
In un tipico paradosso calcistico, il più brutto Verderio visto finora in questa stagione ha ottenuto il primo punticino del suo campionato, smuovendo dunque una classifica che dopo tre giornate avrebbe cominciato a creare qualche seria perplessità all'interno dell'entourage biancoverde. Il pareggio a reti inviolate ottenuto sul sintetico di Ronco Briantino è figlio di un match povero di emozioni, anche se va detto che il risultato finale sta più stretto ai padroni di casa: a loro favore ci sono un paio di occasioni da goal e soprattutto una bellissima parata del nostro portiere Luca Crippa, che intorno all'ottantesimo ha neutralizzato in tuffo un potente e ben indirizzato tiro da fuori area già pronto a condannarci alla terza sconfitta consecutiva.
Mister Piseddu ha dovuto rinunciare per questa breve trasferta ad alcuni giocatori importanti come Dario "The Wall" Colombo (ancora alle prese con un dolore al tallone rimediato sulla prateria di Carnate) e Chris Moneta (tenuto a riposo precauzionale in panchina per un fastidio muscolare). Anche "Frankie Boy" Di Siena non è al meglio e viene lasciato inizialmente ai box: entrerà nel finale, peraltro senza riuscire ad incidere sulle sorti dell'incontro.

Il reparto offensivo titolare è dunque rivoluzionato per due terzi rispetto a quanto visto nelle partite precedenti, con l'avanzamento di "Man On The Moon" Redaelli e l'innesto a sopresa di Mark Lenders, che proprio contro la Nuova Ronchese realizzò due anni orsono uno dei goal più belli che si ricordino a memoria d'uomo in queste categorie (un epico "Tiro della Tigre" da 40 metri).

Da segnalare la prensenza tra le fila avversarie dell'indimenticato "Lampard" Lamparelli, dentro dall'inizio a lottare contro i suoi ex compagni di reparto del centrocampo biancoverde. Nel finale si rivede anche Roberto Amato, passato pure lui a vestire la violacea casacca "griffata" X-Cape della Nuova Ronchese. Nessuno dei due riuscirà per fortuna a giocare un brutto scherzo a Mister Piseddu.

Pochissimi spunti di cronaca soprattutto nella prima frazione, dominata da un noioso equilibrio che ha impedito particolari sortite offensive da entrambe le parti. A cinque minuti dall'intervallo il Tudi è costretto ad uscire per una sospetta contrattura del quadricipite, lasciando il posto a Filippo Mastroianni.
La prestazione della nostra retroguardia è stata tutto sommato positiva, pur con qualche disattenzione di troppo sui lunghi rinvii di Mancini che in almeno tre occasioni ci hanno messo in difficoltà, costringendoci in qualche occasione a ricorrere all'ultima risorsa del fallo (è arrivata così, a dieci minuti dalla fine, la doppia ammonizione di Stefano Oggioni).
Del resto durante la ripresa i padroni di casa avevano gradualmente preso possesso delle redini del gioco, concedendo ben poco alla nostra iniziativa e spostando il baricentro del match nella nostra metacampo pur senza rendersi eccessivamente pericolosi.

Preoccupa un po' la scarsa vena realizzativa dell'attacco biancoverde: autore finora di una sola rete in campionato, viene condannato dalle statisitiche che mostrano inequivocabilmente come nessun'altra squadra del girone abbia segnato così poco. Ma le qualità ci sono e si vedono, occorre solo un po' di tempo per ricreare le giuste alchimie in un reparto che durante l'estate ha visto la partenza di ben tre giocatori.

Intanto il Reda si conferma sempre più protagonista indiscusso dell'angolo del gossip. Possiamo parlare di flirt? Aspettiamo le dichiarazioni ufficiali del diretto interessato, che in quanto tesserato ha il dovere di riferire al più presto alla stampa specializzata.
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