Robbiate Calcio vs. ASV: 2-1
«[...] il Verderio è in salute e se si gioca al 100% non ci sarà storia.»Così avevo concluso la cronaca dell'incontro con il Pagnano di domenica scorsa, mettendo in chiaro che la gara di oggi ci avrebbe visti senz'altro favoriti nonostante le importanti assenze con cui ha dovuto fare i conti Mister Piseddu. Purtroppo il Verderio non ha saputo mettere in campo tutto il suo potenziale e alla fine è successo quello che non doveva succedere: abbiamo perso il derby contro il Robbiate.
Inutile sottolineare come questa partita abbia da sempre un valore quasi metafisico, che va ben oltre la sua ovvia utilità ai fini della classifica. E questo è un discorso che vale per tutto l'ambiente ASV, dalla squadra ai tifosi: per trovare un episodio simbolico di sicuro impatto, basta citare la gara di ritorno dello scorso campionato, nella quale concedemmo agli odiati biancorossi di evitare la sconfitta (l'incontro finì 1 a 1). In molti ricorderanno come sia stata proprio una brutta prestazione in quella partita a causare l'irreparabile strappo tra le brigate biancoverdi e il difensore centrale Mussolini, detto "il Duce": per lui il terreno di Robbiate si trasformò in una sorta di Piazzale Loreto e da allora non se ne ebbero più notizie...
È stata la consapevolezza dell'importanza di questo derby a spingere Mister Piseddu e il Vicesceriffo Pinz ad un estremo sacrificio per il bene della squadra. Venerdì sera, proprio mentre erano in corso i festeggiamenti per il 31° anniversario della nascita del Vicesceriffo, la salute psicofisica dei tesserati era messa in serio pericolo da una malaugurata idea di Jack Mengotti: l'ultimo acquisto del Verderio è caduto nel subdolo tranello di un parente friulano, di sicuro al soldo del Vate e dei suoi. Il piano era tanto semplice quanto diabolico: in una delle innocue bottiglie di vino preposte ad accompagnare il celebre salame di Casa Burbello era stata nascosta una speciale grappa dalla gradazione alcolica letale per l'uomo. Inimmaginabile il disastro che sarebbe potuto accadere se il micidiale liquido fosse stato ingerito da qualcuno dei calciatori, e proprio nella serata di antivigilia del match... Per fortuna la coppia di tecnici ha subito fiutato (in tutti i sensi) il pericolo e, per evitare guai, ha deciso di annullarlo nel modo più sicuro: bevendolo fino all'ultima goccia. Verso le 2.30 la portata dell'impresa è stata chiara: nonostante il loro fisico avesse già dato prova in passato di resistere a simili maltrattamenti, i due hanno evidenziato i sintomi di un'iniziale perdita delle facoltà mentali; è certo che l'essere umano comune, se sottoposto ad una simile bevanda, sarebbe di sicuro rimasto dilaniato (per usare una metafora cara a Mister Piseddu).
Questo gesto eroico, però, non è bastato ad evitare al Verderio una cocente sconfitta. Ma non mi soffermerò troppo a criticare la nostra partita, a valutare le prestazioni dei singoli, a sottolineare gli errori e le occasioni fallite: la squadra ha capito di essere mancata sul piano del carattere, cominciando a giocare sul serio quando ormai era troppo tardi. E poi l'amarezza che ho letto sui volti dei giocatori e di tutto l'entourage mi suggerisce di non andare oltre nell'analisi di ciò che non è stato fatto e che si poteva fare, ma di soffermarmi piuttosto sugli aspetti positivi: bisogna ritrovare subito la serenità in vista degli ultimi tre impegni del girone di andata, che dobbiamo assolutamente concludere nel migliore dei modi.
E allora vediamo cosa c'è di buono. Innanzi tutto va detto che il Robbiate - a parte i due goal - non ha fatto vedere granché: la partita è stata per larga parte dominata dal Verderio ed è stata solo la sfortuna a negarci il meritato pareggio, che di sicuro non avrebbe scandalizzato nessuno (personalmente ritengo che anche una nostra vittoria non sarebbe stata fuori luogo, almeno per quello che ho visto in campo).
Seconda cosa: la sconfitta odierna è figlia anche delle grandi assenze, prima fra tutte quella del Tudi: avrei pagato di tasca mia per vederlo in campo oggi, di certo sarebbe stata un'altra partita. Invece è stato costretto a soffrire in tribuna e ad incitare i compagni che cercavano vanamente di rimettere in sesto la gara. Lo stesso vale per Kakà-Gabri: se Mister Piseddu avesse potuto portarlo almeno in panchina, di sicuro sarebbe stato utilissimo come alternativa ad un Bimbo-Balini che ancora non riesce a ritrovare la forma di qualche settimana fa.
Terza e ultima cosa: la sconfitta di oggi è grave, ma soltanto perché perdere un derby non piace a nessuno. Le ripercussioni sulla classifica, infatti, sono state incredibilmente limitate, complici le prestazioni deludenti delle nostre principali concorrenti per la zona promozione: il San Giorgio ha pareggiato contro il Monticello, il Pagnano addirittura con il Bulciago... Alla fine siamo sempre lì, a due punti dalla vetta: un nostro ipotetico pareggio non avrebbe cambiato granché. E pensare che chi ha sentito in anteprima questa mia analisi mi ha risposto: «Sì, però adesso anche il Robbiate è arrivato nella zona calda, a lottare per i play-off». Mi sbaglierò, ma sinceramente i nostri avversari di oggi non mi sembrano degni di essere inclusi nel novero delle nostre contendenti dirette: sono altre le squadre da cui dobbiamo guardarci...
Quello che mi è dispiaciuto sul serio, invece, è stato l'infortunio del giovane Molgora, che in queste ultime partite si è sempre distinto come uno dei migliori giocatori della nostra compagine. Speriamo che possa recuperare in fretta e che possa subito ritrovare la condizione eccellente di questo periodo.
The Man Of The Match: anche oggi una duplice segnalazione, per di più a due persone che portano lo stesso nome. Il primo è Sabo (voto 7), in arte Davide Sala, che si è esibito in una serie di interventi tempestivi che più volte hanno bloccato i tentativi di contropiede del Robbiate. Il secondo è Davide Perego (voto 10), mitico guardalinee: espulso da un arbitro tristemente noto, ha fatto ricorso a tutte le sue energie per raggiungere al più presto gli spogliatoi e consentire una rapida ripresa del giuoco.
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