ASV vs. Pagnano: 0-0
Quello di oggi contro il Pagnano è stato un vero scontro diretto di alta classifica, contro una squadra che nello scorso campionato militava in Seconda Categoria e che quest'anno non ha mai fatto mistero di volerci tornare al più presto. Da quello che ho visto e sentito, però, questo nostro primo pareggio a reti inviolate non rende giustizia alla partita disputata dagli uomini di Mister Piseddu, che a più riprese avrebbero meritato la rete decisiva per la vittoria.
Come controprova, non serve citare i due goal - probabilmente validi - che sono stati annullati dall'ennesimo arbitro in preda a smanie di protagonismo. Non serve ricordare le parate dell'ottimo portiere avversario, come ad esempio quella quasi miracolosa in occasione della punizione di Jack Mengotti. Non serve neanche spiegare che nell'ultima mezz'ora - con gli ospiti in dieci uomini - il Verderio ha esercitato una pressione costante e continuativa nella metacampo del Pagnano, costringendone spesso i difensori a ricorrere al fallo o al rinvio affannoso, nella vana speranza di metterci in difficoltà con qualche azione di contropiede.
È stato sufficiente, invece, dare un'occhiata alle due squadre una volta terminata la gara: gli avversari erano tutto sommato soddisfatti per aver strappato un punticino dalle zolle ormai un po' spiluccate dello stadio "Don Paolo", mentre i nostri sono usciti dal recinto degli spogliatoi con un po' di amaro in bocca per non essere riusciti ad ottenere un risultato che mettesse nero su bianco la loro superiorità.
Ma intendiamoci: in un'ottica puramente utilitaristica il pareggio di oggi non è assolutamente da buttare, specialmente dando un'occhiata alla classifica. La partita, poi, non è stata comunque di quelle a senso unico: come era prevedibile, il Pagnano si è rivelato un degno avversario e in questi casi nel calcio non si sa mai come può andare a finire (ad esempio se la loro punizione all'ultimo minuto fosse finita dentro, sai che brutta serata...).
Il vero peccato è l'ammonizione del Tudi, che a questo punto dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) saltare il suo personale derby contro gli arcinemici del Robbiate. Del resto, se quella di oggi contro il Pagnano si è rivelata una battaglia puramente sportiva, domenica prossima ci aspetta una sfida che da anni ha assunto risvolti extracalcistici... Ma in campo state tranquilli: il Verderio è in salute e se si gioca al 100% non ci sarà storia.
The man of the match: ancora una volta mi concedo una doppia segnalazione che deriva da quanto ho visto nell'ultima mezz'ora di gioco. Quindi premierei Molgora (voto 7,5) per le continue e pericolosissime escursioni sulla fascia destra, ma anche il Capitano (voto 7,5) per la prestazione da vero gladiatore del centrocampo, sempre pronto a lottare su ogni pallone. Questo è lo spirito giusto!
Come controprova, non serve citare i due goal - probabilmente validi - che sono stati annullati dall'ennesimo arbitro in preda a smanie di protagonismo. Non serve ricordare le parate dell'ottimo portiere avversario, come ad esempio quella quasi miracolosa in occasione della punizione di Jack Mengotti. Non serve neanche spiegare che nell'ultima mezz'ora - con gli ospiti in dieci uomini - il Verderio ha esercitato una pressione costante e continuativa nella metacampo del Pagnano, costringendone spesso i difensori a ricorrere al fallo o al rinvio affannoso, nella vana speranza di metterci in difficoltà con qualche azione di contropiede.
È stato sufficiente, invece, dare un'occhiata alle due squadre una volta terminata la gara: gli avversari erano tutto sommato soddisfatti per aver strappato un punticino dalle zolle ormai un po' spiluccate dello stadio "Don Paolo", mentre i nostri sono usciti dal recinto degli spogliatoi con un po' di amaro in bocca per non essere riusciti ad ottenere un risultato che mettesse nero su bianco la loro superiorità.
Ma intendiamoci: in un'ottica puramente utilitaristica il pareggio di oggi non è assolutamente da buttare, specialmente dando un'occhiata alla classifica. La partita, poi, non è stata comunque di quelle a senso unico: come era prevedibile, il Pagnano si è rivelato un degno avversario e in questi casi nel calcio non si sa mai come può andare a finire (ad esempio se la loro punizione all'ultimo minuto fosse finita dentro, sai che brutta serata...).
Il vero peccato è l'ammonizione del Tudi, che a questo punto dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) saltare il suo personale derby contro gli arcinemici del Robbiate. Del resto, se quella di oggi contro il Pagnano si è rivelata una battaglia puramente sportiva, domenica prossima ci aspetta una sfida che da anni ha assunto risvolti extracalcistici... Ma in campo state tranquilli: il Verderio è in salute e se si gioca al 100% non ci sarà storia.
The man of the match: ancora una volta mi concedo una doppia segnalazione che deriva da quanto ho visto nell'ultima mezz'ora di gioco. Quindi premierei Molgora (voto 7,5) per le continue e pericolosissime escursioni sulla fascia destra, ma anche il Capitano (voto 7,5) per la prestazione da vero gladiatore del centrocampo, sempre pronto a lottare su ogni pallone. Questo è lo spirito giusto!
Etichette: campionato, cronache, terza categoria
Commenti: 4
L'unico vero mistero cui non ho dato ancora una risposta: come è possibile che Kakà-Gabri sia sempre infortunato pur avendo in casa il famoso Dr. Aus (come era noto negli ambienti socialisti)?
Bella questa... Certo che il nickname "Aus" risale veramente alla notte dei tempi, almeno ai primi anni Novanta. Non ricordo nemmeno chi sia stato ad inventarlo.
Per la precisione il nickname "Aus" nasce negli anni '40, quando il giovane e belloccio Adelio passava i suoi venerdì sera a ballare nelle balere con crocerossine tedesche; pare che in Germania non fosse molto gradito ai mariti delle crocerossine, da cui il motto "Raus Aus" che andava di moda e che divenne il marchio di un birrificio di Amburgo; pare inoltre che dalle musiche ballate dall'Adelio nacque la musica Aus. Uno storiografo.
La storia non si discute, deve essere andata di sicuro così. Incredibile come la musica nata dalle movenze del bell'Adelio sia diventata oggi una fonte di sballo per il figlio, durante le folli nottate che precedono le domeniche di campionato. E poi si ritrova con un ginocchio gonfio e non sa perché...
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