AS Verderio

Il blog della squadra di calcio più amata della Brianza lecchese: cronaca delle partite, foto e video dei goal.

30 aprile 2009

ASV vs. Lecco: 0-7

È finita con una dignitosa sconfitta l'amichevole di lusso di questo pomeriggio contro i professionisti del Lecco (Prima Divisione, Girone A). Visto l'orario proibitivo per chi non può campare di solo calcio, il Verderio ha schierato ovviamente una formazione d'emergenza, tanto che l'atteso ingresso in campo di Mister Piseddu è avvenuto addirittura dall'inizio del match.

Da segnalare qualche "scintilla" nel finale, quando il tecnico di via Roma ha evitato un centrocampista avversario con un tunnel, subendo in tutta risposta un fallo da parte di quest'ultimo: volano parole minacciose con la panchina degli ospiti, ma alla fine non accade nulla di penalmente rilevante.

Noi ci vediamo domenica a Lomagna, ma intanto godetevi il week-end lungo.

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26 aprile 2009

ASV vs Dolzago: 5-2

Sotto un cielo grigio e una pioggia battente che non spaventa i tifosi più arditi, per il secondo anno consecutivo il Verderio di Mister Piseddu si guadagna la matematica salvezza nella penultima giornata di questo equilibratissimo campionato, in cui il valore medio degli avversari - certamente superiore a quello dello scorso anno - ha costretto almeno otto squadre a lottare fin quasi all'ultimo minuto per garantirsi la possibilità di disputare la stagione 2009-2010 in Seconda Categoria. Noi ce l'abbiamo fatta, altri no.
Mister Piseddu con Eugene e il vicesceriffo Pinz.
Allora facciamo subito i complimenti al tecnico di via Roma, al suo staff, ai dirigenti e soprattutto ai giocatori che nel corso di questi nove mesi sono scesi in campo, chi più e chi meno, ciascuno dando comunque il proprio contributo al raggiungimento di questo fondamentale obiettivo: è grazie a loro se il Verderio - per la prima volta nella sua storia - dopo la pausa estiva potrà disputare il terzo campionato consecutivo in Seconda Categoria!

Ma non abbiamo ancora chiesto tutto a questa stagione: restano ancora novanta minuti per provare a raggiungere quell'ottavo posto che rappresenterebbe di fatto il miglior risultato di sempre per questa società. E allora varrà la pena esserci anche a Lomagna, per l'ultimo atto di questa annata sportiva.
L'ingresso delle due squadre.
Dopo questa doverosa premessa è giunto il momento di parlare un po' della partita di oggi contro il Dolzago, una squadra migliorata vistosamente rispetto alla passata stagione, tanto da poter accarezzare per molte settimane la zona dei play-off. Contro questo avversario nobile, il Verderio ha offerto la sua classica prestazione dai due volti, come troppo spesso ci è accaduto anche in passato.

Il primo tempo biancoverde è implacabile. In quarantacinque minuti bagnati dalla pioggia e sferzati da un vento gelido, i nostri vomitano sul malcapitato Dolzago tutta la loro paura di non farcela, la frustrazione per un campionato che poteva dare di più, la rabbia di chi non è riuscito a mettere in mostra il suo reale valore. Quando l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi per l'intervallo, il risultato parla da solo: 4 a 0 per noi, e agli avversari va ancora bene perché i nostri falliscono almeno altre due reti praticamente già fatte.

Ad aprire le marcature è Frank Di Siena, come del resto avevo profetizzato dalla tribuna (e il Natz mi è testimone): "Pizza Boy" sfugge in velocità ai difensori in maglia blu, arriva in area, si ferma di colpo e con un unico movimento evita l'intervento di due avversari e spiazza il portiere con un imprevedile rasoterra sul secondo palo. Bellissimo goal, ma non basta al nostro attaccante che pochi minuti dopo si ripete: un'altra fuga in velocità per vie centrali lo porta a tu per tu con il portiere, che con un'uscita disperata prova vanamente a bloccarne la conclusione dal limite. Il pallone si infila in rete per il 2 a 0, mentre Frank può festeggiare una rarissima doppietta che anche il cielo sembra voler sottolineare, con un clima da "November Rain" assolutamente fuori luogo se il calendario segna il 26 di aprile.

Il terzo goal arriva poco dopo ed è opera di "Renegade" Amato, il quale su suggerimento del Reda si inventa un bolide di sinistro che finisce imparabile nei pressi dell'incrocio alla destra del portiere. "Man On The Moon", però, non si accontenta del ruolo pur nobile di uomo assist e un paio di minuti dopo riesce a trovare la gloria personale: ricevuta palla a pochi passi dalla lunetta dell'area, si gira verso la porta e prima che la difesa ospite faccia in tempo a reagire supera il portiere in uscita con una conclusione molto simile a quella del secondo goal. Perentorio 4 a 0 e squadre negli spogliatoi.

Al rientro in campo tutto sembra diverso, a parte la pioggia e il vento che proseguiranno incessantemente fino al novantesimo. In campo c'è un altro Dolzago, voglioso di evitare un risultato così disonorevole. In campo c'è un altro Verderio, meno sicuro in difesa e più sciupone quando gli avversari sbilanciati prestano il fianco al nostro contropiede. Non passa molto, allora, prima che gli ospiti trovino meritatamente il goal del 4 a 1 con una bella conclusione da fuori area del loro numero 10.

A quel punto, per almeno 25 minuti è il Dolzago a fare la partita e a rendersi pericoloso dalle parti di Luca Crippa, mentre dall'altra parte i nostri attaccanti si mangiano due o tre reti in modo abbastanza clamoroso. Il risultato rimane dunque invariato fino alla mezz'ora del secondo tempo, quando gli ospiti accorciano sul serio le distanze approfittando di un Verderio un po' troppo scoperto. Mentre gli ospiti raccolgono il pallone in fondo al sacco e lo riportano rapidamente a centrocampo, in tribuna si comincia a pensar male...
Max: decisivo il suo goal del 5 a 2.
Per fortuna che c'è Max. Il veloce esterno biancoverde - praticamente un senatore visto che fa parte dell'armata di Mister Piseddu già dalla gloriosa annata del 2006-2007 - era da poco entrato in campo al posto di "Frankie Boy" Di Siena, tornando tra l'altro dopo una lunga assenza per infortunio. A lui va il merito di aver messo la parola "fine" - un lieto fine, s'intende - sulla lotta del Verderio per la salvezza: partito come un fulmine sulla fascia destra, "Lisomucil" prende di sorpresa la difesa avversaria che si era appena rischierata dopo il goal realizzato e arriva praticamente in porta per la rete del 5 a 2. Un'azione fulminea: dal tocco del pallone sul dischetto di centrocampo al momento in cui la sfera varca la linea alle spalle del portiere saranno passati sì e no dieci secondi.

Prima del novantesimo non accade più nulla, eccezion fatta per due espulsioni (una per parte) che a loro modo dimostrano come il Dolzago non sia arrivato al "Don Paolo" per fare una scampagnata, nonostante avesse ben poco da chiedere ancora a questo campionato. Da segnalare che il rosso diretto ricevuto dal Galdo avviene su un raro caso di fallo virtuale: la sua entrata in scivolata a centrocampo (effettivamente da paura) non colpisce l'avversario, che riesce infatti ad evitarlo rimanendo in piedi.

Il triplice fischio del direttore di gara arriva poco dopo, con il risultato finale di 5 a 2 che - come abbiamo ampiamente sottolineato - consente al Verderio di mettere tra sé e il dodicesimo posto un insormontabile vantaggio di cinque punti, quando ne rimangono soltanto altri tre ancora da assegnare prima del termine della stagione.
Frank Di Siena, oggi autore di una doppietta.
The Man Of The Match: con una rara doppietta, tanto pregevole nella fattura quanto fondamentale per la stagione biancoverde, "Frankie Boy" Di Siena (voto 7,5) si toglie una grossa soddisfazione in questa annata che con lui è stata effettivamente un po' avara. Da segnalare anche l'ottima prestazione di "Lampard" Lamparelli e di "Man On The Moon" Reda, eccellenti nella fascia mediana del campo.

Per i fortunati di voi che non contribuiscono al P.I.L. di questo Paese: giovedì pomeriggio, ore 15, al "Don Paolo" ci sarà un'imperdibile amichevole contro i professionisti del Lecco. Gira voce di una probabile passerella d'onore anche per Mister Piseddu, che nell'occasione potrebbe decidere di indossare nuovamente gli scarpini per qualche minuto. Difficilmente potrò esserci visto l'orario, però magari organizziamo una copertura video dell'evento se qualcuno si presta a fare da operatore.

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19 aprile 2009

Civate vs. ASV: 4-2

Un Verderio a tratti voglioso sfiora l'impresa contro la nuova capolista, ma alla fine viene punito un po' dai suoi stessi errori (imperdonabile la dormita sul goal del 3 a 2), un po' dai clamorosi regali dell'arbitro Lazzati, da tempo sulla nostra lista nera e (guarda il caso) prontamente designato per questo match al quale - non lo nascondo - tenevamo moltissimo. Peccato, perché con la complicità di alcuni risultati a sorpresa in altre partite la domenica non ci è stata favorevole e ci costringerà per il secondo anno consecutivo a cercare la salvezza matematica nella penultima giornata di campionato, in casa contro un Dolzago che proprio oggi è stato tagliato fuori dal treno per i play-off.

La lunga trasferta e il clima uggioso non spaventano gli agguerritissimi tifosi biancoverdi, ammassati in buon numero su quella specie di discarica abusiva che nel disgraziatissimo centro sportivo civatese funge da tribuna. Da segnalare che la compagine locale, in pole position per la promozione, incredibilmente viene seguita da un pubblico sparuto e silenzioso composto da un paio di dozzine di persone: a ruoli invertiti, con il Verderio in testa al girone a tre giornate dal termine, non sarebbero bastate le tribune del C.T.L. 3 a contenere la gente...

Il Verderio può recriminare per alcune assenze importanti (Jack Mengotti e Frank Di Siena, entrambi infortunati, sono al mio fianco in "tribuna"), ma anche il Civate non è da meno, tant'è vero che tra i pali deve schierare addirittura il diesse Riva (ex portiere): per lui ci sono grosse responsabilità sul goal del nostro momentaneo pareggio, ma nell'arco dei novanta minuti anche due o tre interventi decisivi per i suoi compagni.

L'avvio del match è equilibrato, con una fase di studio che si protrae fino al decimo minuto. Poi la partita si sblocca improvvisamente con un bel goal dei padroni di casa: dopo un calcio d'angolo respinto fuori area dai nostri difensori, il pallone finisce sui piedi di Molteni che trova una conclusione al volo decisamente imparabile.

Passano circa cinque minuti e arriva il raddoppio. Lancio lungo verso Castaldo, che parte in sospetta posizione di off-side: la difesa si ferma ingenuamente in blocco invocando un fischio di Lazzati che però non arriva, lasciando al numero 11 locale il tempo di evitare l'uscita del Briga e concludere facilmente a porta vuota.

Siamo al quarto d'ora e la partita sembra già indirizzata negativamente, considerando che ci troviamo di fronte la difesa più forte del girone. Invece i nostri non si perdono d'animo e per tutto il primo tempo premono gli avversari nella loro metacampo in un forcing che darà i sui frutti nel modo più impensabile. Intorno al quarantesimo, nel giro di due minuti scarsi, il Verderio trova infatti il pareggio. Ad aprire le marcature è Tia Colombo, che nell'area piccola devia in porta una conclusione partita da fuori area. Più o meno novanta secondi dopo, quando ancora si stava festeggiando il primo goal, il portiere avversario perde palla in uscita e consente al Reda di siglare il pareggio.

Fuori dal campo è il delirio e già si assapora l'impresa, perché la squadra di casa sembra colpita duramente dall'uno-due biancoverde e i nostri giocatori, sospinti dal pubblico, vivono invece il loro momento migliore. Proprio allo scadere della prima frazione, però, il Verderio commette l'errore che decide di fatto l'incontro. Punizione per il Civate dalla tre quarti, a pochi passi dalla linea laterale destra, con la sfera che viene scodellata in mezzo all'area: dormita generale dei difensori, mischiotto sulla linea di porta e pallone che alla fine carambola in rete per il goal che non ci voleva. L'arbitro pochi secondi dopo manda tutti negli spogliatoi: se fossimo andati al riposo sul 2 a 2, probabilmente sarebbe finita diversamente.

Nella ripresa i nostri stanno costantemente in attacco, con il Civate che si limita a difendere e a ripartire bene in azioni di contropiede. È così che gli avversari trovano il primo rigore a loro favore, apparso netto, ma che viene calciato a lato dal numero 10 locale. I nostri si caricano ulteriormente e vanno vicini al pareggio in almeno due occasioni, ma a quindici minuti dal termine Lazzati decide che non è il caso di far soffrire ulteriormente i padroni di casa e assegna in loro favore un secondo penalty inesistente (tuffo clamoroso di Bonomi). Questa volta la massima punizione viene trasformata nel goal del definitivo 4 a 2.

Nel finale i nostri provano a rifarsi sotto, ma la difesa civatese è brava ad arginare le conclusioni dell'attacco biancoverde. Finisce dunque con una sconfitta che, contestualmente all'inattesa vittoria del San Giorgio di Casatenovo sul Molteno, regala ai padroni di casa il primato solitario in classifica a 180 minuti dal termine del campionato.

Nella nostra rincorsa per la salvezza, invece, rimane tutto da decidere, con ben nove squadre ancora in ballo. Il Verderio sulla carta si trova in una buona posizione, ma per evitare i play-out bisognerà dare il massimo nelle ultime due partite contro Dolzago (in casa) e Lomagna (fuori casa). Ci vediamo domenica al "Don Paolo", allora: una vittoria potrebbe già essere sufficiente a regalarci la matematica salvezza, quindi conviene esserci.

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15 aprile 2009

Carnatese vs. ASV: 1-1

Purtroppo questa sera sto malissimo (febbre alta) e non ce l'ho fatta ad essere in tribuna: peccato, era una partita che aspettavo con particolare interesse. Alla fine mi hanno raccontato di un pareggio con poche emozioni che tutto sommato non ci va malissimo in un'ottica di classifica (l'importante era di sicuro non perdere). Dispiace un po' il non essere riusciti a portare fino al novantesimo l'1 a 0 firmato da Ama.

Se volete, i commenti sono pronti a raccogliere le impressioni di chi ha visto la partita dal campo o da fuori.

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12 aprile 2009

ASV vs. Robbiate: 2-0

Il turno di recupero dell'11 aprile porta bene al Verderio, che in un unico pomeriggio raggiunge tre obiettivi utili per passare una Pasqua molto felice: la vittoria senza "se" e senza "ma" nel derby contro il Robbiate, in uno stadio "Don Paolo" gremito di pubblico; tre punti in classifica che ci catapultano al nono posto della graduatoria, complici alcuni risultati favorevoli sugli altri campi, ad un soffio dalla lotta per la quinta posizione (e c'è chi dice che se non ci avessero clamorosamente rubato la vittoria di Brivio, quest'anno il Verderio sarebbe arrivato ai play-off...); in più, un contributo importante alla retrocessione dei rivali biancorossi, che si trovano ora all'ultimo posto della graduatoria.
L'ingresso delle due squadre.
Nel giorno più atteso dai tifosi, Mister Piseddu deve fare a meno di alcune delle pedine più preziose del suo scacchiere: non figurano tra i convocati Tia Colombo (colto da febbre alta durante l'ultimo allenamento), "Man On The Moon" Reda e Filippo Mastroianni (entrambi in permesso pasquale); si accomoda invece in panchina l'uomo di marmo Andrea Mapelli, non in perfette condizioni.

Ecco, dunque, l'undici che è sceso in campo in questo derby di ritorno: Nelson "Briga" Frigerio tra i pali; difesa a quattro con "La Ruspa" Tudino, Roby Ripamonti, Dario "The Wall" Colombo e Simo Pirovano; centrocampo stellare con il capitano Jack Mengotti, l'ottimo "Lampard" Lamparelli e il Sissoko bianco. In avanti ci sono "Frankie Boy" Di Siena, "Renegade" Amato e il Maradona delle Cascine.

Rispetto alla clamorosa disfatta per 5 a 1 dell'andata, il Robbiate ha subìto invece una metamorfosi che definirei radicale: i senatori se ne sono andati via oppure restano seduti in panchina, mentre in campo entra un nugolo di giovani aitanti e vogliosi che però s'infrangerà ben presto contro lo strapotere della corazzata biancoverde. Facciamo comunque i complimenti agli avversari, che negli ultimi mesi sono certamente migliorati e l'anno prossimo potranno senza dubbio disputare un buon campionato in Terza Categoria.

L'equlibrio tra le due formazioni resiste soltanto per un quarto d'ora. Poi sono i nostri a prendere in mano le redini del gioco e se non fosse stato per la cronica imprecisione in zona goal il risultato finale sarebbe stato ben più ampio.

A decidere la partita, comunque, sono state due perle del Maradona delle Cascine. La prima, intorno al quarantacinquesimo, con un potente sinistro al volo da posizione defilata che si infrange sul secondo palo prima di rimbalzare imparabile in rete: un goal strepitoso che ammutolisce il folto pubblico robbiatese, fino a quel punto speranzoso di ottenere un'improbabile vittoria.

La seconda arriva all'inizio della ripresa: un contropiede fulmineo coglie in fallo la difesa ospite, letteralmente sverniciata dal nostro numero dieci che con uno scatto di quaranta metri arriva fino al limite dell'area e lascia partire una conclusione che il portiere avversario sente solo sibilare alla sua sinistra. Significativa la sensazione dalla tribuna, dalla quale la differenza di velocità e di reazione tra Lele Burbello e la malcapitata difesa biancorossa è apparsa davvero abissale.

Nei restanti minuti, forse per il clima pasquale, il Verderio si mostra più compassionevole che mai e spreca almeno cinque reti già fatte con Amato, il Furetto, Jack Mengotti e lo stesso Lele Burbello. Al novantesimo la palla del 3 a 0 capita sui piedi del Push, appena entrato, che però scivola e deve rinviare l'appuntamento con il suo primo goal ufficiale in biancoverde.
Il Maradona delle Cascine ha deciso il derby!
The Man Of The Derby: con una decisiva doppietta di fattura pregevolissima e tante occasioni create per i compagni, l'ambìto premio di uomo del derby va al Maradona delle Cascine (voto 9), autore di una prestazione degna della sua fama. Da segnalare anche l'ottima giornata della difesa, che per una volta torna negli spogliatoi senza aver concesso grandi spazi agli avversari e soprattutto senza aver subìto reti. Un nome su tutti: Darione Colombo. Ottima anche la prova del nostro blocco mediano, con "Lampard" Lamparelli in grande evidenza.

Prima di concludere, volevo segnalare a tutti i lettori un'ulteriore ombra sul modo in cui viene gestito questo girone. Il recupero contro la Carnatese - gara per noi fondamentale in quanto potrebbe garantirci la salvezza quasi matematica - era stata fissata dalla Federazione per la sera di venerdì 17 aprile. Non si tratta soltanto di una data infausta per gli amanti della scaramanzia, ma di un problema ben più grave e fondato: la tredicesima giornata si sarebbe svolta meno di due giorni dopo, con un brevissimo spazio di recupero per i nostri giocatori. E sapete chi dovrà incontrare il Vederio nella tredicesima giornata? Il Civate.

Io dico solo una cosa: noi viviamo qui nella Brianza sud-orientale, lontani dai centri del potere, e quando dalla zona di Lecco ci arrivano queste notizie improvvise e poco trasparenti pensiamo sempre malissimo...

Poi per fortuna, in accordo tra le due società interessate, il recupero della partita contro la Carnatese (sospesa qualche settimana fa per un grave infortunio) è stato anticipato: l'appuntamento per tutti i tifosi è fissato per mercoledì sera alle 20:30 al C.T.L. 3 di Bernareggio. Non bisogna mancare perché si tratta di uno scontro importantissimo, direi anche decisivo, per le sorti di questa stagione.

Intanto... buona Pasqua a tutti!

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05 aprile 2009

ASV vs. Nuova Ronchese: 4-1

Dopo soli quattro giorni dal deludente 1 a 1 di Bernareggio, il Verderio ritrova sulla sua strada verso la salvezza le maglie viola della Nuova Ronchese: questa volta, però, i ragazzi di Mister Piseddu sembrano aver imparato la lezione e riescono a portare a casa meritatamente i tre punti in palio con un perentorio 4 a 1.
L'ingresso delle due squadre.
Sotto il primo temporale primaverile dell'anno - con tuoni e pioggia a secchiate ad accompagnare la prima mezz'ora di gioco - il tecnico di via Roma ripropone per sette undicesimi la formazione vista mercoledì sera nella prima parte di questa strana maratona di 180 minuti contro lo stesso avversario: le uniche modifiche riguardano il rientro dell'uomo di marmo Andrea Mapelli sulla fascia sinistra, il ritorno di Roby Ripamonti al centro della difesa al posto dello squalificato "bRambo" Brambilla (al mio fianco in tribuna), la partenza da titolare del Reda a centrocampo e di Tia "Norwegian Wood" Colombo come ultimo terminale offensivo.

Il Verderio parte bene, ma per il primo quarto d'ora il match risulta piuttosto equilibrato. Poi ecco il vantaggio. Azione insistita dei nostri attaccanti, con due palloni consecutivi che sfrecciano invitanti nell'area piccola degli ospiti: sul secondo - partito dal magico piede sinistro del Maradona delle Cascine - ci mette la zampa "Renegade" Amato, che con grande esperienza devia la sfera quel tanto che basta per infilarla imparabile nell'angolino alla sinistra del portiere. Esultanza contenuta, perché la storia ci insegna che il Verderio non è quasi mai riuscito negli ultimi mesi a portare l'1 a 0 fino al novantesimo.

Questa volta, però, i nostri sembrano aver imparato l'antifona e non subiscono più di tanto il ritorno degli avversari che, anzi, vengono nuovamente puniti qualche minuto più tardi. Come era avvenuto per il primo goal, è ancora Lele Burbello l'autore dell'assist decisivo: da una sua fuga sulla fascia sinistra parte un traversone rasoterra diretto verso "Norwegian Wood" che con un movimento sublime finge di colpire il pallone con il tacco, facendolo in realtà carambolare sul difensore che provava a contrastarlo e che incolpevolmente spedisce la sfera nella sua propria porta. Ciò che conta è comunque il risultato: 2 a 0 per noi e partita che sembra in discesa.

La Nuova Ronchese accusa il colpo e nel tentativo di riaprire l'incontro si sbilancia in avanti, diventando facile preda per il veloce contropiede biancoverde. Non passano più di cinque minuti, infatti, e arriva il terzo goal. L'azione parte - indovinate un po' - da un bel lancio in diagonale del Maradona delle Cascine che, sprizzato di testa da "Norwgian Wood", diventa un assist invitante per la conclusione al volo di "Man On The Moon" Reda: diagonale irresistibile, punteggio sul 3 a 0 ed esultanza sopra le righe per l'estroso centrocampista, che corre sotto la tribuna sfilandosi la casacca e prendendosi di conseguenza la sua prima ammonizione dell'anno.

Per i nostri sembra praticamente fatta, ma in soccorso degli ospiti ecco arrivare il direttore di gara che, proprio prima dell'intervallo, assegna in loro favore un rigore piuttosto dubbio: l'uomo di marmo Andrea Mapelli, pressato da un attaccante, opta per il retropassaggio verso il nostro portiere Luca Crippa e nel proteggerne il rinvio si frappone con il corpo tra quest'ultimo e l'avversario, il quale gli rimbalza rovinosamente addosso come un manichino da crash test e cade esanime in area. L'arbitro, impietosito, indica il dischetto e il capitano avversario realizza quello che per la Nuova Ronchese resterà oggi il goal della bandiera. Da segnalare che i giocatori in maglia viola protestano per un attimo chiedendo invano l'espulsione del Mapo per fallo da ultimo uomo, ma l'arbitro opta per il cartellino giallo.

Nella ripresa i nostri controllano bene la situazione e le occasioni degne di nota saranno di numero molto inferiore rispetto alla prima frazione. C'è spazio, però, per l'ultimo goal di questa domenica: un pregevole schema d'angolo vede come protagonista ancora una volta il Maradona delle Cascine, che riceve palla sull'angolo dell'area alla destra del portiere, si porta sul fondo e mette in mezzo un assist preciso per Tia Colombo, il quale non può fare a meno di siglare il 4 a 0. Nell'occasione accade tra l'altro un episodio singolare: l'arbitro - tutto sommato nei limiti della sufficienza nonostante qualche grossolana svista - sembra prima voler annullare la rete per un improbabile fuorigioco (il cross è partito dalla linea di fondo...), ma dopo qualche secondo riacquista il lume della ragione e indica il dischetto di centrocampo.

Nel finale la Ronchese preme inutilmente, ma trova sulla sua strada un Luca Crippa in grande condizione. Dall'altra parte ci sarebbe spazio per dilagare con almeno un paio di azioni in contropiede ben indirizzate, ma l'arbitro decide che non è il caso di infierire e quando vede uno dei nostri che si avvia da solo verso la porta avversaria fischia sempre fuorigioco. Per questa volta, però, possiamo chiudere volentieri un occhio.

Quella di oggi è stata una vittoria veramente provvidenziale, perché dietro non mollano: la Carnatese di Marco Bergamo ha battuto a sorpresa il Malgrate in trasferta, mentre l'Aurora di Olgiate ha sepolto con una quaterna l'Audace di Osnago, che ora ci precede di un solo punto in classifica. Delle altre inseguitrici solo il Valmadrera non ha messo punti in cascina, perdendo contro il Brivio.

Inutile sottolineare l'importanza che a questo punto riveste la prossima partita contro il Robbiate, un derby imperdibile che sarà anche un vero e proprio scontro diretto per la salvezza: l'appuntamento per tutti i tifosi è per sabato 11 aprile alle 15:30 sulle accoglienti tribune del "Don Paolo" di Verderio.
Lele Burbello, oggi autore di quattro assist.
The Man Of The Match: con un ruolo pesantissimo in tutti i quattro goal che ci hanno concesso di vincere, è impensabile non concedere la palma di migliore in campo al numero 10 per antonomasia, il Maradona delle Cascine (voto 8). Con lui in campo, la salvezza è sempre più vicina. Rimane il rimpianto: e se ci fosse stato dall'inizio?

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01 aprile 2009

Nuova Ronchese vs. ASV: 1-1

Finisce in parità la prima parte del singolarissimo doppio confronto con la Nuova Ronchese, che ritroveremo fra quattro giorni esatti al "Don Paolo" di Verderio. In questo suggestivo turno infrasettimanale si è infatti recuperata la dodicesima giornata di andata, rimasta in sospeso addirittura dallo scorso mese di novembre.
L'ingresso delle due squadre
Clima da Champions League al C.T.L. 3 di Bernareggio, vera e propria cattedrale nel deserto con la sua tribuna degna delle serie professionistiche, ma con un campo che si presenta in condizioni non certo buone dopo le abbondanti piogge di questi giorni (uno stagno a centrocampo ha creato qualche problema ai mediani delle due formazioni).

L'1 a 1 non sarebbe da buttare considerando la classifica, ma per quanto si è visto in campo è un risultato che non possiamo assolutamente guardare con soddisfazione: questa partita si poteva e si doveva vincere.

Non scaricherei per una volta tutte le colpe sull'arbitro: intendiamoci, la direzione di gara è stata pietosa come al solito, con fuorigioco inventati e troppe interruzioni che alla fine hanno prodotto solamente un imbruttimento dello spettacolo. Il problema principale è stato l'atteggiamento della squadra nella mezz'ora finale in cui è sembrata accontentarsi del pareggio, gettando via continuamente il pallone senza tener conto di un "piccolo" particolare: gli avversari erano in nove.

Sì, perché dopo un primo tempo brillante, conclusosi con i nostri meritatamente in vantaggio grazie alla rete dell'Airone (ottima anche oggi la sua prova), la ripresa si è aperta con l'espulsione per proteste di un attaccante viola.

È a questo punto che Mister Piseddu fa un paio di scelte conservative che non sono piaciute ai tifosi e che forse hanno sancito quel cambio di atteggiamento responsabile della mancata vittoria: dentro un volenteroso ma inefficace Reda al posto del pimpante "Frankie Boy" Di Siena, apparso in grande spolvero; dentro "Lampard" Lamparelli (non in grande serata) al posto del Galdo, giocatore ormai imprescindibile che - sebbene affaticato da miglia e miglia di corsa - forse poteva dare ancora qualcosa alla causa biancoverde.

La doppia sostituzione, infatti, non basta ad evitare il pareggio della Nuova Ronchese, in dieci uomini: siamo al sessantacinquesimo e sugli sviluppi di una punizione dal limite (dubbia) che si stampa sulla traversa, il pallone viene ribattuto in rete di testa da un giocatore avversario bravo ad avventarsi per primo sulla sfera.

La speranza di portare a casa l'1 a 0 finisce qui: incredibile come ai nostri avversari, invece, l'impresa riesca quasi sempre (vedi quanto successo a Brivio o in casa contro il Molteno di Mario Pelucchi). Allora ecco che il terzo ed ultimo cambio del Verderio viene speso per l'ingresso in campo di Tia Colombo: il biondo attaccante, rimasto inizialmente a riposo, si fa subito sentire e dopo pochi minuti è protagonista di un episodio chiave del match: errore dell'ultimo difensore locale che perde palla e si ritrova ad inseguire "Norwegian Wood" lanciato a rete, stendendolo in modo plateale proprio al limite dell'area.

Espulsione netta e Nuova Ronchese in nove uomini per l'ultimo quarto d'ora, nel quale i nostri faranno vedere tutti i limiti che oggi ci condannano a lottare per la salvezza invece che per obiettivi ben più nobili: azioni disordinate e inconsistenti, palloni gettati via lunghi e senza precisione quando sulle fasce si erano ovviamente create delle vere e proprie praterie, con un Mastro in versione Moreno Torricelli che sarebbe stato ben lieto di sfruttarle a nostro vantaggio. Invece niente, solo un paio di belle conclusioni (una proprio del nostro numero 2, l'altra del Maradona delle Cascine) che vengono respinte bene da Mancini. L'arbitro ci mette del suo, fischiando la fine della partita con un recupero assolutamente troppo breve e prendendosi un'inevitabile dose di insulti dalla folta tifoseria biancoverde.

Portiamo via solo un punticino che non ci serve a granché in ottica classifica: ora cerchiamo di far tesoro di questa esperienza e di farla fruttare fra quattro giorni, quando per uno scherzo del calendario ci ritroveremo di fronte gli stessi avversari. Speriamo che le zolle amiche del "Don Paolo" ci diano una mano.

The Man Of The Match: con un Mastro (voto 7,5) in queste condizioni è semplicemente inconcepibile passare mezz'ora a buttare la palla lunga in area come si fa all'Oratorio. Per il resto, molto bene ancora una volta il Galdo, ma da tutti gli altri ci vuole più grinta nei momenti che contano. DAAAI RAAAGAAAA!

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