in alcuni frangenti dell'incontro è apparsa superiore al Verderio, che pur essendosi mostrato in netta ripresa non è ancora tornato al livello dei giorni migliori.

Dopo le ultime disastrose prestazioni contro Molteno e Carnatese, Mister Piseddu opta per qualche piccola rivoluzione nell'undici iniziale e soprattutto nella linea difensiva: in campo dall'inizio c'è il giovane Giacomo Delle Donne sulla destra, mentre Roby Ripamonti viene inizialmente schierato nell'inedita posizione di terzino sinistro; la coppia centrale è formata da Simo "The Kid" e dall'immancabile uomo di marmo Andrea Mapelli. Nella fascia mediana - insieme al celebre duo Mengotti-Lamparelli - fanno capolino il Banchiere di Dio e "Man On The Moon" Reda dietro le punte, ovvero l'Airone e Norwegian Wood. Per quest'ultimo, che ha cominciato la sua leggenda tra le fila del CPO giocando proprio su questo campo, il match di oggi rappresenta di fatto un vero derby.
Tra i pali c'è come sempre il Briga, al secolo Marco Frigerio: dopo la performance "un po' così" offerta contro la Carnatese, nella quale ha avuto qualche responsabilità su entrambi i goal avversari, il numero 1 biancoverde è chiamato ad una risposta convincente che lo riconfermi il miglior portiere della categoria alla vigilia del suo ventitreesimo compleanno. La sua partita in realtà comincia con qualche difficoltà, come del resto avviene anche per i suoi compagni, ma con il passare dei minuti riesce a superare l'ansia da prestazione tanto da risultare determinante per la vittoria con un intervento plastico nel concitatissimo finale. Ma andiamo con ordine...
La partita inizia malissimo per il Verderio, che getta i suoi tifosi nel più cupo sconforto impiegando circa sette minuti per capire di essere ad Osnago per giocare a calcio. In questo breve lasso di tempo, infatti, i padroni di casa arrivano vicinissimi al goal in almeno tre occasioni e va detto che - dopo nemmeno centoventi secondi - si vedono annullare per fuorigioco la rete del vantaggio. Per fortuna i nostri riescono a scuotersi dal torpore che li aveva avvolti e al primo affondo si portano inaspettatamente sull'1 a 0 grazie a Jack Mengotti, il quale conclude a rete dall'interno dell'area di rigore e non lascia scampo al portiere.
A questo punto, con entrambe le squadre in campo, il match risulta più equilibrato anche se l'Audace preme con vigore alla ricerca del pareggio. L'1 a 1 arriva puntuale verso il ventesimo, con un calcio di punizione dal limite che scavalca la barriera e sorprende il Briga. I padroni di casa vivono ora il loro momento migliore e potrebbero facilmente completare la rimonta se non fosse per l'imperizia dei propri attaccanti, che si mangiano letteralmente un paio di goal già fatti.
Anche i nostri, però, dall'altra parte del campo arrivano vicini al raddoppio e nel finale della prima frazione lo trovano: il 2 a 1 reca la firma nobile dell'Airone, che batte il portiere locale con un colpo di testa. Il Verderio va dunque al riposo con il risultato fermo in suo favore, una piacevole sensazione che sembrava mancarci da una vita.
Al rientro in campo, i nostri sembrano avere la situazione in pugno e controllano bene il vantaggio tenendo il baricentro del gioco nella metacampo avversaria. Per il Verderio è il momento migliore, che si concretizza verso il sessantesimo con la bellissima rete del 3 a 1 ad opera "Norwegian Wood" Colombo: assistito da un sublime colpo di tacco volante del Reda, il biondo attaccante riceve palla nei pressi del dischetto e senza farle toccare il terreno la gira sul secondo palo, là dove il portiere non può arrvivare.
Grande esultanza in tribuna, ma la partita non è ancora finita: a venti minuti dal termine, l'espulsione discutibile di Jack Mengotti (doppia ammonizione) ridà vigore ad un'Audace ormai prossima alla rassegnazione. La nostra retroguardia, pur con qualche affanno, regge bene all'impeto dei padroni di casa che però riescono a trovare il goal del 3 a 2 a pochi minuti dallo scadere. Comincia così un finale al cardiopalma, con i gialloblù osnaghesi che con lodevole determinazione si riversano completamente nella nostra metacampo (portiere incluso) alla ricerca del pareggio. L'arbitro ci mette del suo, concedendo un recupero di quasi otto minuti che da fuori sembrano non finire mai...
Alla fine arriva comunque il triplice fischio che consegna i tre punti ai ragazzi di Mister Piseddu, che dal baratro in cui erano sprofondati tornano in un attimo a rivedere il treno dei play-off. Ora serve ritrovare continuità nei risultati e nelle prestazioni, mantenendo per tutti i novanta minuti la concentrazione e la qualità che oggi si sono viste solo a tratti. La strada intrapresa sembra essere comunque quella giusta per sognare un campionato ricco di soddisfazioni.
The Man Of The Match: per celebrare il ritorno alla vittoria, la palma di milgiore in campo viene equamente divisa in tre per dare il giusto risalto ai giocatori che più si sono distinti nella lotta di oggi. Il primo è l'uomo di marmo Andrea Mapelli, che al centro della nostra difesa ha tenuto a freno i forti attaccanti locali ed in particolare il temibile numero 10 in maglia gialloblù; a centrocampo, invece, ottima prova per il Banchiere di Dio (segnalato dal Tudi in persona!) e per il Reda, che con grande abnegazione e spirito di sacrificio ha lottato fino allo stremo sulla fascia sinistra.
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