ASV vs. ARS Rovagnate: 2-1
Per la più importante partita di tutto il campionato la squadra si presenta con due assenze fondamentali: quella del Maradona delle Cascine in campo (problemi al ginocchio per lui) e quella del giornalista sportivo ufficiale Marcello Brivio, costretto quest'ultimo all'assenza da cause di forza maggiore, ma preoccupatosi di trovare un quantomeno sufficiente sostituto per non lasciare che la partita cadesse nell'oblio.
Tale inviato, a sua volta, ha ritenuto necessario avvalersi di un valido collaboratore.
Ma veniamo subito all'importante notizia del giorno: il Verderio conquista dunque l'aritmetica qualificazione ai play off. Se sarà secondo o terzo in classifica verrà deciso solo dagli scontri incrociati dell'ultima giornata ma poco importa, tutto l'ambiente è pronto a lottare e battere ogni avversario si presenterà su qualsiavoglia campo.
La partita inizia con un Verderio deciso e convinto di dover vincere a tutti i costi, mettendo subito in cassaforte un goal che porta la firma del Galdo. Purtroppo all'inviato speciale è bastato arrivare a 10 minuti dal fischio d'inizio per perderselo.
Subito dopo la rete del vantaggio la squadra perde un po' di mordente, finalizza poco e spreca un sacco di gioco prediligendo lanci lunghi dalla trequarti. Questo anche a causa del campo, al solito insidioso e traditore, sul quale è complicato costruire in sicurezza azioni elaborate.
Buono ad ogni modo il possesso palla, il Verderio mantiene predominio territoriale e lascia ben poco spazio agli avversari i quali si fanno sentire soltanto con una traversa colpita su calcio di punizione dal limite dell'area.
Il primo tempo si conclude quindi senza particolari sussulti e permette ai ragazzi di andare al riposo in vantaggio.
Il secondo tempo vede l'ingresso dal primo minuto di Abram al posto del Passo, mentre nel corso della seconda frazione faranno la loro comparsa in campo anche il Bimbo (22”) al posto di Max e Panzeri al posto di Riky a pochi minuti dal fischio finale.
Per il Rovagnate degno di nota l'ingresso del migliore in campo della squadra avversaria: Vallino. Con lui nel secondo tempo l'attacco acquista velocità e si rende più pericoloso, al contrario di quanto s'era visto nel primo.
Anche il Verderio nel secondo tempo acquista più pericolosità lasciandosi alle spalle le difficoltà precedenti, ma nonostante questo rimane poco concreto e spreca un sacco di occasioni più che appetibili; fra queste ne ricordiamo una colossale del Galdo, presentatosi solissimo davanti al portiere avversario, ma incerto nella conclusione che si trasforma in un incredibile e comodo passaggio per l'estremo difensore avversario.
(Complimenti alla fotografa che ha catturato l'essenza del gesto tecnico.)
La partita sembra stagnare, il fantasma di Merone (quello del pareggio) inizia ad affacciarsi minaccioso ed il nervosismo in breve sale a livelli spropositati.
Tudino sbraita un po' a chiunque facendo sentire il proprio carisma, in senso purtroppo negativo, su tutta la difesa; Jack, nonostante crei molto gioco, non riesce a dare quel qualcosa in più che permetta il goal ed in un impeto di irritazione si mette a prendere a sberloni il campo; mister Piseddu dal canto suo urla talmente forte che anche i tifosi sulle tribune si sentono sgridati dal coach.
L'arbitro inizia a temere per la propria incolumità, trema visibilmente e si pensa che abbia provato a contattare la madre di nascosto per farsi venire a prendere al termine della gara.
Quando ormai sembrava che la partita si dovesse trascinare lentamente fino al 45°, il Bimbo prende in mano la situazione in un momento di defaillance del Rovagnate; sfrutta una punizione battuta rapidamente dal furbo Jack e segna un meraviglioso goal di rapina, evitando anche l'uscita kamikaze del porteire; tale goal, detto anche "Goal d'ignoranza" per l'ignoranza della squadra avversaria nel non aver saputo tenere sotto controllo la situazione, permette di chiudere la partita anche perché il cronometro segna ormai il 43° minuto di gioco. Col Verderio non bisogna mai abbassare la guardia, questa è la morale di campo odierna.
Purtroppo però nemmeno col Rovagnate bisogna abbassare troppo la guardia, tant'è che a pochissima distanza dal secondo goal del Bimbo accorcia le distanze siglando il 2 a 1 su un discusso (inesistente?) calcio di rigore.
La partita terminerà con questo risultato e con l'arbitro che piangente e tremante si avvicina a mister Piseddu cercando forse conforto, forse un bodyguard o forse le indicazioni per ritrovare la madre smarrita nel tragitto da casa al campo dell'ASV.
Il dopopartita è all'insegna di un terzo tempo quasi rugbystico, giocatori di entrambe le squadre dimenticano la tensione del campo e si concedono una birra in promiscuità.
Anche il mister, liberatosi definitivamente picchiando la panchina, appare più rilassato e si concede di buon grado ad una foto con l'addetta stampa.
The Man Of The Match: il Brambo (7+) si aggiudica il titolo per questa partita per la costante presenza in mezzo al campo ed il lavoro incessante che l'ha visto recuperare miglialia di palloni soprattutto nel 1° tempo, e la capacità di cucire il gioco anche nella ripresa nonostante lo spostamente in zona più avanzata della posizione di gioco. Solita menzione anche al buon Jack Mengotti (7) che ci ha abituati ad un buon livello di qualità di gioco, anche se nel primo tempo l'abbiamo visto un po' troppo opaco. Pollice in su anche per il Pillo (7) che s'è dedicato al "lavoro sporco", sacrificandosi per il buon gioco di tutta la squadra.
Con questo ho terminato, per l'ultima di campionato tornerà il cronista ufficiale con la sua penna graffiante ed avvincente ed una giustezza di narrazione che alla sottoscritta un po' manca, scadendo nella prolissità.
Da bordo campo è tutto, alla prossima partita.
Tale inviato, a sua volta, ha ritenuto necessario avvalersi di un valido collaboratore.
Ma veniamo subito all'importante notizia del giorno: il Verderio conquista dunque l'aritmetica qualificazione ai play off. Se sarà secondo o terzo in classifica verrà deciso solo dagli scontri incrociati dell'ultima giornata ma poco importa, tutto l'ambiente è pronto a lottare e battere ogni avversario si presenterà su qualsiavoglia campo.
La partita inizia con un Verderio deciso e convinto di dover vincere a tutti i costi, mettendo subito in cassaforte un goal che porta la firma del Galdo. Purtroppo all'inviato speciale è bastato arrivare a 10 minuti dal fischio d'inizio per perderselo.
Subito dopo la rete del vantaggio la squadra perde un po' di mordente, finalizza poco e spreca un sacco di gioco prediligendo lanci lunghi dalla trequarti. Questo anche a causa del campo, al solito insidioso e traditore, sul quale è complicato costruire in sicurezza azioni elaborate.
Buono ad ogni modo il possesso palla, il Verderio mantiene predominio territoriale e lascia ben poco spazio agli avversari i quali si fanno sentire soltanto con una traversa colpita su calcio di punizione dal limite dell'area.
Il primo tempo si conclude quindi senza particolari sussulti e permette ai ragazzi di andare al riposo in vantaggio.
Il secondo tempo vede l'ingresso dal primo minuto di Abram al posto del Passo, mentre nel corso della seconda frazione faranno la loro comparsa in campo anche il Bimbo (22”) al posto di Max e Panzeri al posto di Riky a pochi minuti dal fischio finale.
Per il Rovagnate degno di nota l'ingresso del migliore in campo della squadra avversaria: Vallino. Con lui nel secondo tempo l'attacco acquista velocità e si rende più pericoloso, al contrario di quanto s'era visto nel primo.
Anche il Verderio nel secondo tempo acquista più pericolosità lasciandosi alle spalle le difficoltà precedenti, ma nonostante questo rimane poco concreto e spreca un sacco di occasioni più che appetibili; fra queste ne ricordiamo una colossale del Galdo, presentatosi solissimo davanti al portiere avversario, ma incerto nella conclusione che si trasforma in un incredibile e comodo passaggio per l'estremo difensore avversario.
(Complimenti alla fotografa che ha catturato l'essenza del gesto tecnico.)
La partita sembra stagnare, il fantasma di Merone (quello del pareggio) inizia ad affacciarsi minaccioso ed il nervosismo in breve sale a livelli spropositati.
Tudino sbraita un po' a chiunque facendo sentire il proprio carisma, in senso purtroppo negativo, su tutta la difesa; Jack, nonostante crei molto gioco, non riesce a dare quel qualcosa in più che permetta il goal ed in un impeto di irritazione si mette a prendere a sberloni il campo; mister Piseddu dal canto suo urla talmente forte che anche i tifosi sulle tribune si sentono sgridati dal coach.
L'arbitro inizia a temere per la propria incolumità, trema visibilmente e si pensa che abbia provato a contattare la madre di nascosto per farsi venire a prendere al termine della gara.
Quando ormai sembrava che la partita si dovesse trascinare lentamente fino al 45°, il Bimbo prende in mano la situazione in un momento di defaillance del Rovagnate; sfrutta una punizione battuta rapidamente dal furbo Jack e segna un meraviglioso goal di rapina, evitando anche l'uscita kamikaze del porteire; tale goal, detto anche "Goal d'ignoranza" per l'ignoranza della squadra avversaria nel non aver saputo tenere sotto controllo la situazione, permette di chiudere la partita anche perché il cronometro segna ormai il 43° minuto di gioco. Col Verderio non bisogna mai abbassare la guardia, questa è la morale di campo odierna.
Purtroppo però nemmeno col Rovagnate bisogna abbassare troppo la guardia, tant'è che a pochissima distanza dal secondo goal del Bimbo accorcia le distanze siglando il 2 a 1 su un discusso (inesistente?) calcio di rigore.
La partita terminerà con questo risultato e con l'arbitro che piangente e tremante si avvicina a mister Piseddu cercando forse conforto, forse un bodyguard o forse le indicazioni per ritrovare la madre smarrita nel tragitto da casa al campo dell'ASV.
Il dopopartita è all'insegna di un terzo tempo quasi rugbystico, giocatori di entrambe le squadre dimenticano la tensione del campo e si concedono una birra in promiscuità.
Anche il mister, liberatosi definitivamente picchiando la panchina, appare più rilassato e si concede di buon grado ad una foto con l'addetta stampa.
The Man Of The Match: il Brambo (7+) si aggiudica il titolo per questa partita per la costante presenza in mezzo al campo ed il lavoro incessante che l'ha visto recuperare miglialia di palloni soprattutto nel 1° tempo, e la capacità di cucire il gioco anche nella ripresa nonostante lo spostamente in zona più avanzata della posizione di gioco. Solita menzione anche al buon Jack Mengotti (7) che ci ha abituati ad un buon livello di qualità di gioco, anche se nel primo tempo l'abbiamo visto un po' troppo opaco. Pollice in su anche per il Pillo (7) che s'è dedicato al "lavoro sporco", sacrificandosi per il buon gioco di tutta la squadra.
Con questo ho terminato, per l'ultima di campionato tornerà il cronista ufficiale con la sua penna graffiante ed avvincente ed una giustezza di narrazione che alla sottoscritta un po' manca, scadendo nella prolissità.
Da bordo campo è tutto, alla prossima partita.
Etichette: campionato, cronache, terza categoria
Commenti: 2
Almeno questi voti sono equilibrati!!
Un lavoro egregio, sono appena tornato e con piacere vedo che la mia mancanza è stata eccellentemente sopperita. Un grazie a Serena e un caloroso applauso alla squadra che ha raggiunto l'ambito traguardo dei play-off: adesso centriamo subito il secondo posto e poi la Seconda Categoria!!!
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