ASV vs. Brongio: 2-1
"Frankie Boy" Di Siena, Jack Mengotti e il Briga: al Verderio è servita una grande giornata di alcuni dei suoi uomini migliori per aver ragione dell'ostico Brongio in un inedito e decisivo scontro diretto casalingo che, con la vittoria, ci ha permesso di lasciare alle spalle l'ultima posizione in classifica. I tre punti rappresentano vero e proprio ossigeno nei polmoni per i biancoverdi, che possono ora affrontare con maggiore serenità la sfida "impossibile" contro la corazzata Inverigo, prevista fra sette giorni sul sintetico di Giussano. Ma gli ospiti sono stati duri a morire, dimostrando ancora una volta la stranezza di questo campionato in cui le squadre che lottano per la salvezza riescono spesso ad esprimere un gioco migliore rispetto a quelle che militano nella metà alta della classifica. E così, immersa in un cielo grigio e punta da un freddo invernale, la partita è stata piacevole e tutt'altro che priva di emozioni.
Mister Piseddu - squalificato per due giornate dopo l'espulsione rimediata a Bulciago e convalescente dopo un intervento al ginocchio che (parole sue) potrebbe rimetterlo in condizione di giocare - rispetto alla sconfitta esterna di sette giorni fa recupera molti giocatori e può finalmente avvicinarsi alla sua formazione tipo: il Briga tra i pali; difesa a quattro con Dario Colombo e Tore Scrimizzi ad agire esternamente alla coppia centrale Ripamonti-Oggioni, interamente classe 1989; a centrocampo il capitano Jack Mengotti fa da tutor per i fortissimi giovani Luca Carozzi e Johnny Cogliati, con Pippo Mastroianni in posizione molto avanzata a macinare chilometri sulla destra; davanti ci sono Frank Di Siena e l'Airone a fare da ariete.
In avvio, però, sono gli ospiti a partire con il piede sull'acceleratore, con i nostri che restano inizialmente un po' storditi dai bagordi del sabato sera e subiscono l'inziativa avversaria, fortunatamente senza capitolare. Il Brongio dei primi 20 minuti ricorda infatti il Verderio visto spesso in questa stagione: si porta facilmente in area di rigore con azioni anche ben congegnate, ma nel momento decisivo non riesce mai a trovare la rete del vantaggio anche perché trova sulla sua strada un Briga in versione saracinesca umana: sono almeno tre gli interventi decisivi del numero 1 biancoverde, che sembra non aver risentito di una vigilia del match alquanto tormentata, in cui tra l'altro è stato avvistato in stato confusionale mentre alle 4 del mattino vagava in pigiama e ciabatte nei dintorni di Trezzo sull'Adda...
Il Verderio, invece, si dimostra cinico al punto giusto: uscito indenne dall'iniziale forcing avversario, alla prima vera occasione colpisce nel segno. E lo fa in grande stile, con "Frankie Boy" Di Siena che estrae dal cilindro un goal capolavoro: ricevuta palla sulla tre quarti di campo, la controlla rapidamente e sfugge in velocità a tre difensori prima di battere a rete di forza con il portiere in uscita.
Il Brongio accusa il colpo, consapevole dell'importanza di questa partita. E allora i nostri avanzano il proprio baricentro e trovano così un paio di punizioni da posizione ideale per il destro nobile di Jack Mengotti: al secondo tentativo il capitano non sbaglia e infila magistralmente la sfera sotto l'incrocio dei pali alla sinistra dell'estremo difensore ospite.
Si va al riposo sul 2 a 0 e con il morale alle stelle. Durante l'intervallo, Mister Piseddu tiene alta la concentrazione dei suoi uomini con la tradizionale arringa da bordocampo. Nella ripresa non succede granché per il primo quarto d'ora, ma poi il Brongio prende il sopravvento nel tentativo di riaprire l'incontro e ci chiude nella nostra metacampo. Il Verderio si difende con ordine, anche ricevendo qualche cartellino giallo ben speso. Il risultato rimane dunque stabile a nostro favore, ma ci attende il solito finale "thrilling"...
A dieci minuti scarsi dalla fine, infatti, il Mastro riceve la seconda ammonizione che pone fine anzitempo alla sua prestazione di grande generosità sulla fascia destra. Spinto ancora di più dalla superiorità numerica, il Brongio preme ancora fino a trovare la rete del 2 a 1 nel corso del primo dei quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro. Si teme il peggio, ma in realtà non succede più nulla: i tre punti sono nostri, ora avanti così.
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