Audace Osnago vs. ASV: 0-3
Vincere o morire. Doveva essere questo il leit motiv di una domenica che vedeva il Verderio impegnato in un difficile scontro diretto contro l'Audace di Osnago, mentre tutte le principali rivali si trovavano ad affrontare avversarie di secondo piano e sembravano avere già in tasca i canonici tre punti in palio per la vittoria. Ma il giuoco del calcio, si sa, a volte può essere davvero imprevedibile e sorprendente. E se pensi che sia solo retorica, allora continua a leggere...
Ad Osnago, in un tiepido e soleggiato pomeriggio invernale, per assistere all'incontro clou di questa quarta giornata del girone di ritorno siamo costretti ad acquistare un biglietto d'ingresso dal costo di ben cinque euro: un record per la Terza Categoria, soprattutto tenendo conto del fatto che le infrastrutture locali non giustificano assolutamente una simile spesa (tribune basse e scomode, niente a che vedere con le fastose ed accoglienti gradinate del "Don Paolo"). Mister Piseddu, però, aveva promesso che sarebbero stati soldi ben spesi: non mentiva.
Il Verderio si presenta con una rosa quasi al completo, con le uniche defezioni di Molgora (impegnato in una tournée promozionale in Croazia, per ricucire le relazioni Roma-Zagabria dopo il recente scambio di battute sulla questione Foibe), Sironi (ancora bloccato da dolori alla schiena) e Atta (invitato ad un battesimo). Il Brambo - in condizioni non ottimali a causa di una bronchite - è impiegato nell'inedita veste del portiere di riserva: sebbene questo ruolo sia per lui una novità, nell'occasione la sua performance è stata tutto sommato molto buona.
Prima del calcio d'inizio, la squadra posa per le più autorevoli testate della stampa locale, accorse in massa per quello che è di certo il match di maggiore interesse di questo turno di campionato: l'Audace di Osnago, già sconfitta per 2 a 1 nell'incontro dell'andata, in classifica segue il Verderio ad un solo punto di distacco. La partita, quindi, si presenta come una sorta di spareggio: chi ne uscirà vincitore potrà rilanciare i propri sogni di gloria più ambiziosi (ovvero il primo posto nel girone), mentre chi verrà sconfitto dovrà probabilmente ridimensionare i propri obiettivi (centrare l'ingresso ai playoff o forse puntare direttamente alla zona UEFA).
La partita comincia con una fase di studio durata più o meno cinque minuti: alla fine si tratterà dell'unico periodo di equilibrio nell'arco di tutto l'incontro. Una volta prese le misure degli avversari, infatti, il Verderio diviene assoluto padrone del giuoco e comincia subito a creare la consueta serie di occasioni da goal che alla fine - come è giusto - produrranno il doppio vantaggio con il quale andremo al riposo.
Gli undici giocatori messi in campo da Mister Piseddu e dal vicesceriffo Pinz sono semplicemente superlativi. La difesa a quattro è una diga invalicabile: ottimi gli esterni, con la consueta intensità del Tudi sulla sinistra alla quale si aggiunge la prestazione più che convincente di Daniele Panzeri sulla destra; sensazionale la coppia centrale, con il Colo ed il Samuel della Brianza che sembrano sfidarsi tra loro per la palma del migliore in campo. Da segnalare che il nuovo acquisto, oggi schierato dall'inizio, ha raggiunto questa strepitosa condizione di forma con un solo mese di allenamento alle spalle dopo un periodo di stop: inevitabile dedicare un plauso al suo personal trainer, il Villa.
Anche il centrocampo ha offerto una prestazione clamorosa, sostenuto dall'invincibile accoppiata Pillo-Mengotti: il primo è un tormento per gli avversari, tanto da diventare la causa di entrambe le espulsioni che nel secondo tempo (a giochi ormai fatti) riducono l'Audace in nove uomini; Jack Mengotti, che aveva alle spalle qualche ora di sonno in più rispetto a domenica scorsa, è autore di una delle sue prestazioni più incisive. Nel secondo tempo fa spaventare la curva e la panchina quando durante un contropiede scivola malamente e sembra cadere vittima di un grave infortunio: ma non è niente di serio, tanto che poco dopo riprenderà il suo posto in campo.
Quasi superfluo, a questo punto, soffermarsi per l'ennesima volta sull'attacco stellare che ci allieta ogni week-end. Basti dire che il Maradona delle Cascine ha giocato come al solito, mettendo a segno una doppietta e regalando giocate degne del nome con cui ormai è noto; l'Airone di via Verdi non ha segnato, ma è stato comunque determinante per i primi due goal che hanno spianato la strada all'impresa biancoverde; il Bimbo, chiamato a calciare dal dischetto quando il punteggio era ancora sull'1 a 0, si è rivelato ancora una volta glaciale e ha trasformato il rigore che ci ha permesso di giocare il secondo tempo con una relativa tranquillità.
Per la cronaca, diamo anche una breve descrizione delle reti che hanno trasformato Osnago in un'altra provincia di Verderio. Alla mezz'ora circa, dopo aver creato almeno cinque nitide occasioni da goal, il vantaggio si concretizza con una bordata di Galdo-Scubla che non viene trattenuta dal buon portiere dell'Audace: il pallone finisce sui piedi del Maradona delle Cascine che da solo realizza comodamente, scatenando il tripudio tra i tifosi. Belli i festeggiamenti con i compagni in panchina. Circa cinque minuti dopo, è ancora l'Airone di via Verdi a procurarsi un calcio di rigore, cadendo in area dopo una pregevole azione che lo stava portando a tu per tu con l'estremo difensore avversario; come ormai sapete, la trasformazione avviene ad opera del Bimbo, che calcia benissimo alla sinistra del portiere. Il terzo goal arriva nel secondo tempo, a circa dieci minuti dal termine della gara, con il Burbi solo in area che insacca di testa un cross proveniente dalla destra, dopo che nell'azione immediatamente precedente Jack Mengotti aveva colto un palo clamoroso.
Il Verderio esce così dal difficile terreno di Osnago con la cosapevolezza di aver compiuto un'impresa importantissima, ma convinto che la domenica della svolta non fosse questa. Chi poteva immaginare, del resto, l'ecatombe nella quale sono state coinvolte tutte le altre avversarie per la vittoria finale? Personalmente avevo anticipato la possibile caduta del Robbiate in quel di Costamasnaga (4 a 2), terreno ostico per chiunque e specialmente per le squadre che non resistono alla tentazione di rispondere alle provocazioni del campo e della tribuna. Nessuno si aspettava, però, lo stop casalingo del San Giorgio contro il sorprendente Merone (0 a 1), al quale si aggiunge quello del Rovagnate contro il CPO Osnago (3 a 4). Ciliegina sulla torta: il pareggio per 1 a 1 tra il Pagnano e il fanalino di coda Virtus Calco...
Che dire? Niente: il Verderio è tornato primo in classifica, se lo merita di sicuro e speriamo che questa sia la volta buona per prendere il largo!
The man of the match: la notte ha portato consiglio e mi ha fatto capire che mai e poi mai potrei segnalare un singolo giocatore dopo una prestazione corale di questo spessore. Come ha fatto Mister Piseddu durante i festeggiamenti, allora, il mio voto va a tutto il collettivo (staff tecnico compreso): 9 pieno.
Ad Osnago, in un tiepido e soleggiato pomeriggio invernale, per assistere all'incontro clou di questa quarta giornata del girone di ritorno siamo costretti ad acquistare un biglietto d'ingresso dal costo di ben cinque euro: un record per la Terza Categoria, soprattutto tenendo conto del fatto che le infrastrutture locali non giustificano assolutamente una simile spesa (tribune basse e scomode, niente a che vedere con le fastose ed accoglienti gradinate del "Don Paolo"). Mister Piseddu, però, aveva promesso che sarebbero stati soldi ben spesi: non mentiva.
Il Verderio si presenta con una rosa quasi al completo, con le uniche defezioni di Molgora (impegnato in una tournée promozionale in Croazia, per ricucire le relazioni Roma-Zagabria dopo il recente scambio di battute sulla questione Foibe), Sironi (ancora bloccato da dolori alla schiena) e Atta (invitato ad un battesimo). Il Brambo - in condizioni non ottimali a causa di una bronchite - è impiegato nell'inedita veste del portiere di riserva: sebbene questo ruolo sia per lui una novità, nell'occasione la sua performance è stata tutto sommato molto buona.
Prima del calcio d'inizio, la squadra posa per le più autorevoli testate della stampa locale, accorse in massa per quello che è di certo il match di maggiore interesse di questo turno di campionato: l'Audace di Osnago, già sconfitta per 2 a 1 nell'incontro dell'andata, in classifica segue il Verderio ad un solo punto di distacco. La partita, quindi, si presenta come una sorta di spareggio: chi ne uscirà vincitore potrà rilanciare i propri sogni di gloria più ambiziosi (ovvero il primo posto nel girone), mentre chi verrà sconfitto dovrà probabilmente ridimensionare i propri obiettivi (centrare l'ingresso ai playoff o forse puntare direttamente alla zona UEFA).
La partita comincia con una fase di studio durata più o meno cinque minuti: alla fine si tratterà dell'unico periodo di equilibrio nell'arco di tutto l'incontro. Una volta prese le misure degli avversari, infatti, il Verderio diviene assoluto padrone del giuoco e comincia subito a creare la consueta serie di occasioni da goal che alla fine - come è giusto - produrranno il doppio vantaggio con il quale andremo al riposo.
Gli undici giocatori messi in campo da Mister Piseddu e dal vicesceriffo Pinz sono semplicemente superlativi. La difesa a quattro è una diga invalicabile: ottimi gli esterni, con la consueta intensità del Tudi sulla sinistra alla quale si aggiunge la prestazione più che convincente di Daniele Panzeri sulla destra; sensazionale la coppia centrale, con il Colo ed il Samuel della Brianza che sembrano sfidarsi tra loro per la palma del migliore in campo. Da segnalare che il nuovo acquisto, oggi schierato dall'inizio, ha raggiunto questa strepitosa condizione di forma con un solo mese di allenamento alle spalle dopo un periodo di stop: inevitabile dedicare un plauso al suo personal trainer, il Villa.
Anche il centrocampo ha offerto una prestazione clamorosa, sostenuto dall'invincibile accoppiata Pillo-Mengotti: il primo è un tormento per gli avversari, tanto da diventare la causa di entrambe le espulsioni che nel secondo tempo (a giochi ormai fatti) riducono l'Audace in nove uomini; Jack Mengotti, che aveva alle spalle qualche ora di sonno in più rispetto a domenica scorsa, è autore di una delle sue prestazioni più incisive. Nel secondo tempo fa spaventare la curva e la panchina quando durante un contropiede scivola malamente e sembra cadere vittima di un grave infortunio: ma non è niente di serio, tanto che poco dopo riprenderà il suo posto in campo.
Quasi superfluo, a questo punto, soffermarsi per l'ennesima volta sull'attacco stellare che ci allieta ogni week-end. Basti dire che il Maradona delle Cascine ha giocato come al solito, mettendo a segno una doppietta e regalando giocate degne del nome con cui ormai è noto; l'Airone di via Verdi non ha segnato, ma è stato comunque determinante per i primi due goal che hanno spianato la strada all'impresa biancoverde; il Bimbo, chiamato a calciare dal dischetto quando il punteggio era ancora sull'1 a 0, si è rivelato ancora una volta glaciale e ha trasformato il rigore che ci ha permesso di giocare il secondo tempo con una relativa tranquillità.
Per la cronaca, diamo anche una breve descrizione delle reti che hanno trasformato Osnago in un'altra provincia di Verderio. Alla mezz'ora circa, dopo aver creato almeno cinque nitide occasioni da goal, il vantaggio si concretizza con una bordata di Galdo-Scubla che non viene trattenuta dal buon portiere dell'Audace: il pallone finisce sui piedi del Maradona delle Cascine che da solo realizza comodamente, scatenando il tripudio tra i tifosi. Belli i festeggiamenti con i compagni in panchina. Circa cinque minuti dopo, è ancora l'Airone di via Verdi a procurarsi un calcio di rigore, cadendo in area dopo una pregevole azione che lo stava portando a tu per tu con l'estremo difensore avversario; come ormai sapete, la trasformazione avviene ad opera del Bimbo, che calcia benissimo alla sinistra del portiere. Il terzo goal arriva nel secondo tempo, a circa dieci minuti dal termine della gara, con il Burbi solo in area che insacca di testa un cross proveniente dalla destra, dopo che nell'azione immediatamente precedente Jack Mengotti aveva colto un palo clamoroso.
Il Verderio esce così dal difficile terreno di Osnago con la cosapevolezza di aver compiuto un'impresa importantissima, ma convinto che la domenica della svolta non fosse questa. Chi poteva immaginare, del resto, l'ecatombe nella quale sono state coinvolte tutte le altre avversarie per la vittoria finale? Personalmente avevo anticipato la possibile caduta del Robbiate in quel di Costamasnaga (4 a 2), terreno ostico per chiunque e specialmente per le squadre che non resistono alla tentazione di rispondere alle provocazioni del campo e della tribuna. Nessuno si aspettava, però, lo stop casalingo del San Giorgio contro il sorprendente Merone (0 a 1), al quale si aggiunge quello del Rovagnate contro il CPO Osnago (3 a 4). Ciliegina sulla torta: il pareggio per 1 a 1 tra il Pagnano e il fanalino di coda Virtus Calco...
Che dire? Niente: il Verderio è tornato primo in classifica, se lo merita di sicuro e speriamo che questa sia la volta buona per prendere il largo!
The man of the match: la notte ha portato consiglio e mi ha fatto capire che mai e poi mai potrei segnalare un singolo giocatore dopo una prestazione corale di questo spessore. Come ha fatto Mister Piseddu durante i festeggiamenti, allora, il mio voto va a tutto il collettivo (staff tecnico compreso): 9 pieno.
Etichette: campionato, cronache, terza categoria
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