Analisi della sconfitta

Ieri non avevo voglia di scrivere, non mi diverte quando perdiamo, mi sembra un compitino. Però, a freddo, una veloce analisi della partita è doverosa. Cominciamo dal fatto che il risultato è mendace, nel senso che i due goal finali del Molteno sono arrivati quando la squadra era ormai alla frutta dopo una partita giocata ancora una volta con grande cuore ed enorme spirito di sacrificio. Diciamo che il pareggio ce lo saremmo ampiamente meritati e con un po' di fortuna in più sarebbe certamente arrivato (vedi video sopra).

Dopo la partita Mister Piseddu si è soffermato al Pintupi per dare la sua visione di quanto era appena accaduto in campo: sono d'accordo con tutto quello che ha detto e spero che lo ripeterà domani alla squadra prima degli allenamenti.

L'assenza di Dario si è fatta sentire solo a tratti, dietro non ho visto grossi errori: il problema è che in quei pochi casi siamo stati sempre puniti dalla bravura e dalla fortuna di uno dei migliori attacchi del campionato.

Chiaramente il climax della partita è stato l'espulsione di Lampard, dopo mezz'ora scarsa dall'inizio. Il fallo non è stato assolutamente cattivo né in alcun modo pericoloso, ma il rosso ci stava: è stato brutto da vedere, diciamo volgare. Questo tipo di intervento, però, è solo l'esempio più eclatante di un atteggiamento che purtroppo abbiamo sempre avuto e che si può ragionevolmente sintetizzare come mancanza di malizia.

Malizia vuol dire disturbare l'avversario appena entro il limite del regolamento oppure, quando si oltrepassa quel limite, farlo senza essere visti. Malizia vuol dire saper subire i falli, cadere, stare per terra quando serve. Malizia vuol dire protestare in modo composto, chiedere tutela dai calci degli avversari. Malizia vuol dire evitare di parlare o urlare continuamente in campo come degli indemoniati, irritando l'arbitro e prendendo magari dei cartellini che alla fine pesano sempre.

Io non ho mai visto una squadra che subisce tanti calci e maltrattamenti come noi. Quasi tutti i marcatori del Lele avrebbero dovuto essere espulsi nel giro dei novanta minuti, e domenica non è stata un'eccezione (ma l'ammonizione è arrivata solo alla fine, tra l'altro dopo un'entrata di quelle che il tipo non potrà neanche fare la comunione a Natale). Non è sempre colpa dell'arbitro.

Impariamo dalle squadre che pur valendo la metà di noi ci stanno davanti in classifica perché sanno queste cose. Loro sono più esperte, noi siamo appena arrivati: prendiamo spunto da queste battute d'arresto facendo tesoro degli errori per tornare a vincere.

Su una cosa sola, infatti, non sono d'accordo con Mister Piseddu. Però non la scrivo, perché tanto se lo conosco un po' sono sicuro che non la dirà mai alla squadra.